Un cordiale bentornato a tutti gli amici del nostro angolo della poesia, che riprende le attività dopo la pausa estiva. Per iniziare in modo positivo Il Cuore del Poeta ha scelto la bellissima "Letter to the son" di Rudyard Kipling, che tutti noi conosciamo con il titolo di "Se"... un componimento a carattere pedagogico, ma sicuramente capace di emanare un sincero e caloroso sentimento paterno.
"Se" di Rudyard Kipling
Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te la stanno perdendo... Se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te tenendo, però, nel giusto conto i loro dubbi... Se sai aspettare senza stancarti dell'attesa o essendo calunniato non rispondere alle calunnie o essendo odiato non dare spazio all'odio senza tuttavia sembrare troppo buono né parlare troppo da saggio... Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni... Se riesci a pensare senza fare dei tuoi pensieri il tuo fine... Se sai incontrarti con il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori allo stesso modo... Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per ingenui; e guardare le cose per le quali hai dato la vita distrutte, e umiliarti a ricostruirle... Se in un sol colpo puoi rischiare tutto quanto hai avuto dalla vita e perderlo, e poi ricominciare senza pentirti della tua partita; Se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorreggerti anche quando sono esausti, e così resistere quando in te non c'è più nulla tranne la volontà che dice loro: "Resistete" Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà o passeggiare con i re senza perdere il comportamento normale... Se non possono ferirti né i nemici né gli amici troppo premurosi... Se per te ogni persona conta, ma nessuno troppo... Se riesci a riempire ogni inesorabile minuto dando valore a ogni istante che passa... Tua è la Terra e tutto ciò che vi è in essa e - quel che più conta - tu sarai un Uomo, figlio mio!
Il premio Nobel analizza il mondo e le cose e cerca di aiutare il figlio a capire che cosa significa essere uomo e ad affrontare il difficile mestiere del vivere bene, senza risultare egoista e prepotente, ma a sua volta senza farsi schiacciare. Pensiamo quindi, che la sua riflessione sia utile anche a tutti noi, giovani e meno giovani, perchè scritta con lucidità, ma anche sensibilità, concretezza ed ironia.
E' una di quelle poesie che resta sempre attuale nonostante gli anni che passano, forse perchè è il cuore dell'uomo che rimane sempre uguale a se stesso. Chi desidera migliorarsi non può ignorare le parole di Kipling che indicano le qualità essenziali che ognuno di noi dovrebbe sviluppare per essere una persona migliore e vivere serenamente.
Naturalmente per alcuni sarà utile riflettere sulla calma ed il controllo delle proprie azioni, mentre per altri sulla fiducia in se stessi o il coraggio di sognare, ma senza calpestare gli altri per vedere realizzate le proprie aspirazioni. Ad altri serviranno le parole sul perdono, sulla capacità di non rispondere alla calunnia con la calunnia e di non provare odio per chi prova rancore verso di noi.
E poi c'è spazio per la necessità della forza d'animo e dell'umiltà, della semplicità e della positività. Insomma, si tratta di una poesia da leggere più e più volte perchè ogni volta ci fa scoprire un nuovo significato, una chiave diversa di lettura, una nuova lezione da imparare.
E' un testo che sarebbe bello avere in valigia... durante il nostro viaggio chiamato Vita. Un caro saluto,
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La pazienza è amara, ma il suo frutto è dolce
(Jean-Jacques Rousseau).
"Se per te ogni persona conta, ma nessuno troppo..." ...che mi permette di meglio comprendere anche tutti gli altri "se". Un grazie ed un saluto agli autori, M@.