Un blog creato da flamnurinin il 05/10/2008

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Gli uomini colti

sono superiori

agli uomini incolti

nella stessa

misura in cui i

 vivi sono

superiori

ai morti.

Aristotele

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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PERCHE' CI VIENE LA PELLE D'OCA?

Post n°35 pubblicato il 10 Ottobre 2008 da flamnurinin
 
Tag: SALUTE

È un fenomeno che si manifesta solo sulle parti del corpo dotate di peli. In presenza di certi stimoli, i peli si rizzano e la nostra pelle si corruga.  Questi stimoli (freddo, paura, una forte emozione) raggiungono il midollo spinale e quindi i muscoli piliferi che si contraggono senza che ci sia un intervento volontario.
Probabilmente è un retaggio del nostro passato primitivo, quando questo fenomeno serviva come protezione contro il freddo. Infatti, negli animali dotati di pelliccia i peli ritti formano un riparo protettivo che impedisce all'aria fredda di penetrare fino a raggiungere la pelle. Anche se gli esseri umani hanno perso la maggior parte del loro pelo corporeo, le contrazioni muscolari si verificano ugualmente
.

 
 
 

CURIOSITà SULLE DONNE

Post n°34 pubblicato il 10 Ottobre 2008 da flamnurinin
 
Tag: SALUTE



Perché le donne hanno generalmente i piedi e le mani più fredde degli uomini?
Le donne hanno generalmente una temperatura corporea superiore a quella degli uomini, ma per quanto riguarda le mani e i piedi si registra una inversione di tendenza.
La causa sembra risiedere nella funzione degli
ormoni, che influenzano sia il calore del corpo che la percezione di  caldo e freddo, nonché il microcircolo delle mani. Così, nelle donne la presenza degli estrogeni alza la temperatura del corpo e abbassa quella delle mani.

 
 
 

PERCHE' SI DICE "PRENDERE IN CASTAGNA"?

Post n°33 pubblicato il 10 Ottobre 2008 da flamnurinin

Si usa l'espressione "prendere in castagna" quando si sorprende una persona sul luogo del misfatto. Essa sarebbe una variante scherzosa di "prendere in marrone", con marrone che può significare sia grossa castagna che errore, sbaglio madornale. 
È ciò che in linguistica si dice irradiazione sinonimica: quando un termine è divenuto di uso comune in una determinata accezione che non è quella principale, anche i suoi sinonimi possono acquistare lo stesso significato.

In realtà "prendere in castagna" non significa soltanto cogliere in errore, ma anche sorprendere qualcuno mentre sta facendo qualcosa che non dovrebbe o è vietato: significato che "marrone" non ha. Inoltre non si sa se "marrone" come castagna e "marrone" come errore abbiano la stessa origine etimologica oppure no. Potrebbe trattarsi della stessa parola, usata nel secondo caso in senso metaforico, probabilmente a partire dall'accezione di "testicolo" o "pene" (con l'associazione, assai comune, tra i genitali maschili e la stupidità).

 
 
 

DA COSA DERIVA IL TERMINE CIAO?

Post n°32 pubblicato il 10 Ottobre 2008 da flamnurinin
 

Il saluto “ciao”deriva da un antico saluto veneziano, "s’ciavo", cioè "schiavo" (sottinteso: vostro), con il quale si esprimeva riguardo. Da "s’ciavo" a "s’ciao" a “ciao” il passo è breve. Salutare con un ciao significava quindi dire qualcosa come "sono un tuo servo" (cfr. l'analogo saluto "servus", diffuso in Austria e Baviera). Questo saluto era usato senza distinzione di classe sociale.

 
 
 

PERCHE' SI DICE...A CAVAL DONATO NON SI GUARDA IN BOCCA?

Post n°31 pubblicato il 10 Ottobre 2008 da flamnurinin
 

Il proverbio significa che dei regali dobbiamo sempre essere grati, anche se di scarso valore; e si dice così perché l'età di un cavallo si giudica guardando lo stato della sua dentatura, già 'lo stato' e non il numero dei denti. Non lo sapeva quel ragazzotto di campagna che andò al mercato ad acquistare un cavallo, e poiché il padre gli aveva raccomandato di osservare bene i denti dell'animale, si indignò nei confronti del mercante dicendogli: "Mi volete imbrogliare! Vendermi un cavallo di quarant'anni!". Tanti infatti sono i denti del cavallo adulto... e il ragazzotto li aveva contati...

 
 
 
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Esistono persone

che mai si sarebbero

 innamorate,

se non avessero

avuto la notizia

 che questa

 cosa esiste.

 
François de La Rochefoucauld

 
 
 
 
 
 
 

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