Nuvola di passaggio

Tutto su di me, tutta la verità, nient'altro che la verità

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FACEBOOK

 
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: custode83
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 41
Prov: RM
 

 

« Scandire i pensieriCooperazione e sviluppo »

Una giornata da urlo

Post n°321 pubblicato il 08 Agosto 2008 da custode83
 
Tag: Diario

Stamattina mi sveglio alle 10:30 col cervello in panne, come al solito. Mi chiama il direttore generale dicendomi di passare da lui per fare due chiacchiere, accetto, ma con la temperatura vista subito dopo fuori lo richiamo per dirgli di no: potrebbe bruciare ancora il cervello. Poi mi chiama il commerciale dicendo di iniziare a lavorare lunedì: finché non crepo vogliono proprio sfruttarmi per avere soldi a quanto pare!
Vado a fare in giro con la mia bici made in china. L'altro giorno, il secondo in cui la usavo, mi si era disintegrato un pedale senza motivo apparente. Me ne vado per il mare, le massaggiatrici sono state vietate ed infatti non si vedono, vado sul litorale a prendere il sole e un pò d'aria in testa. Purtroppo continua ad essere gonfia, ma mi accorgo oltre del solito gonfiore, di una spinta ossessiva di un vecchio ricordo di una ventina d'anni fa. E siccome dovevo avere le solite endorfine mi sono fermato da una professionista. Stavolta però non era la solita prosperosa pupazza acchittata, ma una signora anziana di Roma, sui 60 anni. Andiamo su un materassino con attorno fazzoletti con dentro materiale organico maschile e lì facciamo le solite cose. Non avevo mai visto una di quell'età così da vicino, ero proprio curioso!
All'uscita mi dice: "ma non ti senti caldo andando in bici a quest'ora?". "Se non lo faccio rischio di andare in coma da un momento all'altro". Mi guarda con occhi diversi, ho lo sguardo sincero, lo capisce e sorride, mi credeva il solito arrapato.
In bici il gonfiore è passato, me ne torno tranquillamente verso casa, ma ad un tratto il freno anteriore si smolla e sono costretto a smontarlo con la forza.
A casa mi metto sul letto sfinito ed i pensieri ancora vorticosi.

Mi sveglio è già sera, guardo in faccia la mia vita, devo andare avanti, anche se vorrei sognare senza più svegliarmi. Ma la realtà sta ancora bussado ed ancora una volta lo stesso problema si fa ossessione, provo a schermare i pensieri ma non ci riesco. E' estate purtroppo, la pressione arteriosa è insufficiente a mantenere un adeguato livello di difese mentali e con questa debolezza non ci voleva proprio! E vero che i guai non arrivano mai soli.

Mi ritrovo costretto a ricorrere alla scansione dei pensieri, seppur indebolito dalle circostanze appena passate. Il problema è: riuscirò ad effettuarlo su vent'anni di vita nelle mie condizioni schifose? E riuscirò sul problema da sempre evitato?

Non ho altra scelta, mi metto in posizione di fortuna, nel luogo dove da sempre traggo ispirazione: il wc. Mi siedo sulla tavoletta ed inizio. Diavolo, odio fare questa cosa: odio il collasso finale, la stessa sensazione avvertita in punto di morte, brutti ricordi purtroppo. E poi i pensieri che sfrecciano incontrollati, è come andare addosso ad un autobus in corsa. Erano anni che non vi ricorrevo e speravo non servisse. Ma sto somatizzando e mi serve per riemttermi in salute.

Parte il primo pensiero: a 5 anni mia madre mi dice: "sei grande non posso prenderti in braccio!". Lascio andare la mente e cedo il controllo ai pensieri. Parte il secondo: cammino per strada con mio padre. Partono mille e mille, salto nelle fasi della mia esistenza, rivedo come un film i momenti più significativi, in pochi secondi, mentre l'emozione si fa strada. Non credevo di essere diventato così bravo! In pochi secondi arrivo al dunque, sul solito muro invalicabile. Molte volte ho tentato per associazione di andare oltre quelle esperienze, ma senza riuscirci. Ancora una volta pronto a schiantarmi con forte emicrania mi sorprendo nel vedere che il muro non c'è più. Parte al posto dello schianto un pensiero: "mio fratello piange una settimana fa davanti a me, ci abbracciamo, ci diciamo che ci vogliamo bene". Continuano i pensieri ormai senza sosta, mai ero andato a fondo così, quasi in apnea per una decina di secondi. Poi il solito collasso dovuto all'assestamento dell'attività psichica: ma perché dev'essere sempre così doloroso togliere un problema in 10 secondi? Prendo aria a pieni polmoni, so la frase legata all'emozione, ora è semplice routine: mi do la risposta e sento la mente libera.

Mi merito un bel riposo, ora è solo un fatto fisico. La pelle si scalda, il petto leggermente. Conosco ora non solo il mio passato ma anche cosa voglio per il mio futuro

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/custode/trackback.php?msg=5214808

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 
 
 

INFO


Un blog di: custode83
Data di creazione: 25/04/2007
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

bertazzo.paolacustode83TOMGIOELjamaicadgl_80famreb2000LillivagaBIMBOTTO82Lafleur1967rovigno4sofodomenicovincenzo.nappo91m_max1970chrincymonsterge0ruzzytlon
 

ULTIMI COMMENTI

Tu chi? Non hai scritto il tuo nome
Inviato da: custode83
il 28/04/2009 alle 19:43
 
Come chiunque tu sia...ero io!
Inviato da: Anonimo
il 27/04/2009 alle 18:52
 
Grazie...chiunque tu sia
Inviato da: custode83
il 11/04/2009 alle 21:03
 
Per te che cerchi sempre nuovi lavori:...
Inviato da: Anonimo
il 01/04/2009 alle 00:01
 
Ho sentito anch'io di molte persone con le gambe di...
Inviato da: custode83
il 02/02/2009 alle 21:19
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963