Il Mio Mondo

___Poesie___


Primavera per me non è la donnabotticelliana dell'Allegoria.Primavera è per me questa farfallafatta di grazia e di fragilità!Oggi, lungo il sentiero solatiodove sosta la lepre alle vedette,un orecchio diritto e l'altro floscio,tra il grano verdazzurro, lungo il rivocostellato di primule e d'anemoni,tra il biancospino, che fiorisce appena,ho rivisto l'Antòcari volaree il cuore mi sobbalza nell'attesasenza nome che tutte in me resuscitale primavere dell'adolescenza...Ma primavera non è giunta ancora.È la quinta stagione. Un chiaro Marzocanavesano, inverno già non più,non primavera ancora. È l'anno vecchiotinto a verde d'Enrico l'amarissimo.Se cantano le allodole perdutenella profonda cavità dei cieli,non s'odono le rondini garrire;lasciano appena il Delta o la Gran Sirteo riposano a Cipro ovver vïaggianosul cordame d'un legno tunisino...Ma l'Antòcari vola e il cuore esulta!È la farfalla della novità,la messaggiera della Primavera,la grazia mite, l'anima del Marzo.Essa avviva la linfa nelle scorze,il brusio, il ronzio, lo stridio,risuscita l'incognito indistinto.Oh! Messaggiera della Primavera!La Terra attende. Il cielo che riempieil frastaglio dei rami e delle rocciesembra intagliato nel cristallo terso;il profilo dell'Alpi è puro argento;pallido è il verde primo, il pioppo è brullo,la quercia ancor non abbandona il fulvostridulo manto che sfidò l'inverno;allieta lo squallore la pannocchiapendula verdechiara del nocciòlo,la nubecola timida del mandorlo;tiepido è il sole, ma la neve intattasta nelle forre squallide, a bacìo.La Primavera non è giunta ancora,ma l'Antòcari vola e il cuore esulta!La messaggiera della Primaveraè timida, sfuggevole alle dita,coscïente di sua fragilità;quasi non vola, s'abbandona al ventoe visita la primula e l'anemone,la pervinca, il galanto, il bucaneve;il vento marzolino fa tremarepetali ed ali dello stesso tremitoe l'occhio mal discerne la farfalla:l'ali minori, marezzate in verde,chiudono come un calice l'insetto.Insetti e fiori; mimi scaltri, comev'accordaste nei tempi delle origini?Le pagine di pietra dissepolteattestano che i fiori precedetterogl'insetti sulla terra: fu l'anemoneche alla farfalla ragionò così:«Sorella senza stelo, come seifragile d'ali e debole di volo!Salvati dal ramarro e dalla passera:rivestiti di me, tingiti in verdeai lati, in bianco a mezzo, in fulvo a sommo,e con l'antenne simula i pistilli!».E il fior primaverile alla farfallaprimaverile diede i suoi colori:dolce alleato nella vita breve...E la caduca musa marzolinasa che deve sparire con l'anemone,sparire prima della Primavera...Visita i fiori, intepidisce il regnoper le grandi farfalle che verranno,poi, giunta al varco della vita breve,congeda il Marzo, volgesi all'Aprile:Aprile! Marzo andò: tu puoi venire!...