CLEAN moleskine
il moleskine è pulito perchè quando scrivo lo faccio qui.
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Ci sono poche cose più luride di una discoteca piena di ninfomani repressi che trasudano acqua dalla fronte alle ascelle.
Un'amica brilla diciamo che non aiuta, che per cercare di muovere solo le gambe ho pestato volontariamente (con la forza) un centinaio di paia di piedi. Sulle note di "Like a virgin" di Madonna ho dato una gomitata nel basso ventre di un ragazzotto vestito da apina (una felpa a righe) in pieno tornado ormonale che continuava a strusciarsi sull'amica brilla, non si è scoraggiato neanche dopo che gli sono saltato a piedi uniti sull'aluce ma dopo la gomitata credo che la sua virilità ne risentirà, spero possa intonare la canzone di Madonna sopra citata per i prossimi anni.
L'amica brilla è l'amica fruttata, quella con cui avevo litigato in pieno clima natalizio nel post 61, mi ha tenuto il broncio fino a stamattina, a scuola avevamo fatto i separati in casa nel banco e parlavamo solo tramite il suo avvocato, Zazzy che ha fatto una buona intermediazione, voleva persino costringermi a cantare "scusami" di GigiD'Alessio, ma il buon Uto si è rifiutato fermamente, così abbiamo fatto pace in maniera diversa.
Stamattina io e l'amica fruttata ci siamo ritrovati fuori dal locale, lei è caduta in confusione quando il gorilla buttafuori le ha chiesto la mano sinistra per il timbro luminoso e lei, indecisa, le muoveva entrambe tipo "la febbre del sabato sera". Poi le ho suggerito che era il braccio che scarabocchio negli intervalli di scuola.
Fuori, al freddo abbiamo chiarito tutte le imcomprensioni di un mese.
"In cocktail veritas", con il sottofondo di "Let the Sunshine it" mi ha mostrato la sua personale astrologia, dove anche il faro alogeno del parcheggio rientrava tra le costellazioni.
UTOTTOTTO STORIA SEMISERIE IN QUARANTATRE RIGHE
Utottotto è nato 19 anni fa nell'ospedale di Padre Pio e si è diplomato nella scuola in cui ha studiato Wladimir Luxuria. Come qualcuno può dedurre abita nella città natale di Pulsatilla e Renzo Arbore.
Porta il cognome di un noto cantante napoletano, sua madre quello di un poeta recanatese che ha passato tutta la sua vita prendendo freddo ad una finestra guardando una certa Silvia che non se l'è mai filato. Il poeta in questione dopo essere andato in bianco ha scritto "il passero solitario".
Il nome di Utottotto ricorda vagamente quello di un pittore che disegnava orologi fusi e giraffe in fiamme, convinto di essere portato per la pittura a 15 anni ha partecipato ad un paio di mostre collettive, suscitando solo l'interesse di un paio di avanguardisti (evidentemente miopi) e una ciurma di bambini che tuttavia non hanno comprato manco un quadro... (sottigliezze)
appesi i pennelli al chiodo e i quadri alla gola è finita la parentesi dandy.
Dopo aver scoperto che il suo avo recanatese è stato uno dei primi giornalisti italiani è entrato nella redazione di un giornale culturale
Ora spera solo di non fallire nel campo "letterario" altrimenti gli resta solo da cantare la neomelodica napoletana come il cantante con cui condivide il cognome.