Nuvola di passaggio

L'amica ogni tanto torna a trovarmi


L'altro ieri inizio un nuovo lavoro: controllo del flusso di lavoro degli sportelli sanitari italiani. Leggo la documentazione, capisco come sempre il senso del progetto e do conferma di essere operativo il giorno dopo. Ma giovedì pomeriggio, il primo giorno, mi cambiano pc con un lcd a 60 Hz, vecchissimo, ormai arrivato sui 40 Hz. Vedo il refresh dello schermo vividamente, al contrario ovviamente di tutti i colleghi. Mi sposto dallo schermo con lo sguardo spesso, lamentandomi con tutti, che non credono sia poi così tragica.Venerdì stessa storia, mi stropiccio gli occhi e mi fa male la testa, ho nausea e perdita di equilibrio. Torno a casa, il cervello è più iperattivo del solito e non accenna a fermarsi, rischio un attacco epilettico. Mi metto a letto meditando leggermente per placare l'intensa iperattività. Chiudo gli occhi ed in silenzio aspetto come sempre, solo, una risposta psico-fisica o che arrivi la fine. Il cervello pulsa e scatta regolarmente, cado addormentato svegliandomi 12 ore dopo. Sono ancora vivo, ma l'attività cerebrale non è ancora terminata.Da bravo foto sensibile iperattivo scelgo la migliore soluzione: vado al mare. Passeggio per il litorale per 3 ore e le onde mi calmano ulteriormente. Poi torno a casa.Sulla strada il cervello continua a fare capricci, non accenna a tornare normale. Ho bisogno di drogarmi, ma dovrò aspettare stasera. Trovo invece una professionista sulla strada di ritorno e mi fermo. Dopo essere stato con lei sento le onde cerebrali quasi regolari, ho solo scompensi emotivi ed iperattività leggermente sopra il normale. Niente da fare purtroppo,ho bisogno di un'altra iniezione di endorfine o potrebbe ripeggiorare. Mi rimetto sulla strada di casa e trovo un'altra professionista. Sto anche con lei e alla fine chiudo gli occhi sentendo il normale sibilio iperattivo che contraddistingue la mia mente: sono fuori pericolo.Esco col sorrisone allontanandomi di nuovo verso casa finalmente sicuro di restare vivo.Devo assolutamente andarmene, andare in quell'orfanotrofio o in qualunque parte dove riuscire a non drogarmi. Devo assolutamente mettere in comunicazione l'ipotalamo con l'ipofisi o sarò costretto ad avere la necessità delle professioniste per sempre.Un principio di attacco epilettico e due professioniste in 36 ore, sono curioso di sapere come morirò, ma per ora ci sono ancora e andrò avanti.Intanto di una cosa sono certo: lunedì mi rifiuterò di guardare lo schermo anche sotto ordine esplicito.