Nuvola di passaggio

Tutto su di me, tutta la verità, nient'altro che la verità

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FACEBOOK

 
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: custode83
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 41
Prov: RM
 

 

Free hugs

Post n°306 pubblicato il 25 Luglio 2008 da custode83
 
Tag: Diario

Oggi sono venuto a conoscenza dell'iniziativa "abbracci gratis". Qualcuno vuole venire con me per Roma col cartellone? Qualcuno mi invita alla prossima iniziativa? Mi piace un sacco l'idea di andare per strada ad abbracciare le persone

 
 
 

Post N° 305

Post n°305 pubblicato il 23 Luglio 2008 da custode83
 

"Dottore, dottore! Posso fare il bagno con la diarrea?"
"Se ca la fa a riempire la vasca!"

 
 
 

Lo stronzo andava capito e amato

Post n°304 pubblicato il 22 Luglio 2008 da custode83
 

Dall'esperimento effettuato mi è venuta in mente una parte della psicologia maschile.
Un maschio cerca di avere una femmina, ma per diverse circostanze (è brutto, timido, non sa relazionarsi...), non ci riesce. La chimica del suo corpo cambia ed inizia ad avere due alternative: abusare delle femmine o usarle per far cessare la tortura psico-fisica.
Poniamo il caso in cui il maschio acquisti la forza per non abusare e quindi decida di usare solamente le femmine. Il maschio ne cerca una, le dirà qualunque cosa pur di poterla toccare in modo prolungato ed ottenere i benefici dei suoi liquidi corporei. Mari e monti ed anche le stelle se servissero al suo scopo. La "povera" femmina abbocca ed il maschio se la tocca dovunque ci sia un pezzo di pelle finché non torna lucido. Probabilmente farà sesso con lei per avere il maggior contatto possibile. A quel punto il medicinale è stato preso, la femmina non serve più ed il maschio si trova di fronte ad un'altra scelta: rimanere con lei o lasciarla. Il maschio pensa al passato: quando stava male nessuno gli è stato vicino, ha sofferto, ha pianto, ha avvicinato le ragazze come poteva senza però risultati. Finché non è stato costretto ad ingannare, a mentire e ad avvicinare molte femmine in poco tempo con apparente sicurezza, nessuno è stato con lui. E' stato solo, ha visto il suo corpo deperire nell'indifferenza generale e la sua mente deviare con pensieri orridi, ma meno orridi di usare una femmina.
Dall'altra parte sa che lei continuerà a stare insieme a lui perché i presupposti con cui l'ha avvicinata e avuta la affascinano.

Il maschio sceglie di lasciarla, perché la sofferenza ha creato in lui il ripudio dell'altro sesso, disponibile solo promettendo mari e monti. La femmina ne rimane colpita, non capisce da cosa derivi un simile comportamento e perché quel maschio che prima era così caro ora sia così distaccato. Prova a capirlo, ma il maschio non gli dice la verità, non le dirà che l'ha usata come medicina, forse penserà: "non mi crederebbe e non mi capirebbe".

Il maschio è ancora solo, la femmina è distrutta per essere stata ingannata, non potendo più avere quel fantastico maschio tutto per sé. Ma è tutto provvisorio. Il maschio tornerà col tempo ad avere ancora dolore, in coincidenza del termine delle sostanze femminili in circolo nel proprio organismo, e dovrà andare di nuovo a curarsi per non fare di peggio.

 
 
 

Io stupro. Io, violento

Post n°303 pubblicato il 22 Luglio 2008 da custode83
 

E' da molto che parlo di psicologia criminale sessuale maschile ed ora ho effettuato un esperimento su di me, perché le parole non rimangano tali ma siano come sempre accompagnate dal vissuto.

Mesi fa mi sono distaccato da tutto, ho smesso di sentire a telefono le persone tranne qualcuna, poi neanche più quelle. Non mi sono avvicinato in modo impetuoso alle persone come di mio solito stabilendo un contatto immediato, ma sono rimasto discreto. Non ho avuto contatti fisici con nessuno per tutto questo periodo. Le reazioni sono state in ordine di manifestazione:

  • pelle fredda e insensibile
  • ritmo del cuore accellerato
  • diminuzione della forza fisica
  • diminuzione della forza di volontà
  • senso di vuoto interiore
  • sete di qualcosa che non conoscevo
  • dolore fisico alle articolazioni
  • oscuramento della ragione

Questi malesseri si manifestavano tutti o contemporaneamente o alternativamente. Era terribile sentirli, ma la lucidità è rimasta in ogni momento di questo periodo e mi ha permesso di andare avanti. Alla fine desideravo prendere una qualunque ragazza ed abusare di lei. Questo perché la mancanza di sostanze prodotte dal corpo femmnile non entravano in contatto con la mia pelle e ne sentivo la teribile mancanza. Una mancanza così grande da spingermi a fare del male, al limite ad uccidere se ne fosse stato necessario.
Sono allora anadato dalla mia famiglia ed affianco nel letto con mio fratello l'ho abbracciato, con la scusa di non entrare nel letto per la sua grassezza. E mentre gli spiegavo degli argomenti a lui utili per lavoro sentivo l'inefficacia della sua vicinanza. Ho capito dov'era la questione: la chimica del mio corpo.

Appurata la mancanza della chimica nel mio corpo sono andato a prevenire ancora la degenerazione, ormai soddisfatto della mia ricerca. Ho contrattato con una prostituta una prestazione molto particolare: mi sono denudato completamente ed anche lei, mi sono seduto con lei sopra e mentre faceva io la stringevo sfregandomi col suo corpo.
Le reazioni sono state in ordine di manifestazione:
  • respirazione profonda
  • forte dipendenza fisica dal suo corpo
  • senso di piacere diffuso
  • pelle ricettiva
  • diminuzione dell'aggressività

Alla fine la pelle si era riscaldata, la respirazione era normale ed i pensieri in testa erano completamente scomparsi. L'ho ringraziata due volte per la disponibilità. Anche in questo caso la reazione fisica è arrivata prima di quella psichica, a dimostrazione che la volontà di abuso sessuale in un maschio deriva da uno scompenso fisico e solo dopo psichico. Ho proseguito per strada confuso, in netto miglioramento durante la strada rispetto a questi mesi. Nel caos ho notato dall'altra parte della strada una bambina piccola ed indifesa, ed aspettando le reazioni del cervello ho visto arrivare prima il pensiero dell'abuso, che poi, svanendo nei ricordi con la prostituta, ha lasciato vuota la mente. Poi sono arrivate una serie di parole: "bambina - abbraccio, bambina - protezione", ho tirato un sospiro di sollievo, i pensieri erano tornati come tempo prima dell'esperimento. Mentre tornavo a casa sentivo ancora il sudore di lei su di me e l'odore nelle narici e lo respiravo, ne godevo come una medicina e mi sentivo meglio.

Prima ne parlavo solo per riflesso ottenuto dalla conoscenza del sociale, ora l'ho sperimentato, e sicuro di quanto affermo, posso concludere: la manifestazione dell'abuso sessuale è conseguenza di uno scompenso fisico nella persona, derivante dal mancato contatto con la realtà, col corpo femminile che opera da inettore di tranquillante. Infatti, al contrario del passato, nel quale l'atto sessuale era per me tutto, ora non lo prendevo in considerazione, ma volevo solo stringere il corpo di lei.
L'abuso sessuale è quindi facilmente curabile e prevenibile al contrario di come si pensi, poiché la medicina è già in noi senza saperlo, cioè il corpo dell'altro sesso.
Ed il metodo più semplice è immediato e facilmente attuabile: denudarsi e abbracciarsi.

 
 
 

Sono stato pilotato?

Post n°302 pubblicato il 20 Luglio 2008 da custode83
 

Oggi sono a a casa dai miei. Dico a mia madre del viaggio all'estero per lavorare all'orfanotrofio e com'era ovvio si oppone. Inizia a dire mille cose contro la mia scelta senza dire nulla di buono. Come sempre.
Mi dice: "non hai paura?", le rispondo: "No". "Dopo tutto quello che hai passato non hai ancora paura di andare alle altre parti?". Le rispondo scherzosamente, ma lei non scherzava. Ho iniziato a pensare sulla sua frase, orribile. Forse mi ha permesso di soffrire così tanto per poi farmi rimanere affianco a lei come un cane domestico? Voleva restassi dipendente dalei? Non gliel'ho chiesto, direbbe sicuramente di no, ma ogni volta che le dico di voler fare esperienze lontano da lei va su tutte le furie.
Non immaginava avrei acquisito la forza tramite quelle sofferenze, pensava mi avrebbero atterrito. Non immaginava avessi rinunciato alla paura passando dal terrore ed invece l'ho abbandonata. E mi chiedo oggi se questa vita era già tutta programmata da lei, se dovevo crescere così per un suo desiderio poi fallito. Non è accaduto per caso e questo aumenta ancora di più l'odio per il nostro modo di concepire la vita

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: custode83
Data di creazione: 25/04/2007
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

bertazzo.paolacustode83TOMGIOELjamaicadgl_80famreb2000LillivagaBIMBOTTO82Lafleur1967rovigno4sofodomenicovincenzo.nappo91m_max1970chrincymonsterge0ruzzytlon
 

ULTIMI COMMENTI

Tu chi? Non hai scritto il tuo nome
Inviato da: custode83
il 28/04/2009 alle 19:43
 
Come chiunque tu sia...ero io!
Inviato da: Anonimo
il 27/04/2009 alle 18:52
 
Grazie...chiunque tu sia
Inviato da: custode83
il 11/04/2009 alle 21:03
 
Per te che cerchi sempre nuovi lavori:...
Inviato da: Anonimo
il 01/04/2009 alle 00:01
 
Ho sentito anch'io di molte persone con le gambe di...
Inviato da: custode83
il 02/02/2009 alle 21:19
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963