ritorno ad amare

la rivelazione


L’indomani di buon ora si mise in viaggio avvertì il tenente di stefano che stava per partire e si avvio, durante il viaggio la smania di capire i lati oscuri della vita di eva e l emozione di rivedere susanna si alternavano facendo perdere la cognizione del tempo e dello spazio al capitano che come sempre assorto nei suoi pensieri non si rese conto che il suo viaggio era arrivato al termine, passando davanti san pietro e prima di salire sul gianicolo si infilò in una stretta via di Trastevere che portava davanti al carcere, proprio davanti al portone d ingresso c era ad attenderlo il tenente di stefano che già aveva avvertito gli agenti penitenziari del suo arrivo che lo fecero entrare senza fargli perdere tempo. Sceso dall’auto il capitano aspettò il tenente che gli stava andando incontro… Capitano: buongiorno tenente la ringrazio di tutto spero che sia l ultima volta che le do fastidio ma per me è importante risentirlo sperando che sia più collaborativo, e l assicuro che le mie domande saranno prettamente inerenti al mio caso Tenente: buongiorno capitano si figuri è un piacere e sono sicuro visto la sua serietà che non uscirà fuori dal seminato e se pure lo facesse potrebbe essere una cosa positiva visto che anche con noi non collabora più di tanto. Capitano: bhe visto quello che è successo alla moglie penso che abbia pensato quello che ho pensato io l altra volta, in fondo ha ancora un bambino da proteggere. Il tenente annui e fece strada al capitano che stava ancora riorganizzando le idee. I due militari aspettarono qualche minuto in una piccola stanza molto più riservata rispetto alla sala visite, l arrivo del punzo, che con fare molto meno spavaldo non si meravigliò di rivedere il capitano… Punzo: chi si rivede a che devo il piacere captano Capitano:  la vedo un po’ provato sig. punzo l alloggio non è al livello degli hotel spagnoli?  Punzo: sa com è qui la vita può essere molto dura quando non ci si è abituati Capitano: ci poteva pensare prima e comunque lei almeno è ancora qui per raccontarlo invece ci sta qualcuno che non c’è più e ha lascito molti misteri, e sono quelli che mi interessa sapere da lei. Punzo: immagino che stia parlando di mia moglie, ma io so ben poco come sa io non era neppure in italia quando è stata uccisa. Capitano: certo lo so bene ma quello che voglio capire è altro, io sono stato a casa sua mi può spiegare come mai la casa è tappezzata di foto di suo figlio con la madre e altri parenti ma non ce ne nemmeno una con lei? Punzo: forse perché non mi piace farmi fotografare non sono fotogenico Capitano: non mi prenda in giro da quanto tempo non andava a casa non ho trovato neppure una traccia di una presenza maschile in quella casa, e perché la sorella di eva odiava cosi tanto lei e sua moglie in fine sa sua moglie avesse un altro uomo? Quando è stata uccisa era incinta e dal  dna non è lei il padre Assalito da quelle domande che toccavano l’intimità di una famigli il punzo crollo Punzo: capitano non l ha ancora capito io in quella casa non ci sono mai entrato, il matrimonio era una facciata ci hanno obbligati a sposarci, il bambino non è il mio Capitano: cosa sta dicendo punzo mi vuole prendere per il fondelli? Punzo:  assolutamente ma sono stanco di questa sceneggiata, il figlio non è il mio ma ci hanno obbligati a sposarci per nascondere uno scandalo che avrebbe avuto conseguenze gravissime Capitano: e chi sarebbe il padre del bambino? Punzo: lei lo conosce bene capitano gli è stato alle costole per tanto tempo… il dottor Vassallo Capitano: forse è il caso che cominci dal capo e mi faccia capire cosa centra vassallo con lei e con eva Punzo: dunque capitano quando conobbi eva lei era appena stata assunta allo studio di vassallo io ero una tirocinante, eva come tutte le nuove leve cercava di mettersi in mostra volenterosa, la sua disponibilità e gentilezza venne ben presto travisata da molti e specialmente da vassallo che inizio a corteggiarla prima discretamente poi con molta insistenza ma senza risultato,m eva era una bravissima ragazza e frequentava un ragazzo della sua età, non avrebbe mai aggettato le avance di un vecchio se pur ricco e potente. Una sera rimasero soli allo studio, e dopo l ennesimo rifiuto vassallo perse la testa e violentò eva. E la minacciò per non fargli sporgere denuncia, facendo leva sui genitori e la sorella. Dopo quel episodio eva non andò più allo studio ma quando si accorse che era incinta dovette mettere vassallo davanti alle sue colpe. Naturalmente lui per evitare lo scandalo prima disse ad eva di abortire minacciandola ma vista la sua determinazione a non volerlo fare escogitò questo piano. Capitano: mi scusi punzo ma lei cosa centra e poi come ha fatto convincerla a sposare eva che come dice lei a stento conosceva? Punzo: io avevo problemi di droga e vassallo lo sapeva benissimo e sapeva pure che con lo stipendio che avevo non potevo certo permettermela nonostante la mia famiglia fosse ricca., lui sa sempre tutto di chi lo circonda amici e nemici, anche di lei sa capitano conosce tutto. Comunque ha usato queste sue informazioni per obbligarmi a sposare eva e assumermi la paternità del bambino, eva è stata anche lei costretta ad accettare naturalmente con i suoi modi persuasivi vassallo ha messo in scena questa farsa per uscirne pulito senza scandali, dopo qualche mese prima della nascita del bambino ci siamo sposati, vassallo ha comprato e arredato la casa dove dovevamo vivere e obbligò eva a tornare allo studio per tenerla sempre sotto controllo. Capitano: ma i familiari sapevano o si sono bevuti questa storia? Punzo: i genitori non hanno mai sospettato nulla ma alice sapeva ogni cosa era la mia fidanzata epoca e progettavamo un futuro insieme per lei stavo cercando di uscirne fuori ma le cose sono andate diversamente Capitano: poi come mai è finito a fare il corriere visto le vassallo la teneva in pugno in questo modo? Punzo: capitano la risposta la dovrebbe già conoscere ma io ho accettato di parlare di eva il resto non è importante o almeno per il suo caso, comunque ci ha provato. E ora se mi vuole scusare sono stanco non ho più nulla da dirle Il capitano annuendo con il capo fece portar via il punzo, ma quella conversazione aveva si chiarito tante cose ma aveva pure aperto una finestra sulla vita di eva che mai si sarebbe immaginato, turbato e pensieroso si fece accompagnare dal tenente all uscita, e durante quei pochi metri di corridoi non riuscì a dire nessuna parola era confuso non tanto per la storia appena ascoltata, ma per il fatto che la bambina sorridente  che conosceva aveva dovuto subire quell orrore per mano di un viscido individuo. Neppure il tenente non disse nulla vedendo il capitano così pensieroso e turbato, si salutarono a stento