Nuvola di passaggioTutto su di me, tutta la verità, nient'altro che la verità |
AREA PERSONALE
TAG
MENU
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: custode83
|
|
|
![]() ![]() ![]() ![]() Età: 41 Prov: RM |
Viviamo in una società dove le femmine sono tutelate ed i maschi no. Chiedendomi il perché ho iniziato ad avvicinare persone per strada per i più svariati motivi, cercando di capire le loro reazioni. Il risultato è: le femmine hanno paura di essere avvicinate. Non dovrebbe essere così in effetti, ci sono leggi disumane per tutelarle: se un maschio le tocca dovunque senza permesso o se anche le guarda arrapato o le fissa, sono denunciabili e rischia la galera. Ma allora la paura su che si fonda? Ho scavato quindi ni meandri dei millenni addietro, valutando le capacità insite in entrambi i sessi. |
A soli tre giorni dall’esame per l’ammissione alla comunità europea mi ritrovo senza motivazioni nel sostenerlo. Eppure fino a qualche mese fa mi sarebbe piaciuto essere tra i migliori in Europa e lavorare all’estero da riccone che poteva avere tutto. Invece ora non è più così, ora se mi negassero di lavorare all’orfanotrofio e mi accettassero all’UE non credo accetterei. Sono pazzo? Sì, forse per tutti sono pazzo: avrei soldi, benefici di ogni genere, un futuro assicurato, un lavoro sicuro con il massimo dell’importanza in ogni luogo sul pianeta. Però mi alzo ogni mattina e penso che un altro giorno se ne andrà senza motivo, non avrò fatto nulla di tangibile, non vedrò le persone più felici di quanto sono. Le persone. Forse il lavoro lo accetterò, ma solo quando mi sarò allontanato da tutto questo, dagli sguardi assenti e rassegnati di tutti a vivere nelle loro illusioni. E solo se non vedrò persone vere. Intanto venerdì ho l’esame e per la legge di Murphy dovrei essere assunto. Almeno potrò dire: voleva assumermi la comunità europea ed ho rifiutato |
Il mio nuovo lavoro consiste nel chiamare le persone e dopo aver sentito i loro problemi con i macchinari più disparati dire: "allora le faccio arrivare un tecnico al più presto". E' bellissimo, una pacchia totale! Tutti dicono che sono sprecato, ma io prenderò questa esperienzacome una sorta di ferie dalla frenesia produttiva del mondo occidentale |
In quei giorni regnò la pace: le ragazze vestite provocanti non avevano più effetto su di me, l'affare non si ingrossava, ero calmo di fronte alle scelte, la mente vuota e valutavo lucidamente le questioni. Mi chiedevo: "è possibile ottenere tutto questo insieme?". Erano infatti molte le cose mutate in pochi giorni, non acquisite gradualmente, come se la vita fosse stata vissuta a scaglioni. Dovevo crederci, era reale, ero io, era in me, era tutto accaduto. La pace...ciò che tutti desideravano io l'avevo ottenuto. Eppure continuavo a vivere come avevo sempre fatto, non ero diventato un santo o perfetto, ero semplicemente calmo e fermo. E nulla mi scosse in quei giorni, sentivo le reazioni del mio corpo e della mia mente svanire, come se non servissero più. Io le apsettavo, ma niente. Capii di avere la completa libertà di scelta, il libero arbitrio che tutti dicevano di avere ma non avevano. Una sensazione fantastica, tutto nelle mie mani, di colpo, senza inibizioni, dolori, ansie, rancori. Potevo tutto, tutto. E lì il cuore mi saltò in gola: "tutto? Cosa significa tutto? Significa ogni cosa?". Guardavo le persone per strada, avrei potuto fare qualunque cosa agli altri o per gli altri, a me o per me, non avevo freni, tutto era svanito. In questo vuoto più totale non seppi più chi ero, ne dove sarei andato a finire. Forse era la fine della mia vita? Avevo perso la mia anima? "Non è possibile, io sono migliore ora, sono un uomo, sono maturo...ma forse sono un mostro? Posso fare del male? E così è il male?". Non trovavo nemmeno le indicazioni del bene e del male, erano sparite anche quelle. |
Inviato da: custode83
il 28/04/2009 alle 19:43
Inviato da: Anonimo
il 27/04/2009 alle 18:52
Inviato da: custode83
il 11/04/2009 alle 21:03
Inviato da: Anonimo
il 01/04/2009 alle 00:01
Inviato da: custode83
il 02/02/2009 alle 21:19