Guardarsi intorno, domandandosi ogni tanto: «MI PIACE o no, ciò che vedo?» e pensandoci un po': «Perché mi piace? Perché no?» Già questo permette di accorgersi di una quantità di cose che prima non si erano notate mai: e l'immagine del mondo ne viene rapidamente trasformata. È come da bambini: il mondo diventa consigliere come se in tutto potesse dischiudersi una possibilità nuova per la nostra vita, mentre prima quello stesso «tutto» appariva spesso noioso e altrui.Igor Sibaldi
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