le parole e l'aria

fondamentalismo

Negli ultimi anni mi chiedevo perché nel brano "Imagine" , John Lennon cantava che un mondo senza ideologie, senza religioni, senza cose, sarebbe stato finalmente pacifico. Capivo che l'ideologia e l'avidità hanno creato sconquassi, esclusioni e omicidio, ma mi chiedevo come le religioni, meglio la nostra religione, possano creare odio. Adesso penso finalmente di aver penetrato il senso, almen...o in parte, di quello che voleva dire. Ascoltando il nuovo Papa ho compreso che, anche tra noi, con un processo inconscio e lento, prende spesso forma un atteggiamento fondamentalista. E non ce ne accorgiamo! Ad un certo punto cominciamo a stabilire chi di noi cattolici fa parte della Chiesa: partendo dal nucleo fondamentale della Chiesa, chi è parte della famiglia, degli amici, della parrocchia, del gruppo , della Comunità e così via. Stabiliamo che, come mi ha detto una conoscente su Internet, "non far giocare i propri bambini con i bambini dei vicini di casa è un modo per proteggerli". Stabiliamo chi frequentare e chi evitare. Con ciò non voglio rinnegare l'esistenza della Chiesa come parte fondamentale di Cristo né che dobbiamo far influenzare i nostri figli da persone pericolose, tantomeno si intende rinnegare i fondamenti dell'essere cristiani. Ciò non vuol dire neppure aprire le porte alle sette o a qualsiasi orientamento religioso all'interno della nostra fede. Ma accogliere chi si sente solo , chi non ha religione ed è di altre religioni senza farci trasformare in altro. Molti ragazzi si sentono soli e disorientati perchè nessuna struttura sociale si mostra amorevole e accogliente. Viceversa nelle sette si danno da fare di frequente individui che danno la propria disponibilità totale, anche gratuita , ma in cambio vogliono il potere, che ne" Il signore degli anelli" di Tolkien distrugge ogni reale legame. Ma c'è una legge nella nostra Religione che non avrebbe dovuto creare i disastri che stanno creando tutte le religioni, come diceva John Lennon, ed è la legge dell'amore o - se volete chiamarlo in termini più moderni "l'accoglienza". E l'accoglienza non si mostra solamente quando "eroicamente" si va in missione all'estero. Ma anche col vicino di casa, il parente, il differente. Madre Teresa di Calcutta curava tutti. Eppure l'uomo è riuscito e riesce ancora a trasformare la nostra religione in un arma ed in un mezzo di esclusione, in muro. Questa è la lezione che la strage di Lampedusa e le guerre civili in Siria ed in Egitto dovrebbero darci, ma che purtroppo non riesce ad attecchire. Perché c'è la paura, perché il vicino di casa, di religione, di colore, di nazione fa paura e la paura è uno strumento del Male, dell'odio e perfino dell'omicidio.