Una coppia dopo varie vicissitudini pone fine al proprio matrimonio, come sempre nella coppia uno dei due affronta la separazione con minor sofferenza e maggior forza, in questo caso la protagonista ( I. Ferrari) più determinata cerca, dopo una vita matrimoniale infelice, di iniziare con i propri figli una vita quanto meno serena.La nostra protagonista ospite dalla madre (S. Sandrelli) affronta i mille problemi di tutti i giorni, sbarca il lunario con più lavori, tutti precari. Corre tutto il giorno cercando di essere una buona madre e non rendosi conto che la figlia adolescente un po’ si vergogna di questa madre molto truccata e con le gonne un po’ troppo corte.Il marito Antonio (V. Mastandrea), guardia del corpo di un deputato con loschi affari, non sa rassegnarsi alla fine del rapporto del quale Lui è la causa principale. Ex-poliziotto manesco nei confronti della moglie soffre per l’amore perduto, per tal motivo entra nel tunnel della depressione arrivando al punto di ignorare i figli per lungo tempo negandogli anche il giusto aiuto economico.Il regista con primi piani di effetto, talvolta sfocati, scava nell’animo umano presentandoci man mano i protagonisti con le loro debolezze e i loro tormenti.L’onorevole indagato, il figlio a Lui estraneo, la seconda moglie giovane e graziosa hanno tutti in comune l’insoddisfazione, vivono una vita diversa da quella che desideravanno e sanno che non potranno cambiarla .Anche noi spesso viviamo una vita diversa dalle nostre aspettative e soffriamo, chi più chi meno, il segreto è accontentarsi… trovare la gioia nelle piccole cose e negli affetti che ci circondano. Forse questa potrebbe essere una delle soluzioni, ognuno di noi deve trovare la giusta soluzione in se stesso e non è ciò facile. Farsi aiutare dagli altri con il dialogo sicuramente aiuta ad evitare l’inevitabile.I figli di Emma e Antonio vorrebbero la vita di prima e quando il padre li va a prendere a scuola per passare con loro il fine settimana li rende felici . Cenare con il padre, dormire nella loro casa è bello.Emma non è tranquilla è stato un giorno perfetto: il lavoro, l’incontro drammatico con Antonio sempre manesco, a causa della sua morbosa gelosia e teme, sinquanto non la chiama la figlia che la rassicura. Bella la scena di Lei che gusta il gelato come una bimba.La domanda è: esiste un limite tra normalità e follia?Quando superiamo il limite ci accorgiamo, ci rendiamo conto: no.Quando superiamo il limite può succedere di tutto e di più.La nostra vita può cambiare in un soffio.Come dice un’attrice del cast “l’amore ama le coincidenze”E possiamo aggiungere “la vita è un susseguirsi di coincidenze e spesso le nostre scelte vengono influenzate da esse”Bravissimi gli attori.Eccezionale la regia di Ferzan Ozpetek. ANGY
Un giorno perfetto
Una coppia dopo varie vicissitudini pone fine al proprio matrimonio, come sempre nella coppia uno dei due affronta la separazione con minor sofferenza e maggior forza, in questo caso la protagonista ( I. Ferrari) più determinata cerca, dopo una vita matrimoniale infelice, di iniziare con i propri figli una vita quanto meno serena.La nostra protagonista ospite dalla madre (S. Sandrelli) affronta i mille problemi di tutti i giorni, sbarca il lunario con più lavori, tutti precari. Corre tutto il giorno cercando di essere una buona madre e non rendosi conto che la figlia adolescente un po’ si vergogna di questa madre molto truccata e con le gonne un po’ troppo corte.Il marito Antonio (V. Mastandrea), guardia del corpo di un deputato con loschi affari, non sa rassegnarsi alla fine del rapporto del quale Lui è la causa principale. Ex-poliziotto manesco nei confronti della moglie soffre per l’amore perduto, per tal motivo entra nel tunnel della depressione arrivando al punto di ignorare i figli per lungo tempo negandogli anche il giusto aiuto economico.Il regista con primi piani di effetto, talvolta sfocati, scava nell’animo umano presentandoci man mano i protagonisti con le loro debolezze e i loro tormenti.L’onorevole indagato, il figlio a Lui estraneo, la seconda moglie giovane e graziosa hanno tutti in comune l’insoddisfazione, vivono una vita diversa da quella che desideravanno e sanno che non potranno cambiarla .Anche noi spesso viviamo una vita diversa dalle nostre aspettative e soffriamo, chi più chi meno, il segreto è accontentarsi… trovare la gioia nelle piccole cose e negli affetti che ci circondano. Forse questa potrebbe essere una delle soluzioni, ognuno di noi deve trovare la giusta soluzione in se stesso e non è ciò facile. Farsi aiutare dagli altri con il dialogo sicuramente aiuta ad evitare l’inevitabile.I figli di Emma e Antonio vorrebbero la vita di prima e quando il padre li va a prendere a scuola per passare con loro il fine settimana li rende felici . Cenare con il padre, dormire nella loro casa è bello.Emma non è tranquilla è stato un giorno perfetto: il lavoro, l’incontro drammatico con Antonio sempre manesco, a causa della sua morbosa gelosia e teme, sinquanto non la chiama la figlia che la rassicura. Bella la scena di Lei che gusta il gelato come una bimba.La domanda è: esiste un limite tra normalità e follia?Quando superiamo il limite ci accorgiamo, ci rendiamo conto: no.Quando superiamo il limite può succedere di tutto e di più.La nostra vita può cambiare in un soffio.Come dice un’attrice del cast “l’amore ama le coincidenze”E possiamo aggiungere “la vita è un susseguirsi di coincidenze e spesso le nostre scelte vengono influenzate da esse”Bravissimi gli attori.Eccezionale la regia di Ferzan Ozpetek. ANGY