Pazienza nella vita

AMICIZIA...


E' oggi: tutto l'ieri andò cadendoentro dita di luce e occhi di sogno,domani arriverà con passi verdi:nessuno arresta il fiume dell'aurora.Nessuno arresta il fiume delle tue mani,gli occhi dei tuoi sogni, beneamata,sei tremito del tempo che trascorretra luce verticale e sole cupo,e il cielo chiude su te le sue aliportandoti, traendoti alle mie bracciacon puntuale, misteriosa cortesia.Per questo canto il giorno e la luna,il mare, il tempo, tutti i pianeti,la tua voce diurna e la tua pelle notturna.Pablo Neruda----IL TUO SORRISOToglimi il pane, se vuoi,toglimi l' aria, manon togliermi il tuo sorriso.Non togliermi la rosa,la lancia che sgrani,l'acqua che d' improvvisoscoppia nella tua gioia,la repentina ondad'argento che ti nasce.Dura è la mia lotta e tornocon gli occhi stanchi,a volte, d' aver vistola terra che non cambia,ma entrando il tuo sorrisosale al cielo cercandomied apre per me tuttele porte della vita.Amore mio, nell' orapiù oscura sgranail tuo sorriso, e se d' improvvisovedi che il mio sangue macchinale pietre della strada,ridi, perché il tuo risosarà per le mie manicome una spada fresca.Vicino al mare, d'autunno,il tuo riso deve innalzarela sua cascata di spuma,e in primavera, amore,voglio il tuo riso comeil fiore che attendevo,il fiore azzurro, la rosadella mia patria sonora.Riditela della notte,del giorno, delle stradecontorte dell'isola,riditela di questo rozzoragazzo che ti ama,ma quando apro gli occhie quando li richiudo,quando i miei passi vanno,quando tornano i miei passi,negami il pane, l'aria,la luce, la primavera,ma il tuo sorriso mai,perché io ne morrei.Pablo Neruda----XVIINon t'amo come se fossi rosa di sale, topazioo freccia di garofani che propagano il fuoco:t'amo come si amano certe cose oscure,segretamente, tra l'ombra e l'anima.T'amo come la pianta che non fiorisce e recadentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpoil concentrato aroma che ascese dalla terra.T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:così ti amo perché non so amare altrimentiche così, in questo modo in cui non sono e non sei,così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.Pablo Neruda ----Due amanti felici fanno un solo pane,una sola goccia di luna nell'erba,lascian camminando due ombre che s'unisco,lasciano un solo sole vuoto in un letto. Di tutte le verità scelsero il giorno:non s'uccisero con fili, ma con un aromae non spezzarono la pace né le parole.E' la felicità una torre trasparente. L'aria, il vino vanno coi due amanti,gli regala la notte i suoi petali felici,hanno diritto a tutti i garofani. Due amanti felici non hanno fine né morte,nascono e muoiono più volte vivendo,hanno l'eternità della natura.Pablo Neruda----Per il mio cuore basta il tuo petto,per la tua liberta' bastano le mie ali.Dalla mia bocca arrivera' fino al cielocio' che stava sopito sulla tua anima. È in te l'illusione di ogni giorno.Giungi come la rugiada sulle corolle.Scavi l'orizzonte con la tua assenza.Eternamente in fuga come l'onda. Ho detto che cantavi nel ventocome i pini e come gli alberi maestri delle navi.Come quelli sei alta e taciturna.E di colpo ti rattristi, come un viaggio. Accogliente come una vecchia strada.Ti popolano echi e voci nostalgiche.Io mi sono svegliato e a volte migrano e fuggonogli uccelli che dormivano nella tua anima.Pablo Neruda ----Se non fosse perché i tuoi occhi hanno color di luna,di giorno con argilla, con lavoro, con fuoco,e tieni imprigionata l'agilità dell'aria,se non fosse perché sei una settimana d'ambra,se non fosse perché sei il momento gialloin cui l'autunno sale su pei rampicantie anche sei il pane che la luna fragranteelabora passeggiando la sua farina pel cielo,oh, adorata, io non t'amerei!Nel tuo abbraccio io abbraccio ciò ch'esiste,l'arena, il tempo, l'albero della pioggia,e tutto vive perché io viva:senz'andare sì lungi posso veder tutto:vedo nella tua vita tutto ciò che vive.Pablo Neruda----Saprai che non t'amo e che t'amoperché la vita è in due maniere,la parola è un'ala del silenzio,il fuoco ha una metà di freddo.Io t'amo per cominciare ad amarti,per ricominciare l'infinito,per non cessare d'amarti mai:per questo non t'amo ancora.T'amo e non t'amo come se avessinelle mie mani le chiavi della gioiae un incerto destino sventurato. Il mio amore ha due vite per amarti.Per questo t'amo quando non t'amoe per questo t'amo quando t'amo.Pablo Neruda-----Ho fame della tua bocca, della tua voce, del tuoi capellie vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,non mi sostiene il pane, l'alba mi sconvolge,cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.Sono affamato del tuo riso che scorre,delle tue mani color di furioso granaio,ho fame della pallida pietra delle tue unghie,voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,il naso sovrano dell'aitante volto,voglio mangiare l'ombra fugace delle tue cigliae affamato vado e vengo annusando il crepuscolo,cercandoti, cercando il tuo cuore caldocome un puma nella solitudine di Quitratúe.Pablo Neruda----CANTO DELLA TRISTEZZANon resta che invocare il tuo nome, creatore della vita:soffro, ma tu soltanto sei nostro amico!Parliamo solo il tuo incantevole linguaggio,diciamo il perché della mia tristezza:Cerco la grazia dei tuoi fiori,l’allegria dei tuoi canti, i tuoi tesori.Dicono che in cielo vi sia gioia,vita e letizia: lì risuona il tamburo,il canto è incessante e con esso si dissolvonoil nostro pianto e la tristezza,nella sua casa dimora la vita… questo sanno i vostri cuori,oh principi!Pablo Neruda----Perché tu mi odale mie parolea volte si assottiglianocome le orme dei gabbiani sulle spiagge.Collana, sonaglio ebbroper le tue mani dolci come l'uva.E le vedo lontane le mie parole.Più che mie esse son tue.Si arrampicano sul mio vecchio dolore come l'edera.Si arrampicano così sulle pareti umide.Sei tu la colpevole di questo gioco sanguinoso.Esse fuggono dal mio rifugio oscuro.Tu riempi tutto, tutto.Prima di te popolarono la solitudine che occupi,e sono abituate più di te alla mia tristezza.Ora voglio che dicano ciò che voglio dirti.Perché tu oda come voglio che m'oda.Il vento dell'angoscia ancora le trascina.Uragani di sogni a volte ancora le abbattono.Senti altre voci nella mia voce addolorata.Pianto di vecchie bocche, sangue di vecchie suppliche.Amami, compagna. Non abbandonare. Seguimi.Seguimi, compagna, in quest'onda di angoscia.Ma vanno tingendosi del tuo amore le mie parole.Tu occupi tutto, tutto.Ne farò di tutte una collana infinitaper le tue mani bianche, dolci come l'uva.Pablo Neruda(Pablo Neruda)