Nuvola di passaggio

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Dolce scaccolatrice

Post n°316 pubblicato il 01 Agosto 2008 da custode83
 

In metro una settimana fa ho visto una ragazza che moriva di sonno. Era così dolce! Poi si sveglia ed inizia a fare la faccia burbera, si guarda in giro, parla con le amiche e sorride, si rimette a dormire sulle gambe di quella afficanco. Si risveglia quasi serena e si scaccola: è splendida .
Mi giro tutto emozionato, la riguardo e lo stesso dito se lo sta mettendo in bocca: è orribile

 
 
 

Che vitaccia, ci vorrebbe un cacciavite più grosso

Post n°315 pubblicato il 01 Agosto 2008 da custode83
 

Ieri ho parlato di una ricaduta e detto fatto. Ho di nuovo sonno e penso che l'unica alternativa sia andarmene dalla casa della mia famiglia e tornarmene a Roma. Appena gliel'ho detto mia madre ha subito contestato e voleva rimanessi. Le ho detto che torno perché non riesco a dormire qui e non guarirò mai. Lei mi ha risposto: "e che problema c'è? Rimani con mamma, mamma ti vuole bene". Allora mi sono infastidito: "se mi volessi bene vorresti il meglio per me, non il meglio per te". Non cambierà mai! In cucina stava piangendo e voleva costringermi a mangiare una banana. Io le ho detto: "ma perché vuoi costringermi a fare quello che vuoi?". Se n'è andata afflitta.
Mia madre preferirebbe morissi qui accanto a lei piuttosto sapermi vivo lontano. Ma il meglio per me non è qui. Vorrei sapesse amare

 
 
 

Libera associazione

Post n°314 pubblicato il 31 Luglio 2008 da custode83
 
Tag: Diario

Ho ritrovato il quaderno-diario dove scrivevo 5 anni fa per libera associazione. Quante cose, quanti ricordi! Già parlavo di amore, della crescita degli altri diversa dalla mia, di voler trovare una persona in grado di amare e di non riuscirci. A quel tempo il percorso di crescita era appena iniziato, è stato come riscoprire la mia vita evolversi, i pensieri da ragazzo (paragonabili ad un 40enne) e tutte le frasi sul rispetto, la vita in due vissuta alla pari, le amarezze familiari da bambino. Mi sentivo nulla, credevo nessuno mi avesse mai dato importanza, ho riletto il percorso fino alla mia realizzazione personale, con tutta la grinta sprigionata per desiderarla. Sono stato con le lacrime agli occhi mentre ridevo della mia crescita. Ed alla fine ho chiuso il diario con la frase: "il custode di nuovo è qui". Quanta strada, ecco perché ora sono un pò stanco. Ma tutto è bene quel che finisce bene

 
 
 

Sono sveglio

Post n°313 pubblicato il 31 Luglio 2008 da custode83
 

A quanto pare mi sono svegliato, finalmente. Ho solo vertigini e senso di disorientamento. Continuo a dormire un sacco. Oggi lo psichiatra mi ha rivisto dopo 6 anni e mi ha preso in giro come sempre. Pensa ancora che io abbia avuto una crescita lineare e non sapeva cosa avessi vissuto dall'ultima volta. Mi ha parlato come si parla ad un normale 20enne ed io sono scoppiato a vivere un sacco di volte. Ma si è accorto di qualcosa, soffermava lo sguardo ad alcune mie affermazioni.
L'esame ha dato esito negativo: semplice reazione dovuta ad iper stimolazione visiva, certo il coma non era da escludere, ma mi ha spiegato che per il mio cervello è normale ed il sonno serve per archiviare il trauma ricevuto dalla stimolazione. Dice dovrei migliorare col tempo e forse tra un paio di settimane potrei iniziare di nuovo a lavorare. Spero però di licenziarmi prima e di andare in Messico da quei bambini.
La testa è un pò gonfia, ieri ho dovuto bere mezzo litro di birra gelata per evitare di fondere il cervello, ero ubriaco ma salvo. Me la sto vedendo brutta, meno male esiste la birra! Ho iniziato ancora a meditare ed è servito come sempre: le aree addormentate si sono risvegliate e parte del sonno è passato, ho ripreso ad essere multi-tasking. Comincio ad avere meno sonno, so che una ricaduta è possibile ed evito di stressarmi. Sono stato coi miei due nipotini giocando con loro tutta la mattinata, mi ha fatto molto bene, i prossimi giorni tornerò da loro per permettergli di sorridere ancora come non fanno da tempo.
Mi dispiace per quel genio di mio nipote, già con capacità sovraumane, deve essere una cosa di famiglia! Rivedo un pò la mia vita in lui, con la stessa tristezza negli occhi, ma a mio tempo io non c'ero per farmi capire cos'è l'amore. Spero crescerà meglio e se mi fosse consentito me lo porterei un anno con me. Credo non tornerebbe più indietro con tutto l'affetto che riceverebbe. Ma è così che vanno le cose: le generazioni devono essere plasmate per non far crollare nulla, tutto si regge sulle nostre teste.
Ma io me ne vado per questo, spero di liberare qualcuno da se stesso, come ho già fatto con me

 
 
 

Ho tanto sonno

Post n°312 pubblicato il 29 Luglio 2008 da custode83
 

Ho sonno, ho tanto sonno. Il medico mi ha detto che potrebbe peggiorare ed andare in coma per non si sa quanto tempo. Il mio cervello rischia di spegnersi ancora una volta. E’ tutto come 15 anni fa, sempre con l’ombra della morte alle spalle. Erano 6 anni in cui vivevo in pace, dopo la mia fatidica salvezza dall’omicidio, era bello non pensare se ci sarebbe stato un domani. Ma ora è finito quel tempo e mi dispiace.
Se dovessi addormentarmi vi lascio una richiesta: venite dove mi trovo, infilatevi nel mio letto e scaldatemi, fin dentro, fin quando non sarete sicuri che le interiora saranno calde. E’ il solo modo perché io mi svegli.
15 anni fa ricordo ancora lo psichiatra rimproverare i miei genitori: “dovete volergli bene, dovete stargli vicino, è l’unico modo per farlo crescere bene come ogni altro bambino. Se non lo fate potrebbe ritornare la malattia al suo cervello. In effetti non è una malattia, gli siete mai stati vicino? Fatelo, siete voi la cura”. Io alzavo gli occhi spalancati: mio padre girava la testa come se non volesse ascoltare, mia madre apriva le braccia e diceva: “farò quello che posso dottore”, ed io quasi piangevo, guardando il dottore, vedendolo preoccupato. 15 anni di indifferenza, avrei voluto un solo giorno sentire il mio cuore caldo, una persona darmi la gioia che tanto desideravo e che metteva il mio cervello sotto pressione al punto da autodistruggerlo. Ma sapevo che in fondo ero nato per sbaglio e quel calore me lo sarei dovuto cercare altrove. Senza successo purtroppo.

Ed eccomi qui, nelle stesse condizioni come una volta, con lo stesso cervello che rifiuta la stessa realtà di una volta, credendo che questa vita non sarebbe dovuta essere vissuta in questo modo, mentre il tempo è scaduto e forse devo andare.
Ma spero almeno che quando sarò morto qualcuno avendo compassione venga a risvegliarmi, anche se non ci spero.

Ed io affronto tutto con serenità, non più con l’ossessione come anni fa di dovermi staccare da tutto, essere diverso, vivere una vita senza rischi. E’ come se nulla fosse accaduto e dovessi vivere per molti anni ancora, e lo spero. E spero di avere almeno l’opportunità di amare una volta prima di andare.

 
 
 
 
 

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Un blog di: custode83
Data di creazione: 25/04/2007
 
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