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Post n°89 pubblicato il 03 Aprile 2007 da Uto88
Postilla: mi fa strano tornare a scrivere dopo che sono passate a leggermi le persone più improbabili, un paio di direttori e qualche aspirante, ma forse dovrei abiturmi all'idea che non è un diario molto discreto questo. Mi sono accorto che mancano solo dieci pezzi all'Aspirazione, aspirazione con la a maiuscola mi fa molto piccolo siddharta che sta là là per levitare a tre palmi da terra (e non metri sopra il cielo). Lo so che forse non è facile. E soprattutto ho capito che non è facile scegliere, mai, anzi credo che la scelta sia la mia quarta allergia (dopo i gatti, il polline e la polvere). Non c'è test allergico in grado di scovarla, lo senti e basta, come quando ti prude la gola in primavera. L'aspirazione è doppia, in questi giorni sto combattendo contro i lavaggi di cervello delle università che per averti nelle loro facoltà sono disposti a svendersi pure le madri. Ho la testa piena di parole e sto rivalutando il Silenzio, quello con la s maiuscola come l'aspirazione. Devo elaborare, se fossi un processo informatico sarei in stato di "wait", e poi dicono che non so programmare. Forse oggi sono più serio che semi, ma è questione di giorni. Solo un po' di silenzio, voglio salire sul primo gradino solo per vedere l'effetto che fa. E poi chissà. |
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UTOTTOTTO STORIA SEMISERIE IN QUARANTATRE RIGHE
Utottotto è nato 19 anni fa nell'ospedale di Padre Pio e si è diplomato nella scuola in cui ha studiato Wladimir Luxuria. Come qualcuno può dedurre abita nella città natale di Pulsatilla e Renzo Arbore.
Porta il cognome di un noto cantante napoletano, sua madre quello di un poeta recanatese che ha passato tutta la sua vita prendendo freddo ad una finestra guardando una certa Silvia che non se l'è mai filato. Il poeta in questione dopo essere andato in bianco ha scritto "il passero solitario".
Il nome di Utottotto ricorda vagamente quello di un pittore che disegnava orologi fusi e giraffe in fiamme, convinto di essere portato per la pittura a 15 anni ha partecipato ad un paio di mostre collettive, suscitando solo l'interesse di un paio di avanguardisti (evidentemente miopi) e una ciurma di bambini che tuttavia non hanno comprato manco un quadro... (sottigliezze)
appesi i pennelli al chiodo e i quadri alla gola è finita la parentesi dandy.
Dopo aver scoperto che il suo avo recanatese è stato uno dei primi giornalisti italiani è entrato nella redazione di un giornale culturale
Ora spera solo di non fallire nel campo "letterario" altrimenti gli resta solo da cantare la neomelodica napoletana come il cantante con cui condivide il cognome.