Cronaca notturna

Lullaby - Goran Bregovic


E' su questo splendido sottofondo che ho voglia di scrivere.. anche se scrivere non è più una liberazione. Ci sono eventi difficili da raccontare anche solo per il fatto che tali eventi si siano manifestati, piccoli o grandi. Ogni modo con cui si cerca di espropriarli alla propria anima si trasforma in una pratica dolorosa e inutile, come togliere un dente sano.Quindi, l'unica via possibile è farsi attraversare da quelle emozioni, viverle per come si presentano, lasciando tempo al pensiero di trasformarsi naturalmente, di avere un'evoluzione spontanea..E' come se piovesse...guardo la pioggia cadere, aspirandone gli odori, so che il freddo sta arrivando, lo percepisco dalle minuscole particelle che si insinuano tra i neuroni e sento il mio mondo implodere.Una residenza estiva consegnata all'inverno. Vedo le persiane serrarsi una dopo l'altra, sento le finestre sbattere, i mobili accocolarsi sotto immensi teli bianchi, sento l'aria sopirsi carezzata dai flebili fasci di luce che interrompono il buio...Già, sento il buio farsi ombra e padrone dietro al prezioso cancello in ferro battuto.Istintivamente m'incupisco perchè, come gli animali, sento da lontano il gelo di un tempo che non mi appartiene . Si chiudono i locali dell'anima, in attesa che il nuovo sole riscaldi le mura, in attesa di uscire dal coma stagionale.Stagione che si presenta col fare di ogni stagione, ciclica, senza pietà.Non dimentico il tempo che passa, ne leggo i segni nella memoria dei sensi, lo ascolto e lo vivo, per quanto mi è possibile cerco di trarre l'insegnamento, cogliere il messaggio tra le righe che il destino mi manda.Non dimentico mai, neanche quando sarebbe necessario cancellare menzogne e infamie.Come un segugio, seguo tracce di un'essenza segreta, passo dopo passo si sciolgono i nodi del mistero e... a volte i sentieri si confondono, ma portano tutti verso un'unica direzione:la mia casa.In altre vite ritrovo un po' della mia esistenza.Forse è arrivato davvero il momento di liberare la mente, di lasciarla fuggire alla morsa di un'illusione perversa.Il dubbio si insinua tra le crepe del pensiero, come un tarlo disgrega ogni falsa certezza e vola nell'aria come vortice stanco.Forse c'è ancora il tempo per ascoltare, magari per non disperdere il senso di un tempo trascorso.Il buio sorprende anche quando rilascia gli impercettibili segnali sul cammino della vita, qualcosa deve accadere, è nel messaggio criptato che passa inosservato tra le tracce dell'esistenzae forse voltarsi non basta.Si è soli al momento dell'incontro, indifesi, vulnerabili.Un libro narra una storia da vivere e scrive, giorno dopo giorno, la vita, magia del presente che ad ogni tramonto chiude un capitolo vissuto.Si spegne la luce, nel silenzio,veglio al nuovo giorno...