Nuvola di passaggio

Io stupro. Io, violento


E' da molto che parlo di psicologia criminale sessuale maschile ed ora ho effettuato un esperimento su di me, perché le parole non rimangano tali ma siano come sempre accompagnate dal vissuto.Mesi fa mi sono distaccato da tutto, ho smesso di sentire a telefono le persone tranne qualcuna, poi neanche più quelle. Non mi sono avvicinato in modo impetuoso alle persone come di mio solito stabilendo un contatto immediato, ma sono rimasto discreto. Non ho avuto contatti fisici con nessuno per tutto questo periodo. Le reazioni sono state in ordine di manifestazione:pelle fredda e insensibileritmo del cuore accelleratodiminuzione della forza fisicadiminuzione della forza di volontàsenso di vuoto interioresete di qualcosa che non conoscevodolore fisico alle articolazionioscuramento della ragioneQuesti malesseri si manifestavano tutti o contemporaneamente o alternativamente. Era terribile sentirli, ma la lucidità è rimasta in ogni momento di questo periodo e mi ha permesso di andare avanti. Alla fine desideravo prendere una qualunque ragazza ed abusare di lei. Questo perché la mancanza di sostanze prodotte dal corpo femmnile non entravano in contatto con la mia pelle e ne sentivo la teribile mancanza. Una mancanza così grande da spingermi a fare del male, al limite ad uccidere se ne fosse stato necessario.Sono allora anadato dalla mia famiglia ed affianco nel letto con mio fratello l'ho abbracciato, con la scusa di non entrare nel letto per la sua grassezza. E mentre gli spiegavo degli argomenti a lui utili per lavoro sentivo l'inefficacia della sua vicinanza. Ho capito dov'era la questione: la chimica del mio corpo.Appurata la mancanza della chimica nel mio corpo sono andato a prevenire ancora la degenerazione, ormai soddisfatto della mia ricerca. Ho contrattato con una prostituta una prestazione molto particolare: mi sono denudato completamente ed anche lei, mi sono seduto con lei sopra e mentre faceva io la stringevo sfregandomi col suo corpo.Le reazioni sono state in ordine di manifestazione:respirazione profondaforte dipendenza fisica dal suo corposenso di piacere diffusopelle ricettivadiminuzione dell'aggressivitàAlla fine la pelle si era riscaldata, la respirazione era normale ed i pensieri in testa erano completamente scomparsi. L'ho ringraziata due volte per la disponibilità. Anche in questo caso la reazione fisica è arrivata prima di quella psichica, a dimostrazione che la volontà di abuso sessuale in un maschio deriva da uno scompenso fisico e solo dopo psichico. Ho proseguito per strada confuso, in netto miglioramento durante la strada rispetto a questi mesi. Nel caos ho notato dall'altra parte della strada una bambina piccola ed indifesa, ed aspettando le reazioni del cervello ho visto arrivare prima il pensiero dell'abuso, che poi, svanendo nei ricordi con la prostituta, ha lasciato vuota la mente. Poi sono arrivate una serie di parole: "bambina - abbraccio, bambina - protezione", ho tirato un sospiro di sollievo, i pensieri erano tornati come tempo prima dell'esperimento. Mentre tornavo a casa sentivo ancora il sudore di lei su di me e l'odore nelle narici e lo respiravo, ne godevo come una medicina e mi sentivo meglio.Prima ne parlavo solo per riflesso ottenuto dalla conoscenza del sociale, ora l'ho sperimentato, e sicuro di quanto affermo, posso concludere: la manifestazione dell'abuso sessuale è conseguenza di uno scompenso fisico nella persona, derivante dal mancato contatto con la realtà, col corpo femminile che opera da inettore di tranquillante. Infatti, al contrario del passato, nel quale l'atto sessuale era per me tutto, ora non lo prendevo in considerazione, ma volevo solo stringere il corpo di lei.L'abuso sessuale è quindi facilmente curabile e prevenibile al contrario di come si pensi, poiché la medicina è già in noi senza saperlo, cioè il corpo dell'altro sesso.Ed il metodo più semplice è immediato e facilmente attuabile: denudarsi e abbracciarsi.