Nuvola di passaggio

La ragazza X: prima persona e poi prostituta

Me ne andai una sera in giro a trovare delle professioniste in altri luoghi, avevo poco prima accompagnato la ragazza X a casa, lasciandola dolcemente come sempre. Trovai sulla strada un gruppo di ragazze giovani e parlai con loro. Una di queste la scelsi ed andammo dietro un distributore di benzina. La ragazza mi aveva sorriso ed io a lei, nessuna prima d'ora lo aveva fatto. Una volta in posizione notai che nel mentre non le piaceva ed era ovvio: a me serviva quello mentre a lei serviva altro, ma non mi toccò la cosa, io mettevo i soldi.
Le dissi: "sei carina". Lei sorrise. Quella sera ero particolarmente carico, inoltre le sensazioni durante i rapporti non erano più forti come una volta, così ci volle un pò di tempo prima di finire. Infatti dopo qualche minuto mi domandò se poteva spostarsi per mettersi comoda e glielo concessi: damandare? La ragazza era per me più persona di quanto fossero state lealtre fino a quel momento; le altre ordinavano le cose o lo facevano ed io dovevo adattarmi, per questo erano come un servizio.
Per la prima volta riuscii a sorridere durante questo tipo di esperienza. Le chiesi di poterla toccare il seno, lo feci, poi più in basso, acconsentì a tutto a differenza di tutte le altre che mi trattavano come la peste. Mi piacque ancora di più le dissi: "sei proprio carina".
Finito la guardai soddisfatto per qualche secondo e lei guardò me sorridente. Chiesi: "voi siete sempre quì?". Mi rispose di sì. Una sua collega sospirando disse: "eh, l'amour!". Salutai e tornai a casa, sconvolto dall'esperienza e soddisfatto.