Siamo "intanti" essere umani e dominiamo il mondo
ma non ho ancora motivo per esser giocondo
finché guerra, pestilenza, morte ci sarà,
finché qualcunò penserà: "non fa niente, c'è un aldilà!"
Perché al di qua non ci si pensa e si perde la via?
Perché siamo tutti ormai in stato d'ipocrisia,
crediam che la tecnologia
ci indicherà la via;
avremo la conoscenza
e con essa la parvenza
di non essere più soli,
ma una macchina rimpiazzerà i nostri cuori
e i colori non daranno emozione,
non saremo trasportati più da una canzone.
Ma quest'è futuro, ci scordiamo il presente,
lo so sono evidente, ma ci scordiamo malamente
che nient'è sicuro, e qualsiasi rifugio
non può toglierci paura nell'io:
"sono un uomo o sono un dio?".
Datemi solo un momento, innalzerò il mio lamento
e non sarò contento di ciò che sto vedendo:
so che un cuore di metallo lo vorremmo tutti
per giocare al rimbalzino contro guerre e lutti,
ma guardiamoci, osserviamoci, lo stiamo facendo;
non importa se morendo lascerò questo mondo,
sto lenendo l'avvenire di un pensiero più profondo
e qualcuno noterà osservando la radice
di esser stata solo figlia ed io padre...son solo un vice!
Com'è vero che la discendenza si disegna con un nodo
che nel basso si dirama e nell'alto si raggruppa, godo
e canto ché son tutta la mia vita ad aver paura
di un percorso che abbiam fatto, soglia duratura,
ma sol fino al momento
ed ogni cero spento
toglierà un nodo nuovo
e forse un talento:
"avrebbe dato un ritrovo
in un pensiero scontato",
preso per pazzo, boicottato,
poi di colpo idealizzato,
idolatrato dopo essersene andato
e allor solo la pazzia si tramuterà,
tutti riconosceranno la genialità
di un scoperta che porterà
nuova linfa e speranza in un futuro che prosegue,
un aiuto prima abbattuto, poi ripreso
e un contributo ne consegue.
Così quel cuore di metallo sarà sempre più vicino
e sarà quel che sarà, proseguiremo nel cammino
di un'illusione da sempre vana e mai accettata,
mentre il semplice Nirvana è la strada più spianata:
viver ora il momento con il nostro cuor di carne
e non spegnere dei ceri dopo aver compreso e farne
la ragione di un futuro che ne or ne mai sapremo
solo per esser stati qui e per restarci: "salgo nella barca e remo".