CLEAN moleskine

nello stomaco, stralci di discorsi


occhei, occhei, sono io, faccio outing, mi avete scoperto.Ho risolto con le scarpe, ma per evitare di camminare troppo sto prendendo l'abitudine di farmi scarrozzare dagli autobus. Ho deciso, da grande farò l'autista per poter parlare tutto il giorno al telefonino mentre guido, per passare col rosso, per ascoltare la musica con l'mp3 e per poter parlare di quello che mangio, come ha fatto l'autista di ieri che ha voluto rendermi partecipe di quello che succedeva nel suo stomaco:"Teng ancora na scarcioffol che fec sott e sop com e n'ascensore"Nel caso non dovessi trovarmi bene ho già trovato l'alternativa, farò il bibliotecario.Fino a qualche anno fa se in biblioteca spostavi una sedia facendo rumore il bibliotecario si avventava su di te come un avvoltoio minacciandoti di fare attenzione, se starnutivi chiedeva di tapparti il naso perchè la gente studiava. Da piccolo mi minacciavano "se non ti staio zitto di porto dal dirottoro" e io mi immaginavo un dirottatore afghano, salvo poi scoprire che il dirottoro era semplicemnte il direttore, solo che la pronuncia della vecchia bibliotecaria non era perfetta.Oggi, forse a causa della modernità, tutto è cambiato.La mia bibliotecaria preferita parla continuamente con i suoi colleghi della sua dieta che dura da svariati mesi senza fornire nessun effetto reale.  Fa una sorta di comizio parlando del suo stomaco e noi lì, uditori involontari."oggi mi sono mangiata una fettina di pollo senza grasso [da quanto tempo il pollo ha il grasso?] ai ferri, tutto scondito, io devo arrivare a ottanta chili come quanto che stavo incinta, ah, ma te le ho fatte vedere le foto di quando mi sono sposata che pesavo settanta chili? io ti dico la verità peso centosessantacinque chili, devo scimare""la cosa brutta che io sono piena di aria che soffro di colon" ma sono cose da dire in uno spazio chiuso? che lo stomaco si chiude a te che ascolti. Poi si lamentano per il disamore dei ragazzi per i libri, se una bibliotecaria parla del suo colon sai a me quanto me ne importa? E se si bucasse la bibliotecaria?