il cucchiaino

La fata Galaverna


Eppure dalle persiane un po' di luce filtrava già. Doveva essere giorno e neanche troppo presto, a giudicare dalla quantità di luce che illuminava il pavimento di legno.Possibile aver dormito così tanto.Non restava che aprire la finestra e guardare la sveglia. Sarebbe stato più facile guardare prima la sveglia, ma un impulso irrefrenabile indicava come prima cosa da fare proprio aprire la finestra.C'era un immenso silenzio che proveniva da fuori. Era una bella sensazione, sembrava che durante la notte la casa si fosse spostata e ora fosse in un altro posto, magari un posto magico, dove nessuno accende rumorosi motorini, urla che è tardi, sbatte porte ecc ...Ed era proprio così, come per magia, allo schiudere delle imposte, un mondo nuovo si presenbtò davanti. Ma non era la casa ad essersi spostata. Era il tocco di una bacchetta magica che aveva trasformato tutto ciò che circondava la casa.Tutto ora era fatto di cristallo, rilucente cristallo. Rami di cristallo, foglie di cristallo, tetti di cristallo. Anche i polmoni, per lo stupore si riempirono di mille cristalli trasparenti.Era arrivata la galaverna.