Criticinema

Post N° 18


(Vier minuten)Regia : Chris KrausOrig.: Germania 2006 " I primi 108' di questo film sono un evento gli ultimi 4', da qui il titolo, non li dimenticherete.Il film ti coinvolge, lasciandoti senza fiato negli ultimi 4'" (Morgenpost).Attraverso la musica una giovane donna ci fa conoscere la rabbia che cova dentro di se per i soprusi e le violenze subite, in una società dove le vittime non sono altro che i carnefici. La musica hip hop che la giovane suona è graffiante, selvaggia, travolgente, riassume sia la drammaticità della sua vita sia la rabbia sia man mano ci svela aiutando lo spettatore a capire perché una persona piena di talento finisce in carcere. La protagonista appare agli occhi del mondo un cane rabbioso, ringhia a tutti coloro che le si avvicinano. La giovane non segue le regole è stanca e profondamente infelice, tutto ciò lo manifesta con una trascuratezza personale che rasenta la sporcizia assoluta e con una musica selvaggia cosi intensa che sembra voglia spezzare il piano.La Storia:Una pianista di 60 anni insegna in un carcere per infondere un minimo di speranza nelle detenute, per espiare il suo passato ingombrante e per dimenticare l'unico amore della sua vita. L'anziana signora insegna ad un secondino senza talento e a detenute prive di motivazioni ma un giorno casualmente si accorge di una detenuta che durante la funzione religiosa finge di suonare la musica senza commettere errori. L'anziana signora, con il consenso della giovane, decide di farla partecipare ad un concorso a patto che suoni sola musica classica e non la sua musica selvaggia. La storia si complica ( non voglio anticipare lo svolgersi degli eventi) ma in fine la giovane ammanettata di fronte a un pubblico in gran gala suonerà a piedi nudi una musica travolgente che ci emoziona, che ci fa stare dalla sua parte.Negli ultimi 4 minuti ci domandiamo "romperà il piano?" ,difficilmente li dimenticheremo e come il pubblico del film non possiamo far altro che applaudire.Lunga vita alla nouvelle vague tedesca.La musica del concerto finale composta da "Annette Focks" è spettacolare.Questo film del 44enne Chris Krans è una bella sorpresa ed è bello come "La Vita degli altri" L'HIP HOPL'hip hop è un movimento culturale nato in prevalenza nella comunità afro-americane e latine del Bronx, sobborgo di New York, alla fine degli anni '70. Il movimento ha probabilmente mosso i primi passi con il lavoro di DJ Kool Herc che, competendo con DJ Afrika Bambaataa, si dice abbia inventato il termine "hip hop" per descrivere la propria cultura. Cuore del movimento è stato il fenomeno dei Block Party: feste di strada, in cui i giovani afroamericani e portoricani interagivano suonando, ballando e cantando. Parallelamente il fenomeno dei "Graffiti" contibuì a creare un'identità comune in questi giovani che vedevano la città sia come spazio di vita sia come spazio di espressione. Negli anni '80, gli aspetti di questa cultura hanno subito una forte esposizione mediatica varcando i confini americani ed espandendosi in tutto il mondo. Il riflesso di questa cultura"urbana" ha generato oggi un'imponente fenomeno commerciale e sociale, rivoluzionando il mondo della musica, dellla danza, dell'abbigliamento e del design.