Nuvola di passaggio

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Diventerà un uomo

Post n°255 pubblicato il 21 Maggio 2008 da custode83
 
Tag: Diario

Ieri sera parlavo con Michele, come al solito. Stavolta però durante il discorso ho ricevuto un'illuminazione: ripensando alle sue esperienze di vita ed il suo carattere attuale, stava palesemente cercando di diventare un uomo. Allora mi sono chiesto: come ho fatto io? Posso replicare il tutto negli altri? Ho abbassato un attimo gli occhi: "con lui posso data la sua ricerca in proposito". Allora ho preso tempo, ci siamo seduti ed abbiamo mangiato alici alla griglia, mentre il mio cervello analizzava e macinava come al solito.

Durante la chiacchierata ha ascoltato come sempre stupefatto le mie esperienze, pensieri, insegnamenti, come sempre incredulo di poter imparare a 67 anni da un giovane che potrebbe essere suo nipote. E durante la conversazione ottengo la soluzione: mi sta usando per diventarlo, quindi basta lasciarlo fare.

Prima di andare a letto mi sono seduto in camera: mi basta lasciarmi amare ed essere per lui un esempio parziale sulla vita; dovrò essere come suo figlio pur essendo il padre. Mi amerà e si completerà la sua trasformazione in uomo.

Ho riflettuto se ne ero veramente capace: "ma certo, per un anziano come me!". Ma dentro sempre il dubbio di sbagliare qualcosa. Mi sono alzato istantaneamente, ed uscito sul corridoio ho fatto il figlio per la prima volta e lui ha risposto correttamente. Ormai è questione di mesi

 
 
 

Il percorso dell'amore

Post n°254 pubblicato il 20 Maggio 2008 da custode83
 

Sono in stazione per incontrare Alessandra. Un anno prima aveva tentato di conquistarmi, senza saperci riuscire. Mi trattò male, non mi tenne in considerazione, a soli 18 anni è comprensibile. Poi mi richiamò, mi disse di star scrivendo un libro, le sue parole denotavano un cambiamento positivo nella sua crescita. Ed eccomi qui, di nuovo in stazione, perdonata anche lei e pronto a rivalutarla.

Facciamo una passeggiata, mi parla del libro, sprigiona la forza della vita, sono contento di vedere cotanta volontà. Facciamo shopping, scherziamo sui vestiti, litighiamo un pò come vecchi amici, poi passiamo ai discorsi seri: pensa all'amore come me da adolescente, non vuole legami come io non li volli, preferisce la carriera all'amore. Il discorso si sposta sul sesso, allora trovo l'opportunità per parlare delle prostitute e come mi abbiano cambiato la vita, rimane scandalizzata e fatica a capire come possa essere stato possibile crescere in modo così orribile. Mi reputa pazzo: "non sei cambiato affatto, noi due siamo ancora troppo diversi". "Ovvio, dovrei avere accanto una ragazza pazza!".
Mi dice di voler diventare famosa con il libro, la sua vita cambierà, sarà difficile e si sta già preparando. Le parlo allora di me quand'ero famoso e come tutti scoppia a ridere.
E' aggressiva come al solito, vuole avere la situazione in pugno, ma davanti ai miei discorsi sull'amore e sul futuro di coppia non sa che ribattere, finisce per darmi ragione, anche se non consapevole di tutte le sfumature nei miei discorsi.
La tipa è a posto: alla sua età è in piena ribellione adolescenziale e so che sfonderà, sta eseguendo il percorso. La guardo negli occhi felice: "non ti nascondo di star uscendo anche con altre ragazze", le spiego le motivazioni sulla famiglia, sul mio concetto di amore legato alla presenza nella vita dell'altra. Rimane turbata: "non ho la testa ora, né per una storia piccola, né per una grande". E' la risposta più ovvia, ma meglio togliersi subito le illusioni.
Forse un giorno scriverà un libro scrivendo di un giorno nel quale un ragazzo pazzo le ha proposto di provare ad amarla, e giustamente ha rifiutato.

 
 
 

Corsa dell'orso

Post n°253 pubblicato il 20 Maggio 2008 da custode83
 

Dopo essermi pompato abbastanza in palestra, ieri sera ha iniziato a piovere: appena tornato a casa! Lascio la borsa e vado in balcone: che bell'aria freshca.

D'improvviso m'illumino d'immenso e nell'oscurità della notte scendo ancora in calzoncini e maglietta, iniziando a correre. Supero semafori, le macchine al mio passaggio mi si affiancano e suonano. Spiaccico i piedi nelle pozzanchere, l'acqua schizza dovunque, dopo neanche un chilometro sono completamente una pozzanghera vivente. Mi incurvo con la schiena e per sopraffare la pesantezza sulle braccia muovo le spalle ad accompagnare la fluidità del movimento: sembro un orso!
Finisco il giro, la fatica e le continue pozzanghere svhizzate su di me al mio passaggio mi obbligano ad una respirazione cupa e pesante, sonora.
Davanti casa parte della pioggia mi è entrata in bocca, la raccolgo sputando affianco, finisce in una puzzanghera ed esegue il riflusso verso l'alto. Affianco a me in quel momento due ragazze ed un cane, una di loro emette un gemito di schifo.
Sono troppo maschio!

 
 
 

Post n°251 pubblicato il 15 Maggio 2008 da custode83
 
Tag: Diario
Ieri sera sono andato di nuovo al pub a chiedere informazioni sui barboni che dormivano fuori la chiesa. Incontro la ragazza di ieri sera che stava proprio uscendo e subito si mette a parlare. Mi presenta una sua amica interessata a me 
Fuori conosco altre persone, parliamo, scherziamo. E' bello riavere il gruppetto di amicizie oltre la solita fidanzata morbosa
 
 
 

Deciso ad amare ed ubriaco

Post n°250 pubblicato il 14 Maggio 2008 da custode83
 
Tag: Diario

Ieri sera ho dormito dalle 19 alle 22, causa troppo lavoro. Sono andato in giro per il paese a mezzanotte senza trovare locali aperti ed affollati. Alla fine decido di entrare in un pub dove fuori avevo visto un gruppo di coatti. Fuori a quell'ora nessuno, dentro una decina di persone, all'entrata una ragazza subito mi sorride e saluta, ricambio. La invito al tavolo, ma dice di stare andando via. Mi siedo bevendo il solito superalcolico per rilassare i muscoli delle meningi e dopo un pò una coppia si siede al tavolo con me: "disturbiamo?". "No, affatto". Ci mettiamo a parlare, racconto un pò di me, poi vanno fuori a fumare.
Intanto la ragazza che se ne doveva andare è ancora lì, ma data la sua scelta decido di non darle una seconda possibilità. Mi alzo dopo il rientro della coppia fino al bancone, in giro si è sparsa la voce che mi sono appena trasferito; il barman mi chiede: "sei nuovo allora di qui?". Annuisco e subito urla: "la specialità della casa per il nuovo arrivato!", poche volte mi sono sentito così accolto. Tutti mi fissano e una ragazza con accanto l'amichetto del cuore mi si avvicina e si presenta: "dai, bevi". Sta giocando sporco, vuole farmi abbassare le difese, ma me l'hanno offerto e non voglio rifiutare. Guardo il bicchiere: assenzio nero
Le ragazze mi dicono: "questo si beve tutto d'un sorso", le guardo con aria terrorizzata: "non mi piace bere tutto d'un sorso", una di loro rimane delusa, ma le lascio il dubbio di essere una persona debole. Al primo sorso brucia tutto, man mano che bevo la testa mi abbandona insieme all'equilibrio.
A questo punto la ragazza inizia a parlarmi: mi descrive il suo rapporto con l'amichetto del cuore, mi chiede della mia vita affettiva , lei vorrebbe una famiglia, parliamo dell'argomento e rimane piacevolmente stupita dalla mia posizione.
Anche lei va fuori a fumare, poi rientra e torna a parlare: discutiamo sui miei desideri, i miei pensieri, sull'amore. Rimane affascinata dal modo in cui mi esprimo, non riesce a tener chiusi bocca ed occhi: "in questo momento non so se sei tu ad esser strano o sono io. Non fraintendere non dico strano matto, dico strano figo!", io sorrido e mi godo il momento, anche se ubriaco.
Ad un certo punto mi guarda nelle parti basse per vedere il mio stato di eccitazione, e accorgendosi della sua assenza rimane ancora più colpita dalla mia persona, crede ancor più alle mie parole.
In quel momento sorrido e penso: "non sto parlando con te per sesso, mi piace davvero stare qui". Dovevo dirglielo, ma le persone non voglio capiscano le mie capacità percettive: è così divertente guardarle!
Sta andando via con l'amichetto, si mette a parlare al bancone, allora ne approfitto per andare in bagno, ma all'uscita sono già andati via. E' stato lo stesso un piacere.

E tra due giorni vado a Torino per lavoro. La domanda che mi ossessiona è: riusciro in quel luogo a trovare amicizie e qualcosa di più? Per la prima volta sento la mia vita privata avere un valore al pari del lavoro. Un'altra scelta importante di fondamentale responsabilità: ma perché la vita è sempre così difficile?

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 25/04/2007
 
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