Criticinema

Post N° 19


REGIA: Giorgio Diritti In un paesino sulle Alpi, Chersogno, un ex professore amante della natura, dopo aver cambiato il suo lavoro in pastore di capre e quindi produttore di formaggio, decide di trasferirvi. Il paesino è abitato da poche persone che si mostrano diffidenti alla richiesta del francese che dai Pirenei vuol trasferirsi in Italia. Grazie al sindaco che vede nell' arrivo di questa nuova famiglia una sorta di rinnovamento per la comunità, gli abitanti del luogo decidono di affittare all'intruso una vecchia abitazione e dargli della terra dove far pascolare le capre. L'integrazione dei nuovi arrivati inizialmente non presenta problemi ma col passar del tempo tutto si complica epian pianino il rapporto con la diversità diventa il cardine della narrazione. Il povero pastore di capre viene denunciato all'ufficio d'igiene ed altri uffici ancora che dichiarano l'igenicità dei suoi prodotti e la regolarità del suo operato ma ciò non basta non è accettato ed ogni cosa è oggetto di critica tranne dal matto del paesino, da un musicista ,dal sindaco e pochi altri. Il film di Giorgio Diritti raccontato in tre lingue,Italiano. Occitano, Francese e sottotitoli, ci lascia amareggiati perché ci fa capire come difficile integrarsi in una comunità che non vuole accettare il nuovo, il diverso verso il quale si ha subito un solo sentimento la diffidenza e la non tollerabilità, anche quando non occorre. La fotografia spettacolare, l'interpretazione dei locali e dei protagonisti è eccellente.Bravi i figli dei protagonisti soprattutto la maggiore che ci sembra già adulta e fin troppo responsabile e partecipe alle vicissitudini della famiglia, una bimba già troppo adulta. Bravo il matto del paese che in più scene gioca come un bimbo imitanto gli uccelli in volo.Il suo fare ci dà il senso della libertà e dell'innocenza. Il suo giocare ci ricorda l'ingenuità dei bimbi che non guardano e non vedono quello che gli adulti chiamano diversità.Il film è stato premiato in parecchi festival internazionali, ma in Italia esce dopo due anni ed è stato poco considerato dalla distibuzione italiana