La Spezia scrive....
Liberi pensieri di liberi scrittori spezzini...Giovedì 8 maggio alle ore 21,00 al Circolo Arci La Cadrega in Via Principessa Clotilde 23 bis/A (ingresso riservato ai soci Arci) presentazione del nuovo libro del giornalista Marco Ursano "Cronache dalla seconda guerra dell'acqua". Possibilità di cenare presso il circolo!
Venerdì 9 maggio alle ore 18,00 "Aperitivo con l'autore" presso il ristorante indiano Jaipur in Corso Orbassano, 230 con presentazione del nuovo libro di Federica Giuliani "Sari, Samosa e Sutra. Storie e sapori dall'India" (degustazione dell'aperitivo indiano euro 8 ). Possibilità di cenare dopo la presentazione.
Sabato 10 maggio alle ore 15,00 "Un'ora con Cut-up" tavola rotonda con alcuni autori della casa editrice Cut-up al Salone Off in Via Giovanni Falcone presso il giardino Nicola Grosa.
Sabato 10 maggio ore 18 nel centro culturale Lombroso16 in Via Cesare Lombroso 16 tavola rotonda di scrittura al femminile "Parola di donna. La donna del passato, del presente e del futuro. Sfaccettature di personaggi femminili" con le autrici Karen Lojelo, Tiziana Galletti e Elisa Podestà. A seguire aperitivo in terrazza.
Sabato 10 maggio alle ore 21,00 al Circolo Arci La Cadrega in Via Principessa Clotilde 23 bis/A (ingresso riservato ai soci Arci) presentazione dei thriller "Asma" di Stefano Lazzarini e "Ghost track" di Pier Luca Cozzani. Possibilità di cenare presso il circolo!
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"E' il 13 dicembre del 1995. Natale De Grazia è l'ufficiale della Capitaneria di Porto che sta indagando sui traffici illeciti dei rifiuti nello spezzino, sulle navi dei veleni. Sale verso Spezia e viene ucciso. (...)
Chissà cosa si mette in testa l'ufficiale, quando comincia a capire cosa ci sta dietro.
Chissà con quale pulizia morale decide di battersi per far cessare il malaffare. Inizia a dare fastidio, insomma.
E perciò lo ammazzano, e lo fanno "bene". Lo organizzano con dovizia, il suo benservito.
Non gli sparano: troppo evidente. Non lo investono, come accade con altri personaggi scomodi: anche questo attirerebbe troppa attenzione.
Lo intossicano. Gli fanno assumere del veleno, senza che se ne accorga.
Così De Grazia diventa pallido, respira male. Sta morendo, ma non lo capiscono nemmeno i due carabinieri che gli viaggiano accanto.
Come avrebbero potuto immaginare? Quando se ne accorgono, è tardi. E comunque, non ci sarebbe stato niente da fare.
Finisce così, il padre di famiglia: supino, a torso nudo, sotto la pioggia, sulla strada."
La giornalista Sondra COGGIO, nel suo libro-inchiesta "Il Golfo dei veleni", ripercorre i fatti che portarono alla morte di Natale De Grazia, in un momento in cui, dopo che sono stati desecretati gli atti sull'omicidio dell'ufficiale, si stanno per riaprire le indagini. Traffico internazionale di smaltimento di rifiuti, connivenza tra criminalità ed apparati statali, affondamenti di navi cariche di scorie, che vedono come crocevia la città della Spezia.
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Amici di Scritti Parlanti,
Domanda: la parola è un atto politico?
Risposta: non c'è una risposta; la parola è una scommessa sempre aperta, che si gioca ad OGNI SINGOLA frase.
Sicuramente la parola è un punto di fuga che, attraverso la sua azione, PUÒ produrre, in chi legge, effetti così devastanti da modificare radicalmente il corso di un'intera esistenza e, quindi, poi, di una polis, di una pluralità e, quindi, di un popolo intero, del politico, del corpo politico (che siamo noi, non dimentichiamolo).
E le vite non si cambiano che per piccoli risvegli, piccoli cambi di rotta.
Ed è questa la speranza che anima questo programma e, soprattutto, la prossima puntata.
Mercoledì 26 febbraio faremo un esperimento, un altro.
Ci siamo chiesti: e se il radiodramma incontrasse il giornalismo d'inchiesta, cosa accadrebbe, cosa potrebbe nascerne?
Un radiodramma d'inchiesta, magari.
Ed è questo, infatti, quel che proveremo a realizzare, a costruire.
Le voci: le nostre (Steven e Claudia).
Il testo: Il Golfo dei Veleni (Cut-Up Edizioni Pagina Ufficiale, 2014).
L'autrice: la giornalista Sondra Coggio.
La storia: È il 13 dicembre del 1995. Natale De Grazia è l'ufficiale della Capitaneria di Porto che sta indagando sui traffici illeciti dei rifiuti nello spezzino, sulle navi dei veleni. Sale verso Spezia e viene ucciso. Sta cercando di incastrare chi, per denaro, farcisce le nostre colline di rifiuti, e manda al Sud tutto quel che avanza. Oppure lo scarica in mare, affondando le navi cariche di fusti. È per questa ragione, che lo ammazzano. La città non vede. Non guarda. De Grazia sì. Mette il naso nei traffici spezzini, che si ricollegano a quelli nazionali ed internazionali. A distanza di anni, non solo Spezia non ha voluto affrontare il problema: ma non ha neanche ottenuto un'indagine epidemiologica che certifichi i dati reali sui tumori e sulle leucemie.
Dunque, l'appuntamento è per mercoledì 26 febbraio, ore 19.00, Ryar Web Radio.
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Cut-up edizioni presenta
il 20 febbraio 2014 alle ore 18,30
presso la Libreria L'altro luogo
in Via Fiasella, 75 Sarzana (SP)
Il Golfo dei veleni
di Sondra Coggio
ospiti
Marco Grondacci giurista ambientale
e Paolo Varella di Legambiente
"E' il 13 dicembre del 1995. Natale De Grazia è l'ufficiale della Capitaneria di Porto che sta indagando sui traffici illeciti dei rifiuti nello spezzino, sulle navi dei veleni. Sale verso Spezia e viene ucciso. (...)
Chissà cosa si mette in testa l'ufficiale, quando comincia a capire cosa ci sta dietro.
Chissà con quale pulizia morale decide di battersi per far cessare il malaffare. Inizia a dare fastidio, insomma.
E perciò lo ammazzano, e lo fanno "bene". Lo organizzano con dovizia, il suo benservito.
Non gli sparano: troppo evidente. Non lo investono, come accade con altri personaggi scomodi: anche questo attirerebbe troppa attenzione.
Lo intossicano. Gli fanno assumere del veleno, senza che se ne accorga.
Così De Grazia diventa pallido, respira male. Sta morendo, ma non lo capiscono nemmeno i due carabinieri che gli viaggiano accanto.
Come avrebbero potuto immaginare? Quando se ne accorgono, è tardi. E comunque, non ci sarebbe stato niente da fare.
Finisce così, il padre di famiglia: supino, a torso nudo, sotto la pioggia, sulla strada."
La giornalista Sondra COGGIO, nel suo libro-inchiesta "Il Golfo dei veleni", ripercorre i fatti che portarono alla morte di Natale De Grazia, in un momento in cui, dopo che sono stati desecretati gli atti sull'omicidio dell'ufficiale, si stanno per riaprire le indagini. Traffico internazionale di smaltimento di rifiuti, connivenza tra criminalità ed apparati statali, affondamenti di navi cariche di scorie, che vedono come crocevia la città della Spezia.
L'autrice: Sondra Coggio nata alla Spezia nel 1963. Maturità classica, laurea in lingue e letterature straniere, giornalista professionista, ha lavorato nella comunicazione radio televisiva e nella carta stampata. Per Ansa ha seguito le cronache spezzine e i processi ai criminali nazisti presso il tribunale militare. Da questa esperienza è nato il romanzo "Irma". Successivamente ha pubblicato short stories tratte dalla cronaca, sul rispetto per ogni forma di vita, e due volumi sulla storia dello jutificio di Fossamastra e sull'archivio degli esposti spezzini. Per Udi ha scritto "Storie di violenza quotidiana", in occasione dei vent'anni di Telefono Donna. Scrive per il quotidiano "Il Secolo XIX".
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"E' il 13 dicembre del 1995. Natale De Grazia è l'ufficiale della Capitaneria di Porto che sta indagando sui traffici illeciti dei rifiuti nello spezzino, sulle navi dei veleni. Sale verso Spezia e viene ucciso. (...) Chissà cosa si mette in testa l'ufficiale, quando comincia a capire cosa ci sta dietro. Chissà con quale pulizia morale decide di battersi per far cessare il malaffare. Inizia a dare fastidio, insomma. E perciò lo ammazzano, e lo fanno "bene". Lo organizzano con dovizia, il suo benservito. Non gli sparano: troppo evidente. Non lo investono, come accade con altri personaggi scomodi: anche questo attirerebbe troppa attenzione. Lo intossicano. Gli fanno assumere del veleno, senza che se ne accorga. Così De Grazia diventa pallido, respira male. Sta morendo, ma non lo capiscono nemmeno i due carabinieri che gli viaggiano accanto. Come avrebbero potuto immaginare? Quando se ne accorgono, è tardi. E comunque, non ci sarebbe stato niente da fare. Finisce così, il padre di famiglia: supino, a torso nudo, sotto la pioggia, sulla strada."
Tratto da "Il golfo dei veleni" di Sondra Coggio Edizioni Cut-up
www.cut-up-it
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Inviato da: cutupedizioni
il 07/10/2013 alle 13:31
Inviato da: Saturnoconto75
il 02/10/2013 alle 23:08
Inviato da: matelasmeti
il 27/08/2013 alle 22:44
Inviato da: lori1973
il 27/08/2013 alle 09:58