ritorno ad amare

confusione


...rimase li per qualche istante paralizato impietrito, quando ebbe la forza di muoversi lei era lontana, e anche lui si mise in macchina e prese la strada verso casa , fù un viaggio lungo e tormentato dai pensieri confusi e difficili da interpretare, con lo sgurda fisso al cellulare con la speranza di leggere un suo messaggio un suo cenno, che generalmente erano molto rari e in questa situazione ancora di più. Se avesse potuto chiamarla l'avrebbe fatto anche se poi non ci fosse stato il coraggio. Ormai con il solo tramontato da un pò apre la porta di casa e senza nessuna voglia di fare altro si stende sul divano rimanendo così senza neppure cambiarsi e rinfrescarsi il viso dopo un lungo viaggio, in quell istante il display si illumina e con una una laconica scritta "sei arrivato?" era lei che si era presa nonostante tutto la premura di informarsi.Tommaso: si sono arrivato proprio ora ... ti volevo chiedere scusaSusanna: non è il casoTommaso: non so cosa mi sia preso mi sento uno schifo scusami..Susanna: lascia stare siamo entrambi confusi prendiamoci qualche giorno e poi ne riparliamoTommaso: vero ma ho paura di perderti anche come amicaSusanna: potrebbe succedere sai bene che abbiamo vite impegnate ecerte libertà non possiamo  permettercele e che ti sempre visto come un caro amico Tommaso: già come al solito ho rovitano tutto di solito sono uno che pensa prima di fare cavolate sta volta non l ho fattoSusanna: non lo in fondo ho capito cosa volevi fare e potevo fermarti ma non l ho fatto, ti ripeto prendiamoci del tempo per riflettere buona notteTommaso: buona notte e scusa ancoraSusanna: smettila e vai a dormire che domani ti devi alzare presto.La notte per tommaso sembrava interminabile ma i suoi doveri gli imponevano di riposare all' alba dove tornare nella vita reale e al suo lavoro che non era una lavoro qualunque e che l'obbligava ad essere sempre lucido e freddo...