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CLEAN moleskine

il moleskine è pulito perchè quando scrivo lo faccio qui.

 

 

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l'eurostar e il dentifricio

Post n°130 pubblicato il 12 Dicembre 2007 da Uto88

Quando torni da un viaggio ci sono sempre tante cose da mettere a posto, vestiti sporchi, puliti ma spiegazzati, i biglietti timbrati, lo spazzolino ancora umido e il dentrificio accartocciato. Tutto profuma in modo strano.

Poi ci sono i pensieri, quelli che non li metti a posto, che non li lavi, che non li stiri, che stanno lì e ti galleggiano in testa.

Ho preso il mio eurostar, un posto prenotato tutto mio, gli occhi chiusi, la nostra musica nelle cuffie, un vicino che legge "mindfucking", una serie infinita di gallerie, una stazione e poi tu.

Un fine settimana tutto nostro, nel posto più piccino di una città enorme, due passi da tutto, dalla metro, dal centro, da te.

La proprietaria del bed and breakfast vuole riempirci di camomille, ci elenca tutto il contenuto della dispensa, ci dice che il bagno è "comunitario", che sta rifacendo la terza "toeletta" poi ci apre la stanza col soffitto di legno, quello che dici somiglia a un pagliaio, due minuti e tutto si riempie di coccole.

Tutto sa di dentifricio e sigarette, di deodorante stick e di asciugamani colorati, è tutto rigato dalle persiane, come un sogno psichedelico ma è tutto vero. Quando mi sveglio vedo il tuo orecchio a due centimetri dai miei occhi e non mi sembra vero.

Non è un sogno perchè mi sveglio e tutto continua, dai sogni ti svegli e basta, invece tu sei a fianco.

Ti sento e sai ancora di Mentadent Aquafresh.

 
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UTOTTOTTO STORIA SEMISERIE IN QUARANTATRE RIGHE

Utottotto è nato 19 anni fa nell'ospedale di Padre Pio e si è diplomato nella scuola in cui ha studiato Wladimir Luxuria. Come qualcuno può dedurre abita nella città natale  di  Pulsatilla e Renzo Arbore.

Porta il cognome di un noto cantante napoletano, sua madre quello di un poeta recanatese che ha passato tutta la sua vita prendendo freddo ad una finestra guardando una certa Silvia che non se l'è mai filato. Il poeta in questione dopo essere andato in bianco ha scritto "il passero solitario".

Il nome di Utottotto ricorda vagamente quello di un pittore che disegnava orologi fusi e giraffe in fiamme, convinto di essere portato per la pittura a 15 anni ha partecipato ad un paio di mostre collettive, suscitando solo l'interesse di un paio di avanguardisti (evidentemente miopi) e una ciurma di bambini che tuttavia non hanno comprato manco un quadro... (sottigliezze)

appesi i pennelli al chiodo e i quadri alla gola è finita la parentesi dandy.

Dopo aver scoperto che il suo avo recanatese è stato uno dei primi giornalisti italiani è entrato nella redazione di un giornale culturale

Ora spera solo di non fallire nel campo "letterario" altrimenti gli resta solo da cantare la neomelodica napoletana come il cantante con cui condivide il cognome.

 

se vuoi insultarmi, conoscermi, chiedermi qualcosa la mia mail è whoisuto88[chiocciola]libero[punto]it
 
 

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