Il Tragitto

Il Tragitto Vol. 40


 
Il rinfresco stava prendendo una china originale e inquietante. A Rabail e Frankie, che passavano di tavolo in tavolo, sembrava che il vino cominciasse a prendere alla testa i consiglieri e i membri della Giunta mentre i discorsi si facevano più sostenuti e le chiacchiere a un volume che superava la decenza ufficiale del ricevimento. Rabail diede di gomito al suo compagno di viaggio quasi invitandolo silenziosamente a prendere nota delle facce sempre più avvampate e delle lingue paonazze che fuoriuscivano dalle bocche impastate dei partecipanti. Frankie mugugnò quasi fra sè :"é che stanno vedendo la fine di una guerra...inevitabile che si lascino andare..." Ma notava anche Lui, seppur controvoglia, che quello a cui stavano assistendo non dava l'impressione di un sotterramento dell'ascia di guerra o di una fumatina intorno al calumet della pace. Al contrario le invettive si sprecavano, così come i racconti sulleesperienze belliche appena trascorse: sembrava un incontro di reduci ancora con il dente avvelenato, e, con maggiore costanza, gli sguardi si rivolgevano a Pearson e al suo vestito da cresima, civettuolo e appariscente. Le parole fluttuavano nell'aria, cariche di minaccia e livore. Frankie percepiva chiaramente che volevano sistemare il destino all'ex nano brigante e che i suoi miseri tentativi di astrarsi dalla scena e ritirarsi dalle luci della ribalta fallivano miseramente mentre l'ostilità nei suoi confronti cresceva in modo esponenziale. "Dobbiamo proteggere Pearson" Fece Frankie a Rabail tra un'oliva e un aperitivo. Già diversi politici si avvicinavano a Lui e non risparmiavano critiche ormai aperte trattandolo da travestito e sabotatore. All'ennesima provocazione Frankie si era messo a fianco di Pearson rispondendo a tono alle insinuazioni del corpo diplomatico. A un certo punto aveva fatto un cenno a Tyner per chiedergli spiegazioni di quegli atteggiamenti. Il Sindaco si era mosso lentamente verso di Lui e aveva risposto masticando un minuscolo sandwich all'aringa :"Ci vuole ancora tempo per lenire le ferite, le piaghe sono ancora aperte ed è facile metterci del sale, dovete comprendere." "Comprendere un accidente, Tyner. Qui stanno minacciando un linciaggio, e Noi faremo di tutto per impedirlo." Aveva appena finito di mormorare queste parole che un Assessore si era fatto coraggio e aveva appropinquato Pearson per schiaffeggiarlo pubblicamente. "E che diavolo...." Frankie aveva immediatamente atterrato l'aggressore afferrandolo per la collottola. Di lì era scoppiato il parapiglia. tutti i membri del consiglio e gli assessori della Giunta erano sciamati verso Pearson sollevandolo sopra le spalle e riempiendolo di botte mentre Rabail, Frankie e Louise non avevano nemmeno potuto avvicinarsi, respinti com'erano dalla marea umana e dalle scuse impacciate del Sindaco :"Farò di tutto per fermare la cosa. è una situazione deplorevole, ne sono sicuro.....ma non agitatevi...sapete com'è....è la fine di un periodo tormentato, tante piaghe sono ancora aperte...." Rabail aveva preso Tyner per il bavero e lo aveva apostrofato a muso duro :"Fai fermare questa oscenità, Sindaco o addio Pace per un bel pezzo..." Di fronte a queste parole Tyner s'era buttato in mezzo alla mischia e aveva abbrancato una gamba di Pearson cercando di strapparla al parapiglia generale, urlando come un dannato. Ma la pressione popolare aveva avuto la meglio :"Alla gogna, portiamolo alla gogna" Era stato l'urlo collettivo. E in un attimo la sala si era svuotata, portando via i politici e il povero ex nano brigante verso una destinazione che suonava sinistramente familiare. Frankie aveva apostrofato il Sindaco steso per terra, schiacciato dai piedi dei suoi stessi colleghi :"Se succede qualcosa a Pearson Tu ne sei responsabile, Tyner." Il sindaco s'era rialzato, pulendosi dalla polvere e dalle impronte umane, poi aveva sussurrato :"ho cercato di porre un freno all'abuso di alcolici ma non è servito a niente; troppi interessi commerciali e troppa debolezza da parte dei miei colleghi." Il prete Herald Watson aveva assistito a tutta la scena senza battere ciglio, solo adesso, avvicinandosi al gruppetto e a un Colonnello Strano sempre più confuso, aveva detto :"Non preoccupatevi. Li fermeremo. Sul momento era impossibile, troppo testosterone. Ma ho ancora ascendente su di Loro."