Nuvola di passaggio

Lezioni di pattinaggio


Oggi ho preso i pattini e sono andato in pista ad imparare. Arrivo e trovo tutti bambini che pattinano perfettamente. Mi siedo, mi metto le protezioni ed arriva un bambino di 11 anni in bici: "ciao, mi chiamo Mario. Sai fare le acrobazie?". Alzo la testa: "N...nooo! Veramente non so nemmeno pattinare". Rimane stupito: "Nooo!!! Se vuoi ti insegno io". Accetto
Inizio a fare un paio di passi totalmente instabili, mi tengo ai corrimano, giro lo sguardo e Mario è al centro della pista facendo acrobazie con la bici, sgomma vicino a me: "lezione 1: impara a muoverti", mi spiega come muovere le gambe, tenere l'equilibrio, curvare e frenare. Ovviamente cado almeno una volta al minuto, dopo 2 minuti si avvicina e mi porge la mano: "prendi la mia mano, ti tengo io mentre parti"
Mi sento un bambino di 7 anni, ma sorrido e gli porgo la mano, mi porta con la bici a metà pista e mi lascia, io tutto contento e sorridente ormai partito continuo sciolto, per poi ammucchiarmi alla curva in un paio di rotolate.Si avvicinano due bambine: "com'è non ci sai andare?". "E' la prima volta". "La prima volta?!? DAVVERO?!?"
"Si". "Ma quanti anni hai?". Si mettono a ridere e se ne vanno. Mario le guarda anche lui infastidito
streghette!Scherziamo, sorrido che riesco ormai a cadere ogni due minuti. Gli chiedo: "mi fai vedere un pò di acrobazie?". Parte al centro restando in equilibrio sulla bici in varie posizioni distese. Gli faccio i complimenti, poi mi fa vedere un'acrobazia sui pedali posteriori. Sorrido affascinato, poi un'altra sgommata: "lezione 2: pattina all'indietro". Scoppio a ridere: "ma io non so pattinare nemmeno in avanti!". "Non fa niente ti insegno io". Nella mia vita non ricordo nessuno che mi abbia dato un incoraggiamento del genere
Gli do la mano all'indietro ed in corsa riesco a fare qualche metro all'indietro: wow, che forza! Continuo un pò a pattinare in tranquillità con lui che fa acrobazie attorno. Dopo le solite cadute le ragazzine mi prendono in giro, oppure deviano il loro percorso quandono passano davanti a me guardandomi come spazzatura
Cado in centro pista, ruzzolo qualche metro rimanendo a terra un bel pò dolorante. Mi rialzo tra gemiti ancora una volta, alzo la testa e vedo la sua mano, mi rialza: "vuoi un voto da 0 a 20?". "Dimmi". "3"
Vabbè, so in fondo che ce la sto mettendo tutta."Lezione 3: cosa fai se un camion ti sta venendo contro e devi schivarlo?". "Mi butto di lato!". "E se non puoi?". "Mi stai dicendo che posso pattinare accucciato?". Mi porge la mano portandomi al centro, mi spiega come accuciarmi, ci riesco per qualche metro per poi ogni volta cadere sdraiato.Mi rialzo dolorante dappertutto, una signora che sta pattinando ha il terrore di quando le sto vicino, due vechiette mi guardano con aria beffarda. Ma come può essere che un bambino sia senza paura e sia il solo ad osservare la crescita invece dell'inettitudine? 10 cadute dopo sono quasi sfinito, ma felice. Mi rialza ancora, lo guardo negli occhi sperando diventi un uomo presto, trasmettendogli esempi di vita senza che la sua razionalità se ne accorga, in parte recepiti dalla sua mente. Questo il mio ringraziamento."Lezione 4: salto". Inizio a saltare, mi incita continuamente ad ogni salto: "più in alto!". Alla fine quando sembro essere arrivato al massimo mi dice: "ora accucciati e poi salta". Lo faccio spiccando un salto incredibile! Ricado addirittura in piedi
Sorride facendomi i complimenti, sta osservando la mia tenacia serena nell'affrontare la prima volta, l'incapacità ed il dolore. Lo guardo sorridente non nascondendogli nulla: merita ogni insegnamento e ragionamento voglia fare per se stesso. Anzi amplifico l'esternamento delle emozioni al pari di un bambino più piccolo di lui.Mi porge la mano, a metà pista mi accuccio, poi mi lascia e salto, salti altissimi, con la ricaduta ogni volta a spiaccicarmi per terra, allo stesso modo di willy coyote. Sorridente mi ridice: "vuoi un voto da 0 a 10? 9", sorrido, so che osserva l'impegno.Lui si sta divertendo un mondo a vedere le mie facce teatrali dopo ogni spiaccicamento. Mi rialza ogni volta e mi riporta al centro, ed io puntualmente rimango a terra dolorante e felice.Felice di aver trovato un bambino fuori dal comune, passato un pomeriggio tra sorrisi e scherzi, bambino per un giorno, anzi più in basso di un bambino. Poiché mi porgeva la mano ma non mi importava di essere rialzato, anzi, ciò che non trovo giornalmente in persone definite da tutti "mature", le ho trovate in lui. Momenti che mi fanno sperare ancora in un futuro migliore