ritorno ad amare

bacio mancato


Un bacio mancato, un urlo nel silenzio e, in silenzio, il mio cuore smetteva di battere. In silenzio il mio cuore smette di battere. Dopo aver incantato, fulminato ed esultato, il mio cuore in silenzio ha smesso di battere. L‘altra metà dell’ombra è sparita, s’è dissolta, allontanata, trascinando via con se i vecchi arditi ricordi, le vecchie illusioni accertate e rassicurate. Il suo vento da caldo ora è gelido. Nessuno potrà riportare alla luce ciò che non c’è e che, forse, non è mai esistito. Il suo vento da gelido è inquietante. Dimora, ora, una quiete torposa e il suo silenzio diventa, via via, assordante. Esisterà mai una chiave capace di riaprire qualcosa che non è mai stato aperto, di spalancare le porte di un forziere impietrito? Tutto è così lontano, cupo, tappezzato da una carta sbiadita e logorata, non si vede più il benessere effimero, artefice di sensazioni artificiali, di surrogati emozionali, d’anelli dorati regalati e ripresi, ormai persi senza tracce. Da questo istante una cornice opaca ritrae un’alba che manca di luce per splendere, ricopia un’altra fetta del mio passato, chiudendo un capitolo, distruggendo il libro. Dal suo viso era un gioco di luci calde e avvolgenti. Era il sole, il mio sole. Un’isola diversa , estranea, con destinazione ignota a chiunque volesse raggiungerla e studiarla. Non era come le altre isole, non lo è mai stata. Era l’isola del giallo, dell’arancione e del rosso: colori invadenti e pertinenti e che mai scoloriranno. La mia voglia d’amore s’arrampica e scivola tra le gocce di un olio un tempo profumato ma ormai diluito da un orribile tormento dilaniante. Cado giù inesorabilmente verso il vuoto umido e vuoto, senza mai arrivare, senza mai sentire il botto. La nuova meta è il buio, il macabro mondo di scisti taglienti e sanguinosi. Tante cicatrici e tante nuove ferite che diventeranno gioco forza cicatrici e poi tante altre ed altre ancora, in continuo divenire. Intanto il mondo continua a girare, va indisturbato e coltivato dalla freddezza e dalla falsità senza sapere che una delle sue stelle, la più brillante, la più vera, quella che un tempo splendeva e si distingueva per la sua diversità, si è spenta.