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« I dupes del mondo spiritualeLife is no more assuring... »

L'essere spirituale...

Post n°190 pubblicato il 18 Luglio 2009 da cs206
 

La questione spirituale...l'insofferenza che questo argomento suscita in molti...
Questa insofferenza nasce dal fatto che siamo nati e siamo stati educati nel seno della cristianità e del cattolicesimo.  Credenze basate su dogma hanno fatto si che molti ripudiassero la loro natura spirituale. Un dogma non necessita spiegazione ma esige fede al di là della sua comprensione e questo a molti giustamente non piace. Un mistero assilla e rode un individuo, un pò come quando si hanno dei dubbi e degli indizi molto forti che il proprio partner stia facendo le corna ma non si ha mai la certezza, tanto per dare un'idea. E' una situazione estenuante e a quel punto o si decide di continuare un rapporto, ormai logoro e segnato dall'odio represso e non più sostenuto dall'amore, nella speranza di cogliere l'altro con le mani nel sacco, o si molla il partner. Quello che si intende quì come essere spirituale non è qualcosa che è associato con la preghiera, ascoltare prediche, l'esser buoni nella speranza che una volta che si muore questo spirito andrà in paradiso, un luogo o non luogo di cui non sappiamo se esiste o cosa in realtà sia. Non siamo un corpo che ha uno spirito, come non siamo  uno spirito che ha un corpo. Siamo... Animali arroganti...presuntuosi...convinti di essere superiori al di là delle nostre meschine ridicole brutali egoistiche azioni.... un qualcosa di contaminoso...
Questo non ha nulla a che fare con le chiese, con l'attesa che la messa giunga finalmente all"andate in pace" per andare a prendere l'aperitivo con gli amici al bar della piazza, con l'essere buoni, con la preghiera, con incensi, candele e processioni, rosari, riti e culti, paradiso e inferno.

Un essere spirituale ha poteri immensi, limitati soltando dal veicolo in cui si identifica. In realtà è più grande delle cose che è in grado di concepire. Il far credere che sia un corpo che si muove in uno spazio limitato per quanto grande possa essere è il modo in cui lo si imprigiona. Ma questo avviene solo quando si dimentica della sua vera natura. Chi o che cosa fa si che questo avvenga fa parte della ricerca del perchè dell'esistenza dell'essere umano.

Siamo parte di un'unico organismo, vibrazione alterata e dissonante. Un cancro...cellula impazzita, contro noi stessi...
Saremmo...parte del tutto ma consapevoli...se solo la ricerca del sè come breve rappresentazione di una particolarità e l'io come tutto é uno...allora destarsi da questo sonno ipnotico sarebbe possibile e potremmo vivere intensamente la nostra vita ed assaporarne il vero gusto, profumo, spessore, colore, armonia...
La nostra individualità, la nostra apparente distinzione equivale alla specificità di una particella mentre il mondo in cui siamo interrelati con "gli altri" e con il mondo nel suo complesso ha le caratteristiche di un onda. Un sè più fluido che cambia e si evolve in ogni momento ora separandosi in sotto-sè ora riunendosi in un sè più grande. Fluisce e rifluisce ma sempre rimanendo in un certo modo se stesso.

"Ci sono campi, campi sterminati, dove gli esseri umani non nascono, vengono coltivati. A lungo non ho voluto crederci, poi ho visto quei campi con i miei occhi..."
Morpheus - Matrix

 
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