Scuola ed Energia

Conto Energia 2007


17/03/07 Gli alunni Chamonal Claudio, Fabio Perucchione e Doveil Marco dell’istituto I.S.I.T.I.P di Pont-Saint-Martin hanno steso la seguente relazione con argomento “conto energia 2007” , durante i sei moduli scolastici con la collaborazione di alcuni docenti e dei responsabili “qualità e pianificazione”. Come funziona il conto energia nella pratica? Di seguito viene rappresentato uno schema generale di massima di un impianto fotovoltaico per chiarire meglio il funzionamento del conto energia. L'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico viene convertita dall'inverter e immessa nella rete locale a bassa tensione. Il primo contatore (contatore 1) posizionato dal gestore GRTN a valle dell'inverter, conteggia tutta l'energia prodotta dall'impianto, e riconose al produttore, per venti anni, a seconda della classe di appartenenza definita in base alla potenza, delle tariffe incentivanti che variano al variare della tipologia di impianto e della potenza; in particolare vengono distinte le seguenti tipologie di impianto: 1. Impianto non integrato (es. impianto al suolo). 2. Impianto parzialmente integrato (es. impianti a tetto aderenti alla superficie della copertura). 3. Impianto integrato (es. pensiline con copertura costituita da moduli fotovoltaici). La tabella di seguito sintetizza il valore dell’incentivazione riconosciuta al variare della potenza e della tipologia di impianto: Potenza P (kW) Tipo Impianto Non integrato Parzialmente integrato Integrato 1 ≤ P ≤ 3 0,4 0,44 0,49 3 20 0,36 0,4 0,44 L’energia prodotta viene ceduta al gestore locale (solitamante ENEL) e conteggiata dal secondo contatore (contatore 2) che rileva i KWh immessi alla rete. Si puo’ immaginare la rete nazionale come una batteria di capacita’ infinita dove il produttore immette l’energia prodotta e quando necessita la preleva. Il vantaggio enorme di tale soluzione e’ che la rete nazionale non necessita di manutenzione e costi aggiuntivi dovuti alle perdite di carica e scarica della batteria e la sua sostituzione che avviene ogni circa 10 anni. Il terzo contatore (contatore 3) cioe’ il normale contatore che si ha normalmente in casa conteggia, il consumo energetico per i propri fabbisogni quando non vi e’ produzione di energia elettrica dall’impianto. In sisntesi il contatore 2 ha la caratteristica di misurare l’energia immessa nella rete Nazionale, mentre il contatore 3 quello di misurare il consumo. Idealmente il secondo e terzo contatore dovrebbero essere condensati in uno unico dove l’energia immessa viene conteggiata a credito mentre se prelevata viene calcolata a debito. Per motivazioni puramente tecniche l’Enel sta optando per i due contatori distinti. Le tariffe di cui allo schema precedente valgono per tutti quegli impianti che entreranno in funzione nel 2007, il decreto definisce altresì le tariffe che verranno applicate agli impianti che entreranno in produzione negli anni successivi al 2007 fino al 2010 compreso; in pratica ogni anno successivo al 2007 verranno applicate le tariffe dell’anno precedente ridotte del 2%. Le tariffe specificate ne decreto possono essere ulteriormente maggiorate (fino ad un massimo del 30%) qualora l’impianto sia abbinato ad interventi di efficientamento energetico; in particolare ad ogni riduzione del 10% del fabbisogno energetico di ogni unita' abitativa (ottenuto attraverso interventi tesi alla riduzione delle perdite energetiche) fara' seguito un aumento di pari entita' della tariffa incentivante (fino, appunto, ad un massimo del 30%). Verifica on line il ritorno di investimento dal seguente link simula il tuo impianto Che cosa è lo ”scambio sul posto”? Attraverso la Delibera n. 28/06 l’Autorita' per l’energia elettrica definisce le “Condizioni tecnico-economiche del servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza nominale non superiore a 20 kW, ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387”. Ovvero definisce le regole attraverso cui viene regolamentato un contratto di scambio energetico tra il gestore della rete ed il produttore di energia rinnovabile. In sostanza la delibera definisce che l’energia prodotta attraverso fonte rinnovabile e ceduta al gestore della rete verra' scontata sui consumi del produttore medesimo. Facendo un esempio, una famiglia che attraverso il suo impianto fotovoltaico cede alla rete 3Kwh non paghera' al gestore 3Kwh assorbiti dalla rete. Come si coniuga il “conto energia” con lo “scambio sul posto”? L’Articolo 8 del decreto attuativo del conto energia definisce che; “ … la disciplina dello scambio sul posto continua ad applicarsi dopo il termine del periodo di diritto alla tariffe incentivante … I benefici dello scambio sul posto sono aggiuntivi rispetto alle tariffe del conto energia ." . Ciò significa che oltre alle tariffe incentivanti il produttore ha diritto ad uno sconto sulla propria bolletta pari al valore di energia prodotta per la tariffa applicata dal gestore. Inoltre, anche che dopo i venti anni in cui il produttore cedera' l’energia prodotta alle tariffe incentivanti definite nel decreto del conto energia il produttore di energia rinnovabile potra' usufruire dello “scambio sul posto”. Questo tutela il produttore dalle variazioni del prezzo dell’energia definite dal mercato energetico anche dopo i venti anni a regime conto energia per tutta la vita dell’impianto (25/30 anni). NUOVO DECRETO PRESENTE SULLA FINANZIARIA 2007 "CONTO ENERGIA" PER IL FOTOVOLTAICO: Il decreto disciplina l'accesso alle tariffe incentivanti per chi produce energia attraverso impianti fotovoltaici, e le fissa da un minimo di 36 ad un massimo di 49 centesimi di euro per kWh prodotto, innalzandole rispetto alla normativa previgente. Un’altra novita' riguarda la certificazione energetica dell'edificio, obbligatoria solo per avere diritto al premio aggiuntivo (art. 7) e non più requisito necessario per accedere alle tariffe incentivanti. e' previsto inoltre un ulteriore aumento dell’incentivo, anche fino al 30%, per piccoli impianti che alimentano utenze di edifici sui quali siano stati effettuati interventi di risparmio energetico adeguatamente certificati. Nel nuovo decreto è stato anche modificato l'obiettivo nazionale di potenza fotovoltaica da installare: dai 2000 MW entro il 2015, previsti dalla bozza precedente, si e' passati a 3000 MW entro il 2016. Corsi sul conto energia sono di nuovo disponibili da gennaio 2007 sul sito ufficiale di Myenergy. Torna su faq conto energia Sul sito ufficiale di Myenergy puoi trovare le faq suddivise per sezione conto energia, fotovoltaico, termico, eolico ed efficienza energetica. Di seguito riportiamo un estratto delle FAQ fotovoltaico e conto energia: Come funziona praticamente il Conto Energia? Come gia' in altri paesi Europei, anche in Italia il Governo ha attua il piano di incentivi per favorire la realizzazione di impianti fotovoltaici domestici, condominiali o industriali. Tale piano attuativo, chiamato Conto Energia, a fronte di alcuni parametri da rispettare, consente di scambiare o vendere alle societa' elettriche l'energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico. Grazie al Conto Energia, su un periodo di medio-lunga durata, non solo non si paga per l’energia elettrica consumata ma si riesce a fare dei guadagni. L’impianto fotovoltaico diventa un vero e proprio investimento industriale. Myenergy offre tutte le informazioni che consentono di valutare le opportunita' che si aprono grazie all'installazione di impianti fotovoltaici. Come posso accedere all’incentivo del Conto Energia? Entro sessanta giorni dall’entrata in funzione dell’impianto occorre inviare al gestore della rete:  Documentazione di conformita' dell’impianto alle norme CEI;  Scheda tecnica dell’impianto;  Certificazione di collaudo;  Dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta' autenticata Posso vendere corrente energia all'Enel? Il 5 Agosto 2005 è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale n. 181 il programma conto energia, con questo provvedimento è ora possibile vendere l’energia elettrica da impianti fotovoltaici direttamente al gestore GRTN. Posso installare con il conto energia l’impianto fotovoltaico sul mio terreno? Sì è possibile, fino ad oggi per accedere ai contributi statali non era possibile, con il conto energia ora si possono sfruttare anche ampi spazi di terreni per installare gli impianti fotovoltaici. Cosa succede dopo 20 anni con il Conto Energia? Dopo aver usufruito per 20 anni dell’incentivo statale, l’impianto fotovoltaico funzionera' in net metering, cioè ci sara' uno scambio alla pari con il gestore elettrico, come è avvenuto fino ad adesso per gli impianti che hanno usufruito di contributi statali. Cos'è il fotovoltaico? Un modulo fotovoltaico è un dispositivo che permette di convertire l'energia solare in energia elettrica utilizzando la proprieta' di alcuni materiali, come il silicio, di produrre energia elettrica se irradiati dalla luce solare. Il termine stesso “fotovoltaico” racchiude in sè queste caratteristiche, derivando da foto (= luce) e voltaico (dall’inventore della batteria, Alessandro Volta). Singoli moduli fotovoltaici sono generalmente assemblati meccanicamente tramite una intelaiatura, che li protegge anche dagli agenti atmosferici, dando vita ai pannelli fotovoltaici. I pannelli fotovoltaici vengono installati in modo da essere esposti direttamente ai raggi solari (tetti di abitazione, terrazzi, cortili). La luce solare viene trasformata in corrente continua, passata attraverso dispositivi detti “balance of system” e trasformata in corrente alternata tramite un sistema di “inverter”. L'energia così creata può a questo punto essere utilizzata per le utenze tradizionali o immessa nella rete elettrica e misurata da uno speciale contatore del gestore della rete elettrica, che la acquistera' come credito da applicare sulla bolletta (vedi conto energia). Che tipo di tecnologie esistono? Tutte le tecnologie si basano sull’uso del silicio, l’elemento più diffuso sulla crosta terrestre (28%) dopo l’ossigeno. Le tecnologie più comuni sono 3: · Silicio monocristallino, che utilizza silicio purissimo, con atomi perfettamente allineati che garantiscono la massima conducibilita' · Silicio policristallino, con monocristalli di silico aggregati con forme e orientamenti diversi · Silicio amorfo o a film sottile, che non ha struttura cristallina e i cui atomi vengono deposti chimicamente in ordine casuale senza alcun allineamento (struttura amorfa), utilizzando quantita' di silicio molto basse Ogni tecnologia si differenzia per prestazioni, rendimento, costi e durata. Le prestazioni dipendono da caratteristiche quali l’irraggiamento, la posizione, la temperatura di esercizio ecc. Il rendimento è la percentuale di energia trasformata rispetto a quella irraggiata sul modulo, e il passaggio è dal monocristallino all'amorfo in ordine decrescente ovvero, a parita' di produzione di energia elettrica, un pannello fotovoltaico amorfo occupera' una superficie maggiore rispetto ad un equivalente cristallino. In termini di costi, l’amorfo costa meno ma ha un tempo di vita di 10 anni mentre, un modulo policristallino ha garanzia di vita per 25-30 anni Esistono poi altre tecnologie più recenti (ad esempio l’eterogiunzione e il silicio microsferico) ma non ancora commercializzate al grande pubblico. In tutti i casi, il silicio viene poi fuso in lingotti di 10/15 cm di diametro e affettato in sezioni di 0,25-0,35 mm di spessore. Due strati di silicio a differente potenziale elettrico posti tra le due facce delle sezioni ricavate dai lingotti costituiscono la cellula fotovoltaica. Le celle fotovoltaiche collegate tra loro formano i moduli fotovoltaici che come abbiamo visto sono in grado di trasformare la luce solare in energia elettrica. Che tipo di impianti fotovoltaici esistono? Esistono due grosse tipologie di impianti: autonomi (con accumulo o stand alone) e connessi alla rete (o grid connected). I sistemi autonomi utilizzano l’energia prodotta dall’esposizione solare durante il giorno per caricare una batteria e rilasciare, poi, l’energia immagazzinata durante la notte o quando il sole è coperto, per alimentare oggetti di piccole e medie dimensioni (strumenti di emergenza, lampioni stradali, ripetitori, ecc.). I sistemi grid connected sono normalmente utilizzati per fornire energia a una rete elettrica gia' alimentata da generatori convenzionali e cedere all’ente erogatore il surplus, utilizzando un apposito contatore che registra i flussi di entrata e di uscita. Caratteristica esclusiva di questi impianti è l’inverter, che trasforma la corrente continua in alternata. Che durata ha un impianto fotovoltaico? I moduli fotovoltaici hanno una vita stimata che va dai 50 ai 100 anni circa, anche se è plausibile pensare a dismissioni dopo 20/25 a causa dell’obsolescenza della tecnologia e a possibili riduzioni di efficienza, mentre per un impianto si può pensare a trenta e più anni senza dover essere modificato o ristrutturato. I moduli per accedere ai contributi in conto energia devono essere garantiti dal costruttore per almeno 20 anni. Ci sono requisiti particolari per l’installazione di un impianto fotovoltaico? Un impianto fotovoltaico può essere installato praticamente ovunque senza problemi particolari. Gli unici fattori da tenere in considerazione sono: · Necessita' dell’impianto in termini di potenza elettrica · Disponibilita' di superfici su cui installare i pannelli senza ostacoli all’esposizione del sole (tipo altri edifici o alberi); tipicamente la soluzione più adatta è il tetto, ma si possono considerare anche possibilita' alternative quali pareti, strutture comuni o terreni. · Dimensioni e orientamento di tali superfici: da est, sud ed ovest vanno bene, anche se le prestazioni sono leggermente differenti · Spazi per installare l’inverter e i fili Durante la valutazione di fattibilita', gli esperti di Myenergy lavoreranno direttamente con voi su questi aspetti per valutare la soluzione migliore per le vostre esigenze, fino ad arrivare all’installazione e certificazione dell’impianto. Sono possibili anche installazioni per aziende, oltre che abitazioni? Decisamente sì. I fattori da considerare sono gli stessi definiti prima (requisiti in termini di potenza elettrica voluta, superfici per l’installazione dell’impianto, orientamento delle superfici). I contesti industriali spesso agevolano queste installazioni, visto che la disponibilita' di superfici non ombreggiate è spesso maggiore. Il Conto Energia potrebbe anche fornire vantaggi anche maggiori dalla produzione di energia elettrica e vendita del surplus all’ente erogatore. Posso installarmi da solo un impianto fotovoltaico? L’installazione richiede conoscenze specifiche sia in termini di tecnologia che di sicurezza, normative e certificazioni, per cui Le suggeriamo di contattare Myenergy per avere una consulenza adeguata al seguente link contattaci. Quanto può costare un impianto fotovoltaico? Il costo dei pannelli si aggira indicativamente intorno ai 5.000-5.5000 euro al kWp, a cui vanno aggiunti i costi degli inverter, di progettazione e di installazione. Se desiderate simulare il ritorno dell’investimento del vostro impianto potete verificarlo al seguente link simula il tuo impianto Il Conto Energia permette incentivi che agevolano l’investimento iniziale. Ci sono costi o interventi aggiuntivi nel tempo? Una volta installato, l'impianto è praticamente autosufficiente. Costi aggiuntivi sarebbero legati solo ad eventi calamitosi o vandalici. Considerando che in fase di progettazione i moduli dai noi utilizzati vengono sottoposti a test di resistenza alla grandine (anche di grosse dimensioni), installando pannelli certificati da enti internazionali, il rischio di costi aggiuntivi e’ praticamente nullo. Gli unici interventi aggiuntivi possono essere legati ad eventi speciali (ad esempio neve), che richiedono una pulizia manuale dei pannelli, altrimenti autopulenti grazie all’esposizione a pioggia e vento. Quanto tempo richiede l'installazione? Il tempo richiesto dipende alla complessita’ dell’impianto e gli interventi richiesti. In fase di preventivo verranno stimati anche i tempi di installazione. Quanto spazio occupa un impianto fotovoltaico? Dipende principlamente dal tipo di pannelli (monocristallino, policristallino, amorfo). Lo spazio occupato dai pannelli fotovoltaici monocristallini installati su tetto inclinatio e’ pari a circa 8 m² per Kw installato mentre per quanto riguarda i tetti piani e’ pari a circa 12 m² per Kw. Quanto produce un impianto fotovoltaico? La produzione di un impianto fotovoltaico e’ funzione principlamente della latidudine di installazione dell’impianto e ovviamente della potenza installata. Per verificare la produzione di un impianto fotovoltaico potete farlo sul nostro sito al seguente link simula il tuo impianto Qual è il PBP di un impianto fotovoltaico? Il Pay Back Period identifica il numero di anni entro cui l’investitore rientra del capitale investito. Nel caso di un impianto fotovoltaico che usufruisce di un incentivazione in conto energia tale grandezza è funzione della potenza installata, della tipologia di impianto e dell’irraggiamento solare specifico della zona in cui l’impianto è sito. Il ritorno di investimento varia dai 7 agli 11 anni a seconda della latidudine e delle diimensioni dell'impianto. A ciò va inoltre aggiunto l’incentivo ulteriore determinato dalla disciplina di “scambio sul posto”. L’impianto fotovoltaico funziona anche se e’ nuvoloso? Si’. L’impianto fotovoltaico funziona al meglio in presenza di iraggiamento solare diretto (cielo sereno, moduli orientati a sud, temperatura di 25 °C ), ma un minimo di energia elettrica e’ prodotta anche in caso di cielo nuvoloso, sfruttando la radiazione solare diffusa. Che tipo di agevolazioni fiscali esistono per il fotovoltaico? Il principale incentivo nazionale e’: CONTO ENERGIA: per tutti gli impianti di potenza compresa tra 1 e 1000 kW, incentivo della durata di 20 anni sull'energia prodotta dall'impianto connesso alla rete elettrica (DM del 6 Febbraio 2006 che aggiorna il precedente DM del 28 Luglio, conto energia); A questi incentivi si possono sommare alcune opzioni: · vendere l'energia prodotta al gestore della rete ad un prezzo fissato (Delibera n. 34/05 - Acquirente Unico) o venderla sul mercato libero (Delibera n. 168/03); · per impianti di potenza non superiore ai 20 kW connessi alla rete elettrica si può scegliere di applicare lo scambio sul posto (scambio di energia con la rete elettrica) tra l'energia elettrica immessa in rete e quella prelevata dalla rete. · aliquota IVA al 10%; · recupero IRPEF del 41% per le persone fisiche (privati), parzialmente cumulabile col conto energia; · possibilita' di integrare il conto energia con incentivi in conto capitale che non superino il 20% del costo dell'investimento. Con il fotovoltaico sono immune da black-out? NO. Per ragioni di sicurezza, in caso di black-out manutentivo da parte dell’Enel l’impianto non e’ funzionante, per evitare rischi di sicurezza per gli operai, che potrebbero essere fulminati dall’energia generata dall’impianto fotovoltaico. L’installazione di un impianto fotovoltaico richiede modifiche al mio impianto elettrico esistente? No, non si deve modificare l'impianto esistente. L’impianto fotovoltaico ha una sua linea autonoma che dev’essere collegata al quadro elettrico generale, e due contatori installati dal gestore elettrico: uno in entrata, per registrare i l’energia elettrica prelevata dalla rete nazionale, e uno in uscita, per registrare l'energia elettrica immessa in rete dall'impianto fotovoltaico (oppure un contatore bidirezionale che conteggia sia l’energia elettrica in entrata che quella in uscita). Gli impianti fotovoltaici sono in qualche modo inquinanti? La maggior parte delle aziende produttrici che si occupano di tecnologie fotovoltaiche ha adottato sistemi di certificazione di processo e di prodotto (tipo EMAS e ISO 14000) oltre a strategie di certificazione di qualita' organizzativa della societa' che garantiscono una consapevolezza gestionale e un impegno specifico per quanto riguarda la massimizzazione dei vantaggi ambientali per la collettivita' e la minimizzazione di eventuali impatti, mediante adeguate procedure di controllo e monitoraggio dei cicli di vita dei prodotti. I pannelli utilizzati da Myenergy rispettano questi standard. Le perdite termiche del generatore fotovoltaico A nota la temperatura delle celle fotovoltaiche , possono essere determinate da una formula: A=(B-25)*Y/100 Oppure nota la temperatura ambiente C da: A=(C-25+(NOCT-20)*I/800)*Y/100 Y= coefficiente di temperatura di potenza. NOCT= Temperatura nominale di lavoro della cella. C= Temperatura ambientale; nel caso di impianti in cui una faccia del modulo sia esposta all’esterno e l’altra sia esposta all’interno di un edificio. B= è la temperatura delle celle di un modulo fotovoltaico ; può essere misurata attraverso un sensore termoresistivo attaccato sul retro del modulo. Come si coniuga il “conto energia” con lo “scambio sul posto”? L’Articolo 8 del decreto attuativo del conto energia definisce che; “ … la disciplina dello scambio sul posto continua ad applicarsi dopo il termine del periodo di diritto alla tariffe incentivante … I benefici dello scambio sul posto sono aggiuntivi rispetto alle tariffe del conto energia ." . Ciò significa che oltre alle tariffe incentivanti il produttore ha diritto ad uno sconto sulla propria bolletta pari al valore di energia prodotta per la tariffa applicata dal gestore. Inoltre, anche che dopo i venti anni in cui il produttore cedera' l’energia prodotta alle tariffe incentivanti definite nel decreto del conto energia il produttore di energia rinnovabile potra' usufruire dello “scambio sul posto”. Questo tutela il produttore dalle variazioni del prezzo dell’energia definite dal mercato energetico anche dopo i venti anni a regime conto energia per tutta la vita dell’impianto (25/30 anni). Finanziaria 2007: Nuovo conto energia 2007 NUOVO DECRETO PRESENTE SULLA FINANZIARIA 2007 "CONTO ENERGIA" PER IL FOTOVOLTAICO: Il decreto disciplina l'accesso alle tariffe incentivanti per chi produce energia attraverso impianti fotovoltaici, e le fissa da un minimo di 36 ad un massimo di 49 centesimi di euro per kWh prodotto, innalzandole rispetto alla normativa previgente. Un’altra novita' riguarda la certificazione energetica dell'edificio, obbligatoria solo per avere diritto al premio aggiuntivo (art. 7) e non più requisito necessario per accedere alle tariffe incentivanti. e' previsto inoltre un ulteriore aumento dell’incentivo, anche fino al 30%, per piccoli impianti che alimentano utenze di edifici sui quali siano stati effettuati interventi di risparmio energetico adeguatamente certificati. Come funziona praticamente il Conto Energia? Come gia' in altri paesi Europei, anche in Italia il Governo ha attua il piano di incentivi per favorire la realizzazione di impianti fotovoltaici domestici, condominiali o industriali. Tale piano attuativo, chiamato Conto Energia, a fronte di alcuni parametri da rispettare, consente di scambiare o vendere alle societa' elettriche l'energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico. Grazie al Conto Energia, su un periodo di medio-lunga durata, non solo non si paga per l’energia elettrica consumata ma si riesce a fare dei guadagni. L’impianto fotovoltaico diventa un vero e proprio investimento industriale. Myenergy offre tutte le informazioni che consentono di valutare le opportunita' che si aprono grazie all'installazione di impianti fotovoltaici. Che durata ha un impianto fotovoltaico? I moduli fotovoltaici hanno una vita stimata che va dai 50 ai 100 anni circa, anche se è plausibile pensare a dismissioni dopo 20/25 a causa dell’obsolescenza della tecnologia e a possibili riduzioni di efficienza, mentre per un impianto si può pensare a trenta e più anni senza dover essere modificato o ristrutturato. I moduli per accedere ai contributi in conto energia devono essere garantiti dal costruttore per almeno 20 anni. Ci sono requisiti particolari per l’installazione di un impianto fotovoltaico? Un impianto fotovoltaico può essere installato praticamente ovunque senza problemi particolari. Gli unici fattori da tenere in considerazione sono: · Necessita' dell’impianto in termini di potenza elettrica · Disponibilita' di superfici su cui installare i pannelli senza ostacoli all’esposizione del sole (tipo altri edifici o alberi); tipicamente la soluzione più adatta è il tetto, ma si possono considerare anche possibilita' alternative quali pareti, strutture comuni o terreni. · Dimensioni e orientamento di tali superfici: da est, sud ed ovest vanno bene, anche se le prestazioni sono leggermente differenti · Spazi per installare l’inverter e i fili Questo lavoro è stato svoltoFabio Marco e Claudio che sperano di averlo reso semplice ed interessante.Il lavoro è stato svolto con molto impegno attraverso delle ricerche approfondite su internet.speriamo che sappiate apprezzare i nostri sforzi .