Cronaca notturna

Così è.. se vi pare


“«Io sono realmente come mi vede lei. — Ma ciò non toglie, cara signora mia, che io non sia anche realmente come mi vede suo marito, mia sorella, mia nipote e la signora qua — … Vi vedo affannati a cercar di sapere chi sono gli altri e le cose come sono, quasi che gli altri e le cose per se stessi fossero così o così».”Tempo fa mi addentrai nella voragine di questo pensiero e due fattori sono certi, l’uomo è unico in quanto : - ha patrimonio genetico esclusivo - ha percezione esclusiva di ogni fattore orbitante ( esperienze emozioni, memorie) Ciò che poi può accomunare diversi individui è la scelta di condivisione La scelta è indicativo dell’individuo, parte dal soggetto stesso che può o meno seguire altri percorsi a pari passo con altri individui. Spesso si tende a far equivalere i due aspetti dell’esistenza per diverse necessità, si pensa erroneamente che esistere significhi stare al mondo in relazione con gli altri perdendo identità. La relazione tra la percezione esterna del nostro essere ed il muovere questo essere all'esterno è molto stretta. Quando e se vi è consapevolezza del continuo divenire interiore, la risultante si avvicina alla realtà. Il tema della comunicazione è focale nella rappresentazione di se stessi anche rispetto alla propria immagine che non è apparire, intendiamoci, ma il riconoscimento stesso della propria essenza; guardarsi allo specchio significa “esaminare l’involucro”, guardarsi nel riflesso dei propri occhi è scavare nell’intimo. essere è essenza ed esistere è esistenza ma si è individui all'interno di un cosmo in cui l'interazione è formativa. Qui interviene la curiosità, quello spasmo della mente che crea tensione e spinge alla ricerca di una conoscenza più profonda, la/il famigerata/o dannazione/tormento da cui non si può prescindere, l’istinto primordiale del cacciatore. Il pensiero è indipendente da fattori esterni, nasce e si evolve liberamente ma senza lo stimolo, la provocazione che il fattore esterno da’ le varianti sarebbero limitate. Il punto è: quanto è possibile far coincidere le due facce della stessa medaglia, quanto ci riconosciamo nel pensiero come rivelazione della propria anima, quanto si è disposti attraverso i mezzi di comunicazioni più congeniali alla nostra anima di far coesistere, in equilibrio, tale dualità. Inoltre, e qui potrei essere linciata, si è consapevoli di quanto sia complesso individuare il limite ed avere il coraggio di oltrepassarlo o accettarlo? Ogni tanto mi perdo nei pensieri