CUORE ROSSONERO

ORA BASTA!!!


Sono sinceramente avvilita, intristita e demoralizzata da quanto successo domenica. Domenica è andato in scena tutto il dramma della follia umana, dai toni minori di una azzuffata tra tifosi, forse innocua ma comunque incomprensibile, alla tragedia di un ragazzo morto colpito da una pistola che dovrebbe essere usata solo per difendere e non per uccidere indiscriminatamente, fino all’esplosione di una rabbia, di una violenza devastante che ha imperversato senza distinzione da nord a sud. E che nessuno venga a dire che lo scempio cui si è assistito a Milano, Bergamo, Roma, Taranto e da tante altre parti sia figlio del dolore per la morte di Gabriele… VERGOGNA!!! C’è da vergognarsi a condividere una posizione del genere, perché la verità è che la tragedia è stata usata come PRETESTO per dar libero sfogo a una violenza cieca e bestiale, che viene covata quotidianamente e che non aspetta altro che l’occasione giusta per poter esplodere. E usare la tragedia di una famiglia distrutta per legittimare l’odio manifesto verso la polizia, le istituzioni, per gettare nel terrore uno stadio o interi quartieri è quanto di più losco e deprecabile possa esistere.  Da cosa scaturisce tutto questo odio e questa violenza è difficile dirlo, bisognerebbe ricercarne le radici a fondo, ci sarebbe bisogno di uno sforzo collettivo e istituzionale che vada a cercare in ogni ambito della vita sociale il perché alcune persone arrivino a compiere atti di questo tipo, perché non hanno quelle remore comportamentali di rispetto degli altri e di senso civico che appartengono al resto della comunità. È un problema che riguarda tutti, e che circoscrivere al mondo del calcio è il più grave errore che si possa fare… è vero, molte frange di ultras si sono imposte negli anni passati anche grazie ai vantaggi economici concessi dalle società calcistiche, è anche vero che il calcio attrae le masse come pochi altri fenomeni sociali riescono a fare, però non ci si deve limitare a intervenire in questo ambito. Ok, va bene il blocco delle trasferte, va bene la messa in sicurezza degli impianti sportivi, così come ben venga qualsiasi provvedimento teso a limitare fenomeni violenti… ma non ci vuole molto a capire che è inutile avere dei bunker come stadi se poi la mente di alcuni individui resta la stessa, e sono liberi di fare quello che vogliono per le città come successo a Roma e Milano domenica sera. Ma è possibile che non c'è un modo per "isolarli" e renderli innocui? Il tifoso del Celtic che ha invaso il campo nella gara con il Milan è stato interdetto dagli stadi a vita, possibile che qui chi devasta uno stadio o la sede del Coni, o assalta le caserme resta praticamente impunito? Possibile che in tanti anni di lotta al fenomeno di tifo violento non si siano ancora identificati chi sono i gruppi più pericolosi e non si sia fatto niente per combatterli? Se è vero che si conoscono nomi e cognomi dei più facinorosi perchè questi stanno sempre al loro posto e non vengono perseguiti a dovere? Perchè si è arrivati al punto che 2 dirigenti di serie A come Galliani e Lotito siano costretti a muoversi con la scorta o che periodicamente nelle sedi di alcune società arrivano proiettili e lettere di minaccia? Nel nostro paese è stato sconfitto il terrorismo di matrice politica, sta maturando con decisione una nuova coscienza anti-mafia, possibile che sia così difficile ripulire le curve dalle bande di delinquenti e/o di esaltati?