ritorno ad amare

viaggio verso roma


La notte è fatta per dormire o fare l’amore ma non per Tommaso, lui cerca di riordinare le idee e far combaciare i fatti che sono ancora lungi dall’essere chiari, quel posto gli crea ancora troppi turbamenti e non riesce  ad avere il giusto distacco, e la cosa non giova certo al suo morale.  Ma inesorabilmente il sole sorge e alle prime luci dell’ alba Tommaso deve tornare alle sue indagini e mentre si appresta a riprendere le scartoffie dove vi erano le poche informazioni in suo possesso  il telefono squilla , era il maresciallo festante che era ansioso di metterlo informarlo di una cosa molto importante: maresciallo: buongiorno capitano sono festante mi è appena arrivata un informativa che hanno fermato l marito di eva sorrentino, si trova a roma tommaso: bene maresciallo quindi ci facciamo questa passeggiate a roma oggi? Faccia preparare la macchina di servizio ci vediamo tra un ora in caserma. Finalmente qualcosa si muoveva e il fatto che per le indagini bisognava spostarsi a roma lui lo vedeva come un fatto positivo perché gli permetteva di allontanarsi dal suo paese che con le sue influenze non lo faceva lavorare tranquillo, ma quello che il capitano  non immaginava che questo  primo viaggio verso la capitale non sarebbe stato l’ultimo e che vi erano in serbo per lui molte sorprese. Il capitano scese di casa incamminandosi verso l’ufficio si godeva la frizzante aria mattutina percorrendo le strade del centro storico che in un labirinto di stradine strette portava alla caserma che si trovava in una zona poco tra ficcata dove da ragazzo tommaso andava a tirare calci al pallone con gli amici e mai avrebbe immaginato che quel campo fuori mano e poco curato sarebbe stato il fulcro del suo lavoro. Nella garitta della caserma già era pronto con il maresciallo ferrante con un faldone enorme in mano che non vedeva l ora di partire… Maresciallo: capitano tutto pronto documenti macchina  e indirizzi. Capitano: maresciallo la vedo ansioso di partire, e poi che ci sta in questa cartellina enorme  tutto quello che abbiamo sul caso ci sta in pochi fogli. Maresciallo: queste sono tutte informazioni che riguardano il marito della vittima Capitano: caspita un tipo abbastanza tranquillo che non vuole passare inosservato Maresciallo: è già infatti la nostra meta è il comando della guardia di finanza con precisione il gico Capitano : ok partiamo guido io però maresciallo non per sfiducia ma non mi fa bene non stare al sedile di guida. Maresciallo: va bene capitano andiamo. Durante il viaggio il maresciallo riassumeva quello che ci stava scritto nel faldone iniziando natura mete del nome Luca Punzo, ufficialmente di professione imprenditore, ma dalla quantità di informative  della guardia di finanza  in cui lo vedono coinvolto sto tizio passa più tempo in tribunale che a svolgere un qualsiasi lavoro. In ultimo il maresciallo lo informa del motivo del fermo: era stato trovato con 2 kg di droga nel doppio fondo della valigia al ritorno dalla spagna. Capitano: ma questo tizio come fa a stare ancora in circolazione? Dovrebbe stare dietro le sbarre. Il maresciallo mestamente chiude la cartellina e con voce rassegnata dice: maresciallo: capitano purtroppo qui la giustizia non è uguale per tutti, il signor punzo ha una famiglia molto facoltosa alle spalle che interessi e amicizie importanti e tra questi politici e giudici, e con un patrimonio così posso permettersi qualsiasi avvocato. Capitano: queste sono le cose che ci fanno pensare che il nostro lavoro è inutile. Maresciallo: inutile e mal pagato aggiungerei Capitano: giusto. Però riflettendo una famiglia tanto importante non credo che accettasse di buon grado il matrimonio con una ragazza del ceto medio, è una cosa da tener conto e verificare magari parlando con qualche esponente della famiglia. Maresciallo: al nostro ritorno organizzerò la cosa. Ormai erano quasi alle porte di roma il raccordo trafficato come al solito e l uscita nomentana pareva non arrivare mai, ma era comunque opportunità per preparasi all’interrogatorio. Arrivati al comando ad accoglierli vi era il tenete di tenete di stefano uomo dall’ aspetto minuto che pareva quasi un ragazzino  ma di certo conosceva bene il suo mestiere visto che dopo i convenevoli la sua prima richiesta fu quella di essere presente all’interrogatorio nel tentativo di carpire altre informazioni anche su questo fronte. Tenente: punzo è un pesce piccolo gli stiamo dietro da parecchio e abbiamo dobbiamo capire chi ha dietro Capitano: non ci sono problemi anche perché bisogna cercare di capire se il delitto della moglie possa essere legato anche questa sua nuova attività Tenente: ipotesi interessante capitano ma a noi interesse catturare chi sta dietro di lui scoprire chi ha ucciso la moglie è compito vostro. Capitano: certo e collaborare potrebbe facilitare il lavoro ad entrambi. Conclusa questa breve premessa i tre si recano in uno stanzone in attesa di punzo..