Creato da: cs206 il 31/01/2007
NON AFFIDATEVI CIECAMENTE A NIENTE DI CIÒ CHE POTETE TROVARE SU cs206, LA VOSTRA VERIFICA INDIPENDENTE È SEMPRE RACCOMANDATA.
|
Contatta l'autore
MenuArea personale- Login
TagDisclaimer sul rischiocs206 contiene informazioni che possono generare situazioni di pericolo e danni. I dati presenti hanno solo un fine illustrativo ed in nessun caso esortativo. Non hanno, inoltre, alcun valore prescrittivo medico. |
You may say I'm a dreamer
Post n°234 pubblicato il 29 Giugno 2012 da cs206
Amore e Conoscenza "Ogni cosa dipende dalla chiarezza del nostro conoscere e dalla purezza e compassione del nostro amare. Conoscenza e Amore sono essenziali entrambi. La Conoscenza, da sola, è oscurità; l’Amore, da solo, è possessivamente cieco. Ogni profonda e radicale trasformazione spirituale, capace di cambiare la realtà totale dell’Uomo, richiede una mente illuminata e un cuore che abbracci ogni cosa... L’anima vivente, l’anima individuale, e l’anima divina. L’esistenza di queste tre fasi dell’evoluzione dell’Anima, che esistono almeno potenzialmente nell’ambito umano, è chiaramente indicata nella Bibbia. L'anima umana è una trinità: Nefesh, Ruach, e Neshamah. Essa è l'entità spirituale, il centro che crea il rapporto fra l'uomo e Dio. Ruach è la parte intermedia fra Nefesh (l'anima naturale ed istintiva) e Neshamah (l'anima divina). Essa è l'anima morale, razionale, sede del bene e del male, delle qualità etiche. Come Soffio Sacro, essa è anche Spirito, uno dei "principi umani" (Buddhi-Manas). Assieme a Nefesh è soggetta alla trasmigrazione e non ha riposo fino a quando Neshamah non sia risalita sino alla sua sorgente. Ruach è illuminata da Neshamah e, a sua volta, illumina Nefesh. Ruach è meno sensibile di Nefesh alle influenze del mondo esterno, in essa la passività e l'attività si trovano in proporzioni uguali. Essa, in un certo senso, è come un essere interno all'uomo, ideale, nel quale tutto ciò che la vita corporea e concreta manifesta esteriormente come quantitativo e materiale, si ritrova interiormente allo stato virtuale. Ruach fluttua fra l'introversione e l'estroversione e, nelle sue funzioni, appare come mutevole; la sua importanza è notevole dal momento che la modalità essenziale di ciascun essere dipende esclusivamente dal grado più o meno elevato della sua coesione con la Natura, ma soprattutto dalla maggiore o minore attività che ne deriva. Più l'uomo è attivo interiormente, più è elevato e più gli è possibile indagare nelle intime profondità dell'essere. Neshamah è quella parte dell'anima umana che si immerge nell'Abisso, ossia nei tre Sephiroth superiori dell'Albero della Conoscenza. Ruach, l'Intelletto, invece, si colloca al di sotto, collegandosi con i quattro Sephiroth che circondano Tiphareth e posizionandosi su quest'ultimo. Essa è la proiezione di coscienza individuale individualizzata che è consapevole delle cose, le desidera e cerca di ottenerle. È una "macchina" creata, voluta, inventata dall'Io per investigare la natura dell'Universo, Ruach è quella parte di sè che consiste di sensazioni, percezioni o pensieri, emozioni e desideri. H.P.B. chiama questo principio Manas inferiore, quello più vicino alla natura Karmica. Nel Vedanta si chiama Manomayakosha (Guaina Mentale), nel Raja Yoga lo si avvicina a Nefesh e si chiama Sukshmopadhi (Corpo sottile); il suo chakra è l'Anahata, che si trova vicino al cuore fisico. La sua posizione nell'albero sephirotale indica che essa comprende Memoria, Volontà, Immaginazione, Desiderio e Ragione. Ruach è l'Ego fallace ed empirico, quella parte di noi che si autonomina IO, mentre, come principio, ne è la negazione. L'abiura di questo falso Ego è il compimento sostanziale di ogni evoluzione spirituale. Ruach è lo Spirito Divino, equivalente di Pneuma dei Greci e di Spiritus dei Latini, il cui significato letterale è "vento" (come il greco "anemos"), da cui il latino "animus" e l'italiano "anima". Essa è la sede delle passioni e proviene da Gezirah, il terzo mondo cabalistico. Nella Cabala, Ruach corrisponde al Ab Hati egizio, ossia al cuore, alla sensazione, alla componente ricevente dell'anima animale. Amore e Conoscenza... ΔI
Post n°232 pubblicato il 13 Giugno 2012 da cs206
LA RADICE DELLA VITA ERA IN OGNI GOCCIA DELL’OCEANO DELL’IMMORTALITÀ,
Post n°231 pubblicato il 13 Giugno 2012 da cs206
TOLLERANTE COME LA TERRA, COME LA FOLGORE DI INDRA; SIMILE AD UN
Post n°230 pubblicato il 13 Giugno 2012 da cs206
Quando il Vento s’innamorò dei suoi propri princìpi, avvenne un’intima unione, da essa derivò il seme di tutto...
|