La Spezia scrive....

...ecco il racconto del secondo classificato del concorso "La notte dei mostri scriventi...


 Comincia oradi Lorenzo CrescentiniOggi è venuto a trovarmi il dottore bianco. Io ho fatto finta che non stavo piangendo, ma lui mi sa che se ne è accorto perché si è seduto sul letto e mi ha fatto una carezza. Ha detto che non devo essere triste per quello che ha detto Bobo. Gli ho detto mi dispiace per la macchina rossa, quand'è che Bobo torna? Bobo è il mio amico. La sua mamma lavora qui nel centro, a volte lui viene e gioca con me. Il dottore ha detto non lo so. Gli ho chiesto è vero che sono un mostro, lui ha detto no non sei un mostro sei speciale. Per la macchina rossa, gli ho chiesto, e lui ha detto di sì. Mi ha chiesto stai ancora scrivendo con la mente e io ho risposto sì e ho indicato i fogli sul tavolino. Lui li ha sfogliati e ha detto bravo. Oggi Gus mi ha detto delle cose. Gus è quello che pulisce per terra, a volte mi parla attraverso il vetro. Lui non è come il dottore bianco, quando parla non sorride e mi guarda in modo strano, però dice cose che il dottore bianco non dice. Dice che è sbagliato che io gioco con Bobo, perché io sono diverso. Ho chiesto anche a lui se sono un mostro e lui ha detto chiamalo come ti pare. Non ho capito cosa vuole dire. Oggi è venuta la mamma di Bobo. Piangeva e mi ha detto come facevi a saperlo. Io non sapevo cosa fare perché non avevo mai visto uno grande piangere, e gli ho detto non lo so, l'ho visto. Mi ha detto sei un mostro. Dopo che lei è andata via è arrivato il dottore bianco. Mi ha detto che Bobo è morto questa mattina perché l'ha investito una macchina rossa. Ha detto che non devo arrabbiarmi con la mamma di Bobo, perché è triste e per questo dice brutte cose. Ho detto mi dispiace tanto per Bobo e mi sono messo a piangere anche io e il dottore bianco ha detto non è colpa tua. Gli ho chiesto se un giorno potrò andare anche io fuori e lui mi ha accarezzato di nuovo sulla testa e è uscito senza dire niente. Oggi Gus ha detto che non mi faranno mai uscire e che passerò tutta la vita in questa stanza. All'inizio pensavo che scherzava, ma poi ha detto che loro mi stanno studiando e che vogliono usare i miei poteri. È perché sono speciale, gli ho detto, e lui si è messo a ridere. Gus fa un po' paura quando ride, perché ha i denti gialli e gli occhi freddi. Ha tirato fuori dalla tasca un mazzo di chiavi e ha detto vedi, io posso andare ovunque, non come te. Oggi il dottore bianco mi ha portato un gatto. Ha detto che è il mio nuovo amico. Il gatto è piccolo e morbido e fa miuu e strofina la testa contro la mia gamba. Ha detto dagli un nome e io l'ho chiamato uovo. Perché uovo, ha chiesto il dottore ridendo, e io ho detto perché è piccolo come un uovo. Poi gli ho chiesto quando torna Bobo. Lui ha smesso di ridere e mi ha chiesto se ho visto altre cose. Io ho detto di no. Ho pensato che se smetto di dire le cose che vedo un giorno potrò andare fuori anche io. E poi l'ultima volta che l'ho fatto Bobo si è arrabbiato e mi ha detto sei un mostro. Così non ho detto al dottore bianco che ci sono altri speciali, solo che loro fanno finta che sono normali, come Gus, che pulisce per terra e può andare ovunque. Ho visto quello che faranno gli speciali ai normali ed è una cosa brutta, come la macchina rossa. Al dottore non l'ho detto e lui è andato via tranquillo. Più tardi è arrivato Gus. Quando comincia, gli ho chiesto. Lui ha detto comincia ora e ha aperto la porta.