critico fallibile

LE PECORE E IL PASTOREAndrea CamilleriSellerio Editore


Trama: Il più che ormai famoso creatore del personaggio "Commissario Montalbano", decide di dedicarsi ad un fatto di cronaca risalente al dopoguerra. Il fatto non mi sconvolge più di tanto, vista la varietà di tematiche che fino ad oggi Camilleri ha affrontato più o meno agevolmente. Unico fil-rouge che lega il presente titolo ai precedenti è l'ambientazione. La Sicilia, per molti terra sconosciuta, è sicuramente una location che si presta come scenario alle situazioni più incredibili. Camilleri non perde l'occasione per approfondire un evento, che gli appare sottoforma di una nota a margine in un saggio. La nota è lì, quasi nascosta e parla di un baratto. Detta così sembrerebbe un banale approfondimento di chissà quale fattucolo di poco conto, in realtà nella nota si parla di un enorme sacrificio offerto, ma non richiesto, di dieci suore di clausura, immolate in cambio della vita del loro pastore. L'offerta non viene fatta a titolo di scambio con dei rapitori di bassa lega, e tanto meno con scopi politici, il sacrificio avviene per convincere l'Onnipotente a risparmiare un personaggio amato dal popolo siciliano che si trova in bilico tra la vita e la morte a causa di un attentato di stampo mafioso. Camilleri si getta a capofitto in una serie di supposizioni e ragionamenti montalbanesi, per spiegare il gesto in questione. Per i più attenti non può sfuggire qualche riferimento all'attualità e qualche frecciata dell'autore molto ben ammucciata. La cultura siciliana oggi ha trovato in Camilleri un portavoce che ci dipinge a tinte più o meno forti una Sicilia affascinante, pittoresca, reale e onirica al tempo stesso.Riflessioni: Il libercolo (perché chiamarlo libro sarebbe oltraggioso visto il numero esiguo di pagine) è leggero e scorrevole. Non mi è dispiaciuto leggerlo, anche se mi ritengo un viziato e trovo il titolo in questione molto al di sotto delle capacità del Camilleri "storico" o "romanziere". Tutto sommato se occorre far passare qualche oretta il libro si presta ad essere messo in tasca e ad accompagnarci per qualche fermata di metrò o in qualche attesa.