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BORIELLO

Post n°52 pubblicato il 04 Dicembre 2011 da cucciolodimamma_2010
 

Genoa-Borriello, il problema è l'ingaggioPreziosi accoglierebbe a braccia aperte la punta napoletana, ignorata da Luis Enrique nella Roma, ma manca l'intesa per il contratto.
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Genoa-Borriello, il problema è l'ingaggio - Preziosi accoglierebbe a braccia aperte la punta napoletana, ignorata da Luis Enrique nella Roma, ma manca l'intesa per il contratto. Notizia del 4 dicembre 2011 - 15:15

Neppure l'assenza forzata di Osvaldo per punizione ha permesso a Marco Borriello di conquistare un posto da titolare nella Roma. L'ex attaccante del Milan non è mai entrato nei piani di Luis Enrique, e a gennaio, a meno di un cambio tecnico nel club capitolino, lascerà i giallorossi per tornare a giocare con regolarità.

Da settimane ormai si vocifera di un possibile ritorno del giocatore a Genoa, dove esplose nella stagione 2007/2008. Il Grifone, alla ricerca disperata di un attaccante dopo la delusione Caracciolo, riaccoglierebbe a braccia aperte il napoletano. Resta però l'ostacolo dell'ingaggio, troppo alto per le casse di Preziosi.

 
 
 

SPROFONDO NERAZZURRO

Post n°51 pubblicato il 04 Dicembre 2011 da cucciolodimamma_2010
 

Sprofondo nerazzurro
Summit Moratti-Ranieri-Branca
MILANO, 4 dicembre 2011L'espulsione di Zanetti, il rigore fallito da Pazzini, la vetta a -13. E dopo la partita il presidente si chiude negli spogliatoi con tecnico e dirigenti
     

    Bisognerà andare a spulciare bene le profezie dei Maya e quelle di Nostradamus: impossibile non abbiano parlato di un evento raro come un’espulsione di Zanetti. A occhio, sembra un segnale nefasto. Magari non implicherà la fine del mondo, ma in casa Inter farebbero bene a preoccuparsi.

    IL GRONCHI ROSSO DI ZANETTI — Sedici anni di Serie A, e mai un cartellino rosso: la fedina penale quasi perfetta (in realtà si segnala una espulsione nel 1999, altro millennio, in coppa Italia contro il Parma) è stata sporcata al minuto 41 della ripresa contro l’Udinese, per un fallo da rigore su Armero e conseguente secondo giallo. Javier non sa bene che fare (non c’è abituato), poi si ricorda di tutte le espulsioni altrui viste, in questi anni, e si comporta di conseguenza. Passa la fascia ed esce dal campo. A quel punto anche le tribune di San Siro iniziano a svuotarsi, ma i più pessimisti sono richiamati dal boato per la parata di Julio Cesar. Tornano indietro appena in tempo per vedere Milito a terra, nell’altra area. Rigore per l’Inter.

    LA CADUTA DEL PAZZO — Incantesimo fugato, quindi? Macché...Il fantasma di John Terry arriva da Mosca e si impossessa di Pazzini, il terreno di San Siro fa il resto. Il Pazzo va per terra, il pallone va in curva, rigore sbagliato. E un rigore sbagliato così, se lo sommate al "Gronchi Rosso" di Zanetti, può far preoccupare. Sarà anche per questo che, dopo la partita, Massimo Moratti ha sentito il bisogno di chiudersi negli spogliatoi con dirigenti e Ranieri.

    Le reazioni di Claudio Ranieri a San Siro. LaPresse

    SUMMIT NEGLI SPOGLIATOI — Venti minuti di colloquio: si narra di clima disteso e fiducia immutata nell’allenatore. Il presidente nerazzurro ha cercato di capire cosa sta succedendo alla squadra e cosa si può fare. Chissà, forse ha anche chiesto spiegazioni su cambi e moduli cangianti, schierati sempre per adattarsi all’avversario, con scarsi risultati. O forse si è pianificato il mercato, alla ricerca di quel rinforzo che possa ricompattare la squadra.

    UN PROGETTO PER L’EUROPA — Di certo c’è che ora parlare di rimonte, fare tabelle per tornare il lotta per lo scudetto è fuori discussione. Si rischia di cadere nel ridicolo. Meglio fare quadrato per provare a mettere delle fondamenta reali. Accontentarsi delle vittorie quasi "casuali" contro Cagliari e Siena non può bastare. Bisogna progettare un’idea di squadra e darle un’identità: solo così Ranieri può pensare di ritrovarsi a maggio a lottare almeno per entrare nelle coppe. Obiettivo minimo, ma non scontato. Bisognerà fare i conti anche con questa Udinese, e non solo con i segni nefasti della cacciata di Zanetti e della caduta di Pazzini.

     
     
     

    DISCESA LIBERA

    Post n°50 pubblicato il 04 Dicembre 2011 da cucciolodimamma_2010
     

    Inarrivabile Vonn, bene le AzzurreNella seconda discesa libera di stagione a Lake Louise, Elena Fanchini chiude settima a +2''10 dalla vincitrice, tredicesima la Merighetti.
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    Inarrivabile Vonn, bene le Azzurre - Nella seconda discesa libera di stagione a Lake Louise, Elena Fanchini chiude settima a +2''10 dalla vincitrice, tredicesima la Merighetti. Notizia del 3 dicembre 2011 - 23:01

    Nella seconda discesa libera di stagione a Lake Louise, Elena Fanchini conquista un’ottima 7/a posizione con il tempo di 1:53.45, a +2.10 dalla vincitrice Lindsey Vonn. Daniela Merighetti sbaglia dopo la diagonale della Men’s Olympic e termina la sua gara in 13/a posizione, con un ritardo di +2.32 dall’atleta statunitense.

    Elena Fanchini recupera così la sfortunata gara di ieri, condizionata dal forte vento laterale, e riesce ad esprimere il suo talento e le sue doti di scorrevolezza. La maggiore delle sorelle di Montecampione aveva annunciato alla vigilia: “Il mio obiettivo per questo weekend di Lake Louise è quello di migliorare i due dodicesimi posti conquistati lo scorso anno”. Elena ha condotto oggi una discesa tutta all’attacco, spingendo moltissimo nel tratto finale con una velocità di punta di 124.5 km/h e tagliando il traguardo con il tempo di 1:53.45. “Sono contenta di come è andata oggi la gara, ho eguagliato il mio secondo miglior risultato su questa pista – commenta la finanziera bresciana –. Iniziare subito bene dà morale e fiducia, e dopo la gara di ieri era importante reagire subito. Sono certa che già da domani sarò ancora di più all’attacco. A parte la Vonn – commenta Elena –, che scia su un altro pianeta, noi altre atlete ce la possiamo giocare”.

    Daniela Merighetti ha commesso oggi qualche errore di troppo soprattutto dopo la diagonale. “Non sono soddisfatta della mia gara soprattutto per alcuni errori che ho commesso; quello più evidente l’ho fatto subito dopo l’entrata della diagonale. Oggi in pista la visibilità non era ottimale, ero molto dura di gambe e contratta, ho fatto tanta fatica ad assecondare le curve anche perché il terreno era più duro e gli sci sbattevano moltissimo. Peccato, ma questo è lo sci. Domani in SuperG conto di rifarmi”.

    Migliori atlete azzurre oggi in pista, Elena e Dada saranno in gara domani con il SuperG di chiusura del weekend canadese di Coppa del Mondo a Lake Louise.

     
     
     

    L'INTER CROLLA IN CASA

    Post n°49 pubblicato il 04 Dicembre 2011 da cucciolodimamma_2010
     

    Udinese Isla bonita
    L'Inter crolla in casaMILANO, 3 dicembre 2011Un gol del laterale cileno nel secondo tempo piega i nerazzurri, ma nel finale succede di tutto: di Natale si fa parare un rigore, Pazzini lo imita calciandolo alto dopo esser scivolato sul dischetto. Espulsi Zanetti (prima volta in A) e Ferronetti. Friulani primi
    La disperazione di Pazzini dopo il rigore fallito. Reuters
    La disperazione di Pazzini dopo il rigore fallito. Reuters

    Scavalcato a destra, infilzato dalle sue stesse armi. L’italianista convinto Claudio Ranieri battuto all’italiana, da una Udinese multietnica ma che gioca alla vecchia maniera. Difesa e contropiede, compattezza e partenza in velocità. E Ranieri si trova con una squadra che fa un immenso possesso palla ma perde, ancora. Julio Cesar para un rigore, Pazzini scivola sul successivo. "Isn’t it ironic?" cantava Alanis Morrisette. Ma all’Inter nessuno ha voglia di sorridere. L’Aggiustatore non aggiusta, i punti restano 14. Il filotto di vittorie? Meglio scordarselo. Guidolin espugna San Siro con un gol di Isla, e raggiunge il Milan in vetta. Ok, ripetici ancora la storia dei 40 punti che valgono la salvezza...

    Isla supera Julio Cesar e porta in vantaggio l'Udinese. Ansa
    Isla supera Julio Cesar e porta in vantaggio

     
     
     

    NAPOLI LECCE

    Post n°48 pubblicato il 03 Dicembre 2011 da cucciolodimamma_2010
     

    Il Napoli passeggia col Lecce - Lavezzi, Cavani (doppietta) e Dzemaili firmano il 4-2 degli Azzurri con il fanalino di coda Lecce, a cui non bastano Muriel e Corvia.


    Vittoria in scioltezza per il Napoli.

    Lavezzi, Cavani (doppietta) e Dzemaili firmano il 4-2 degli Azzurri con il fanalino di coda Lecce, a cui non bastano Muriel e Corvia.

    In vista della decisiva partita di Champions col Villarreal, Mazzarri lascia Hamsik e Cannavaro in panchina, schierando Fideleff e Pandev, oltre al recuperato Pandev. Di Francesco, traballante e con soli quattro tifosi al seguito, si affida a Pasquato a supporto di Muriel. Proprio l'ex Juve prova a rendersi pericoloso con un tacco volante ma per il resto è solo Napoli, che inizia subito a spingere e al terzo tentativo passa in vantaggio: Lavezzi ne salta due e lascia partire un destro da posizione defilata che sorprende un colpevole Benassi. Il portiere del Lecce si riscatta poco dopo su Pandev e Dzemaili ma nulla può quando Cavani si presenta indisturbato davanti a lui e gonfia la rete per il 2-0. A chiudere virtualmente i conti già prima dell'intervallo ci pensa Dzemaili che trova da fuori un tiro potente e preciso per il 3-0.

    Di Francesco ad inizio ripresa si deve sbilanciare e lancia Corvia, oltre ad Obodo, per Esposito. La mossa dà qualche risultato, visto che Muriel si beve Aronica e con una magia riapre la partita. Il Napoli però si riorganizza bene e Mazzarri si copre inserendo Gargano per Pandev. A togliere definitivamente le ultime castagne dal fuoco ci pensa ancora Cavani, che firma il 4-1 e chiude i conti. Nel finale Di Francesco si fa espellere per proteste e in pieno recupero Corvia trova la deviaziona aerea per il definitivo 4-2.

     
     
     
     
     

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    Data di creazione: 11/12/2010
     

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