Creato da antares1955 il 30/04/2008
La Fede viene dal udire e l'udire viene dalla Parola di Dio
 

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non ti scoraggiare mai




" se ti scoraggi nel giorno dell avversità, la tua forza è poca" proverbi 24:10

 

L unico uomo sopravvissuto ad un naufragio arrivò sulla spiaggia di una piccola e disabitata isola. Chiese fervidamente a Dio aiuto ed ogni giorno scrutava l orizzonte, ma nessuno arrivava. Ormai stanco, pensò di costruire una capanna di legno per proteggersi dalla pioggia e ci mise dentro tutto quello che gli era rimasto.

Un giorno, mentre vagabondava per l isola alla ricerca di cibo, ritornò alla capanna e la trovò avvolta dalle fiamme, col fumo che saliva fino al cielo. La cosa peggiore che era successo è che aveva perso tutto. Rimase tanto stupito, triste ed arrabbiato. "Dio, come hai potuto farmi questo?" si lamentò. Tuttavia il giorno dopo fu svegliato dal suono di una nave che si avvicinava all isola. Erano venuti a salvarlo!

"Come sapevate che ero qui?" domandò l uomo ai suoi salvatori!

"Abbiamo visto il suo segnale di fumo!" gli risposero!

E' facile scoraggiarsi quando le cose vanno male, ma Dio lavora nelle nostre vite nonostante il dolore e la sofferenza.

Ricorda la prossima volta che la tua capanna prende fuoco, può essere il segno che la grazia di Dio ti viene in aiuto!

questo testo è tratto da un foglietto di calendario!!.......benedizioni in Gesù!
 

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TESTIMONIANZE

                   

             LIBERATO E' SALVATO E' CAMBIATO DA GESU'
Mi chiamo Ciro ed ho 53 anni voglio raccontarvi come Gesu' e' intervenuto nella mia vita.
1995 mi incominciai ad ammalarmi di una forte depressione ansiosa che mi teneva prigioniero in casa per la paura di uscire di casa che mi poteva capitare qualcosa , e questo problema mi portava ha continue assenze dal lavoro, anche se andavo in bagno dovevo sapere che fuori alla porta del bagno ci doveva essere mia moglie se per caso mi succedeva qualcosa.
Tutto questo e successo ha causa di un lavoro che ha me non piaceva piu' perche mi avevano messo vicino ad una catena di montaggio , il rumore era troppo forte, il ritmo di lavoro era troppo svelto perche nussuno l'ho controllava perche era una ditta privata, e per quanto io dicevo al resposabile
che non c'e la facevo con quel ritmo di rumore , e di lavoro che era troppo svelto per un essere umano farlo per 8 ore al giorno ma era inutile, non mi ascoltavano.
Questo fino al 1988 quando ebbi un grande lutto che tutto mi sarei aspettato
nella vita , qualsiasi mortualita' ma non quella di un figlio di appena 13 mesi.
Qesto mi fece sprofondare ancora di piu' nella depressione, il dolore era forte
e volevo togliermi la vita e mi ricordo che dicevo di certo DIO non mi abbandonera' e mi ricordo che andavo nella camera da pranzo mi chiudevo dentro e cercavo una risposta da Dio, poi dopo pregato aprivo la finestra della camera e pensavo al suicidio, perche il dolore era grande ed io non riuscivo ha rassegnarmi, e dopo alcuni giorni la ditta dove io lavoravo mi licenzio vi lascio immagginare in che stato io stavo .
E fu allora che che mi rivolsi a Dio con tutto il mio cuore e gli dissi Signore ti sei preso mio figlio, ho perso il lavoro, la depressione mi fa star male , e mi ricordo che senti una voce nel mio cuore che mi diceva , figlio mio e vero che tu ai perso un figlio ma per cause naturali , invece il mio l'ho fatto morire apposta per te per salvarti dai tuoi peccati.
E mi ricordo che vennero delle mie cugine credenti che mi annunciarono GESU'   che poteva cambiare la mia vita e che tutto quel dolore che io avevo se l'ho predeva lui e a me dava la sua pace.
Ed infatti sta scritto nella sua parola la Bibbia nel vangelo di matt.11:28  Venite a me, voi tutti che siete affaticati ed oppressi e io vi daro' riposo.
E  fu cosi che mi resi conto che io ero un peccatore , confessai i mie peccati al signore Gesu gli chiesi di perdonare tutti i miei peccati.
E di prendere il controllo della mia vita e posso dirvi che il Signore Gesu' e stato fedele , mi ristoro' in tutte le maniere mi libero' dalla depressione , ebbi di nuovo il lavoro che poi il Signore me l'ha cambita con uno migliore, e mi diede un altra figlia Sara che oggi a 19 anni. Oggi servo il signore nella chiesa di Arzano in Napoli.
e posso dirvi che il Signore Gesu' fino ad oggi a fatto grandi cose nella mia vita
ed e disposto a farle anche nella tua vita se tu l'ho vuoi , tu che leggi questa testimonianza , io non so quale sia il tuo problema ma il signore Gesu' l'ho sa
Qualsiasi sia il tuo problema tu ai bisogno di Gesu', affida la tua vita a Gesu' e lui la cambiera' .

 Dio ti Benedica.                       Ciro Pepe

 

DIO HA FATTO COSE GRANDI

GESU' MI HA LIBERATO DALLA DROGA

MI CHIAMO  CIRO FONTANELLA  E VOGLIO RACCONTARVI  COME GESU' MI HA LIBERATO
DAL VIZIO DELLA DROGA, PRIMA DI CONVERTIRMI ALL'EVANGELO NEL MONDO ERO UNA PERSONA CHE FACEVA USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI, POI CON GLI ANNI HA VENIRE
DIVENTAI UN COCAINOMANE,  ED ERO DISTRUTTO  SENZA SPERANZA , RICORDO OGNI VOLTA CHE RINCASAVO ALL'ALBA TROVAVO MIA MOGLIE IN CUCINA AD ASPERTARMI CHE IO RITORNASSI HA CASA, ED OGNI VOLTA ERA UNA STORIA. LEI  SOFFRIVA IN SILENZIO SENZA RACCONTARE NIENTE A NESSUNO , E TENVA ALL'OSCURO ANCHE LE NOSTRE RISPETTIVE FAMIGLIE.
E MI RICORDO CHE LEI STAVA SUL ORLO DELLA DISPERZIONE, RICORDO CHE PIU' DI UNA VOLTA IO HO TENTATO DI AMMAZZARLA, QUANDO LEI DORMIVA ,
MA RINGRAZIO DAL PROFONDO DEL CUORE IL MIO DIO CHE NON L'HA PERMESSO ANCHE
PERCHE IO AMAVO MIA MOGLIE, E QUESTO MI SUCCEDEVA PERCHE IO ERO SOTTO L'EFFETTO DELLE DROGHE.
IO E MIA MOGLIE CI CONOSCIAMO DALLE ELEMENTARI, E ALL'ETA 22 IO E 21 LEI CI SIAMO SPOSATI CON TUTTA L'ONESTA'  TUTTA E PER TUTTA.
MA TORNANDO  AL DISCORSO DI PRIMA , QUANDO MI RITIRAVO LA TROVAVO CHIUSA IN CUCINA, HO IN BAGNO, HA DORMIRE PER TERRA , LEI AVEVA PAURA CHE IO POTEVO FARGLI DEL MALE, E FU COSI CHE LEI UN GIORNO PRESA DA FORTE DISPERZIONE SALI' SUL  ATTICO DELLA NOSTRA CASA, VOLEVA BUTTARSI GIU' , MA IN QUEL MOMENTO LEI SI SDRAIO PER TERRA E CON GLI OCCHI RIVOLTI VERSO IL CIELO COME SE STESSE PARLANDO CON DIO ,
POI DOPO LEI SCESE PERCHE SICURAMENTE IL SIGNORE AVEVA GIA MESSO I SUOI PENSIERI NEL SUO CUORE,
E RICORDO CHE IO DOPO UN PO DI TEMPO ,UNA SERA  SUL  TARDI  ERO COME AL SOLITO
HA COMSUMARE LA COCAINA , MI VIDI ARRIVARE UNA PERSONA CHE IO CONOSCEVO MOLTO BENE,  ASUO TEMPO ERA ANCHE LUI UN COCAINOMANE , E FU ALLORA CHE GLORIA A DIO MI PARLO' DEL SIGNORE E MI ANNUNCIO GESU' CHE POTEVA LIBERARMI SE IO L'HO VOLEVO DAL VIZIO DELLA DROGA, E MI PARLO' DI UN GESU' VIVENTE CHE SE IO VOLEVO E PERMETTEVO , CHE LUI OPERASSE NELLA MIA VITA L'AVREBBE TRASFORMATA.
E DOPO ALCUNI GIORNI ANDAI CON LUI ALLA CHIESA EVANGELICA DI AVERSA (NA) NUOVA  PENTECOSTE DEL PASTORE REMO CRISTALLO.
E QUELLA SERA IO DURANTE IL CULTO AL SIGNORE , MI RIVOLSI AL SIGNORE CON UN CUORE APERTO E PROTESO VERSO IL SIGNORE E GLI DISSI , SIGNORE SE TU ESISTI SE TU SEI VIVENTE , E NON SEI PIU' SULLA CROCE MA SEI RESUSCITATO ED ORA VIVI NEL CUORE DI CHI TI INVOCA, TI PREGO VIENI NELLA MIA VITA,  ED  OPERA NELLA MIA VITA.
PERCHE IO DOMANI NON VOGLIO FARE QUELLO CHE HO FATTO FINO ED ORA,
E DOPO AVER DETTO QUELLE SEMPLICI PAROLE , POSSO DIRVI IN TUTTA VERITA' ED IL SIGNORE MI E TESTIMONE , IO MI SONO SENTITO COME SE VOLASSI, E NON SI TRATTAVA DI UN IMPRESSIONE PSICOLOGICA , PERCHE IO ERO COSCIENTE DI QUELLO CHE SUCCEDEVA, E QUANDO FINI IL CULTO IL FRATELLO NOTAVA SUL MIO VOLTO NON PIU' IL BUIO' MA NOTAVA NEI MIEI OCCHI UNA NUOVA LUCE , ED IL MIO VISO ERA IRRADIATO DALLA LUCE DI DIO. E VEDEVA IN ME UNA TRASFORMAZIONE LEGGEVA SUL MIO VOLTO UNA PACE ED UNA CONTETEZZA CHE NON AVEVO MAI AVUTA.
E MI CHIEDEVA TUTTO A POSTO CIRO, ED IO DICEVO TUTTO A POSTO, E ME L'HA CHIESTO DIVERSE VOLTE,  COSI IO CAPI QUELLO CHE LUI VOLVA SAPERE COSA MI ERA SUCESSO, PERCHE LUI NON VEDEVA  PIU' IL BUIO SUL MIO VOLTO MA L'HO VEDEVA ALLEGRO , E LUMINOSO ED ESPRIMEVO PACE SUL MIO VOLTO.
ALLORA SENZA PARLARE GLI MOSTRAI COSA MI ERA SUCESSO , MISI LA MANO NELLA TASCA DEI PANTALONI E TIRAI FUORI UNA GROSSA QUANTITA' DI DROGA , PER ESSERE PRECISI ERANO 5 GRAMMI E LI BUTTAI  NEL TOMBINO DELLA FOGNA CHE SI TROVAVA IN STRADA.
ORA IO E MIA MOGLIE SERVIAMO IL SIGNORE NELLA COMUNITA EVANGELICA NUOVA PENTECOSTE DI ARZANO (NA).
E MI RIVOLGO A TE CHE STAI LEGGENDO QUESTA TESTIMONIANZA , GESU' E VIVENTE , E VUOLE ENTRARE  NEL TUO CUORE SE TU L'HO VUOI E VUOLE TRASFORMARE LA TUA VITA COME HA FATTO CON ME , EGLI  HA UN PIANO MERAVIGLIOSO PER TE.
EGLI DICE IO STO ALLA PORTA  DEL TUO CUORE E BUSSO SE TU APRIRAI IO ENTRERO ' E CENERO' CON TE E TU CON ME.       DIO TI BENEDICA.             (CIRO  FONTANELLA)

 

bevi alla fonte di Gesu'

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Massime Cristiane

Quando Dio vuole fare qualcosa di grande, inizia con le cose difficili; quando Lui vuole fare qualcosa di ancora più grande, inizia con le cose impossibili

Un uomo può perdere le cose buone della sua vita contro la sua volontà; ma se perde le eterne benedizioni, lo fa con il suo proprio consenso

La bontà rende la grandezza molto preziosa, e la grandezza rende la bontà molto più utile

La persona che semina semi di gentilezza gode di un festa perpetua

La fede non sa mai dove sta per condurre, ma ama e conosce Colui che conDUCE

    Essere Cristiani significa perdonare l'imperdonabile, perché Dio ha perdonato l'imperdonabile in te

Ci sono dei morti che sentono una sola parola di Gesù e risorgono e ci sono dei vivi che sentono dieci prediche, però non capiscono e non sentono nulla!

Amare significa essere vulnerabile. Se ami troppo qualcosa, il tuo cuore sarà trafitto o addirittura si spezzerà

Ci sono tante compassioni nel cielo quanti sono gli uomini giustificati sulla Terra

Dio ama con un grande amore l'uomo il cui cuore scoppia di passione per l'impossibile

    I nostri errori non ci danneggiano così tanto come il rifiutare di correggerli una volta che li abbiamo scoperti

Il Figlio di Dio divenne uomo per permettere agli uomini di diventare figli di Dio

Non ci sono situazioni senza speranza. Ci sono solamente persone che hanno perso la speranza in quelle situazioni
 

PROBLEMI!!!!!!

Non dire a Dio quanto sono grandi i tuoi problemi; ma di ai tuoi problemi quanto è GRANDE DIO!
 

STORIELLA DEL INFERNO E DEL PARADISO

                          Blog di Iedidia

Storiella, il Paradiso e l'Inferno

Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese:-Signore,
mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno.
Dio condusse il sant'uomo verso due porte.
Aprì una delle due e gli permise di guardare all'interno.
Al centro della stanza, c'era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola, si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo
dal profumo delizioso.
Il sant'uomo sentì l'acquolina in bocca.Le persone sedute attorno al tavolo
erano magre, dall'aspetto livido e malato.
  Avevano tutti l'aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi,
attaccati alle loro braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po',
ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano
accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.Dio
disse:-
Hai appena visto l'Inferno.Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta.
Dio l'aprì. la scena che l'uomo vide era identica alla precedente.
C'era la grande tavola rotonda, il recipiente colmo di cibo delizioso che gli
fece ancora venire l'acquolina.
Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici.
Questa volta, però, le persone erano ben nutrite e felici e conversavano tra
di loro sorridendo.
Il sant'uomo disse a Dio:- Non capisco! - E' semplice, rispose Dio, dipende
solo da un'abilità.
Essi hanno appreso a nutrirsi gli uni gli altri mentre gli altri non pensano
che a loro stessi.


 
 
  
  

 

IO TI AMO DICE GESU'

 

GESU' E' VIVENTE

 

Amazing Grace

 

COME UNA ROSA

 

GESU E' VICINO HA TE

 

MESSAGGIO DI AMORE

 

un cubo per svelare degli enigmi

 

GESU' TI AMO

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MI RIALZERAI

 

 

 

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Il salmo del custode

Post n°120 pubblicato il 22 Maggio 2010 da antares1955
 
Foto di antares1955

Le Meditazioni di eVangelo

Il salmo del custode



"Poiché un giorno ne' tuoi cortili val meglio che mille altrove. Io vorrei piuttosto starmene sulla soglia della casa del mio Dio, che abitare nelle tende degli empi" (Salmo 84:10) Questo salmo è sempre stato uno dei favoriti del popolo di Dio in ogni epoca. Un giorno, un anziano predicatore stava lasciando, in preda al dubbio e allo Sconforto, la sua tranquilla dimora a causa di gravi tumulti scoppiati a Londra, egli citava questo salmo per confortare sé stesso e suo fratello, dicendo: "Volgo i miei pen sieri verso il cielo, perché è soltanto lassù che trovo qualche valida motivazione per affrontare il nostro povero pellegrinaggio sulla terra. Come la cupola I) blu del cielo ci circonda tutti, così opera la provvidenza del Signore del cielo. Egli rimi trattiene nessuna benedizione nei riguardi di coloro che Lo amano. Che la fede dell'antico salmista, sia anche la nostra. Sono certo che l'Alfa e l'Omega sia la cosa più preziosa di tutto ciò che concerne l'uomo". Quando siamo lontani dalle cose che ci sono più care, il cuore del vero credente ,i rivolge a Dio. Egli è convinto di poter accedere direttamente a Lui, ed è certo che la sua preghiera verrà ascoltata (v 8). Davide, come re unto dal Signore, aveva il diritto di chiedere a Dio di posare il Suo sguardo su di lui; ma noi ne abbiamo uno ancora maggiore, poiché possiamo chiedere che Dio volga il Suo sguardo sul Suo amato e glorioso Figliolo, e che ci accetti in Lui (v 9). Imitiamo l'umiltà di quest'uomo, e disponiamoci ad occupare il posto più umile (cfr. Lu 14:10, 11); ma guardiamoci dall'essere orgogliosi della nostra umiltà. Alcuni prendono gli ultimi posti perché venga chiesto loro di andare avanti. Essi fraintendono le parole del Signore. Si dice che c'è sempre posto sulla cima; ma è tilt rettanto vero che c'è spazio abbondante nel fondo. Se i credenti si cingono di un asciugamano e lavano i piedi dei discepoli, se sono pronti ad essere dei custodi nel senso letterale del termine e a dedicarsi al servizio, forse svolgeranno il loro compito con scarsi riconoscimenti, ma sicuramente otterranno l'approvazione del Re. A tutte queste anime disposte ad umiliarsi, Dio concede grazia e gloria (v 11). Egli le concederà sempre a piene mani. Dobbiamo soltanto esercitare l'abitudine da servire La grazia è la gemma di cui la gloria è il fiore. Se Dio ha dato la prima, non terrà per Sé la seconda (cfr. Rom. 5:1 , 2). Se qualcosa non ci viene concesso, stiamo certi che non è per il nostro bene. Il Signore non ci nega nessuna cosa buona ma Egli non ci darà mai degli scorpioni, per quanto affascinanti possano apparire e neanche delle pietre che seppure ben confezionate, non potranno mai assomigliare al pane.

Dio ti benedica!

http://chiesadiarzano.altervisra.org

 
 
 

DIO CI AIUTI A NON MORMORARE O LAMENTARCI

Post n°121 pubblicato il 22 Maggio 2010 da antares1955
 
Foto di antares1955

David Wilkerson Today

WEDNESDAY, MAY 19, 2010

DIO CI AIUTI A NON MORMORARE O LAMENTARCI

Questa è la mia preghiera quotidiana ora. Mentre la paura si diffonde e
l’incertezza abbonda, preghiamo che lo Spirito Santo ci mostri che mormorare
e lamentarsi sono segni di impazienza e sfiducia verso il nostro fedele
Signore.

In Esodo 17, Mosè definì il mormorare “tentare Dio”. I figli d’Israele
si trovavano a Refidim, e non c’era acqua da bere. Il dubbio
dell’incredulità si sparse per tutto l’accampamento! Il popolo dimenticò
tutte le loro liberazioni passate dall’angoscia, ed iniziò nuovamente a
dubitare che Dio fosse con loro. Gridarono: “Dio, perché ci hai portato
fuori dall’Egitto? Perché non ci hai lasciati morire lì, invece di portarci
in questo luogo per ucciderci?”

Erano pronti a lapidare Mosè. Nella Sua grande misericordia, Dio diede loro
dell’acqua scaturente da una roccia, ma il Signore gli fece dare il nome di
Massa e Meriba, mormorio e lamentela. Doveva essere un luogo da non dimenticare
mai nel futuro di Israele.

Ci sentiamo in diritto di mormorare e lamentarci perché le nostre particolari
afflizioni sono così dolorose, così difficili. Ci sono moment in cui mi sono
sentito in colpa per questo modo di tentare Dio, ma mentre leggevo e rileggevo
Esodo 17, un timore reverenziale del Signore ha preso la mia anima, “Dio
prende questa faccenda seriamente”.

Egli ci ha portato sempre avanti nel passato, ed ha dimostrato la Sua fedeltà
ogni volta. La domanda è, quando confideremo in Lui pienamente? Quando
confideremo appieno nelle Sue promesse di custodirci, amarci, di essere un
Padre, Colui che ci mantiene? Abbiamo bisogno dello Spirito Santo affinché ci
aiuti.

Ti supplico, non mormorare, non ti lamentare, poiché tutti coloro che
resistono nella fede saranno benedetti. Dio mi aiuti a tenere questo a mente
nei tempi di prova a venire. Noi possiamo ogni cosa in Cristo che ci fortifica.

Se tu potessi sapere in che modo tutto questo si concluderà alla gloria di
Dio, riposeresti nella Sua Parola.



Read this devotion online: http://www.worldchallenge.org/it/node/8628


http://chiesadiarzano.altervista.org

 
 
 

Il salmo dell'ascensione

Post n°122 pubblicato il 23 Maggio 2010 da antares1955
 
Foto di antares1955

Le Meditazioni di eVangelo

Il salmo dell'ascensione



"Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore del quale ci ha amati, anche quand'eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (egli è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere ne'luoghi celesti in Cristo Gesù" (Ef 2:4-6 - leggere anche il Salmo 24) Il Salmo 24 apparentemente è diviso in due parti, ma con un unico tema: l'ascen sione dell'anima redenta e del Salvatore trionfante alla presenza di Dio. I'er noi, l'ascensione del nostro Signore precede la nostra; ma ai giorni del salmista quest'ordine era invertito. L'ascensione del nostro Signore. In uno slancio poetico, illuminato dallo Spirito santo, il salmista anticipa la venuta del Re di gloria alle porte della Città eterna; quella Città ideale che attraverso i secoli ha richiamato i cuori dei santi e che nel capitolo 21 dell'Apocalisse è vista scendere sulla terra. L'ascensione dell'anima (vv. 3-6). In Cristo siamo ascesi e siamo seduti alla destra di Dio. Questo non cambia le nostre emozioni, nemmeno il fatto di essere assaliti da qualche senso di colpa può alterare questa realtà. Ma dobbiamo rendere ferma la nostra chiamata. Ciò che possediamo secondo il proponimento divino dev'essere rivendicato e dobbiamo appropriarcene ogni giorno come un'esperienza vivente. Coloro che vogliono essere considerati degni di stare davanti al Figlio di Dio, devono espr imere delle precise caratteristiche, non soltanto in un lontano futuro, ma adesso, qui e per sempre (cfr. Lu 21:36). Dobbiamo avere delle mani pulite. I soldi che guadagniamo devono essere puliti. Se siamo scrittori, artisti, meccanici, professionisti o commercianti, non i dobbiamo mai produrre qualcosa che potrebbe contaminare l'immaginazione o il nostro cuore. Dobbiamo avere un cuore puro. In Is 33:14-17, lo Spirito Santo viene paragonato ad un fuoco consumante, alla cui presenza nessuna cosa impura può sussistere. ChiediamoGli quindi di possederci, e di purificare i pensieri del i nostro cuore attraverso la Sua ispirazione. Non dobbiamo elevare la nostra anima facendo spazio alla vanità, cioè non dobbiamo lasciarci gonfiare dal plauso o dai ri conoscimenti del mondo. M olti cedono in questo modo la loro anima, e soltanto al I termine della loro vita si disincantano scoprendo quanto sono indegni. Non dobbiamo promettere con inganno, piuttosto essere assolutamente trasparenti e sinceri, perché soltanto la verità può sussistere alla presenza del Principe della verità.

Dio ti benedica!

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DIO È IN GRADO DI PORTARTI AVANTI

Post n°123 pubblicato il 23 Maggio 2010 da antares1955
 
Foto di antares1955

David Wilkerson Today

MONDAY, MAY 17, 2010

DIO È IN GRADO DI PORTARTI AVANTI

La domanda più importante che sfida il popolo di Dio in questi ultimi giorni
è questa: “Credi che Dio sia in grado di portarti avanti? Credi che Egli
possa compiere tutto ciò che è necessario per rispondere alle tue preghiere e
venire incontro ai tuoi bisogni?”

Questa è la stessa domanda che il nostro Signore chiese ai due uomini ciechi
che l’imploravano per ricevere misericordia e guarigione. “Gesù disse
loro: «Credete che io possa far questo?». Essi gli risposero: «Sì,
Signore» … E i loro occhi si aprirono” (Matteo 9:28-30).

Il Signore chiede a te, a me e alla chiesa: “Credi che io possa dirigerti e
guidarti e compiere la mia perfetta volontà nella tua vita? Credi che io sia
ancora all’opera per il tuo bene? Oppure serbi pensieri segreti per cui io ti
ho abbandonato e deluso?” Egli ci dice la stessa cosa che disse a Maria e
Marta: “Non ti ho detto che se credi, tu vedrai la gloria di Dio?”
(Giovanni 11:40).

Dio non è principalmente interessato al fatto che noi compiamo grandi opere
per Lui; piuttosto, Egli brama ardentemente che noi, con semplicità,
confidiamo in Lui! Egli desidera una totale dipendenza da Lui.

Amato, Dio non vuole nulla di ciò che tu possiedi; Egli non cerca la tua casa,
la tua terra, la tua macchina o qualsiasi altra possessione terrena. Egli vuole
la tua fiducia! Vuole che tu sia fermamente stabilito nella tua certezza in
Lui.

Un soldato americano in Germania mi scrisse, offrendomi la Sua collezione di
monete che lui definiva in idolo. Io gli risposi: “Dio vuole più che la tua
collezione di monete, Lui vuole la tua fiducia!”

Continuiamo a voler fare delle cose, a lasciare delle cose, a sacrificare, a
lavorare, a soffrire, e nel frattempo ciò che Lui desidera maggiormente è la
nostra obbedienza e fiducia. La Sua Parola è chiara. Dio non sarà compiaciuto
da niente di meno della nostra fede.

“Ora senza fede è impossibile piacergli, perché chi si accosta a Dio deve
credere che egli è, e che egli è il rimuneratore di quelli che lo cercano”
(Ebrei 11:6).

Dio non ti ha abbandonato. Le tue preghiere sono state udite, e Dio opererà
secondo la Sua perfetta volontà. Resisti!



Read this devotion online: 
http://www.worldchallenge.org/it/node/8627

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Le Meditazioni di eVangelo

Post n°124 pubblicato il 24 Maggio 2010 da antares1955
 
Foto di antares1955

La sentinella non sonnecchia



"Egli non permetterà che il tuo piè vacilli; colui che ti protegge non sonnecchierà. Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchierà né dormirà. L'Eterno è colui che ti protegge" (Sl 121:3-5) Questo salmo è stato chiamato il salmo del viaggiatore. Quando i pellegrini _ partivano dalle loro case lontane per dirigersi verso il Tempio, nessuno di loro poteva prevedere l'esito del viaggio prim a di far ritorno a casa. C'erano pericoli sui fiumi, i ladri, il deserto e il timore d'incontrare bestie feroci. Era pertanto necessario raccomandare la propria vita e quella dei loro cari a Colui che non sonnecchia e non dorme. Abbiamo bisogno di proteggere il corpo e l'anima da ogni attacco quando affrontiamo il mondo pieno delle sue insidie, o più semplicemente quando torniamo al lusso e alle comodità della nostra casa. Ovunque ci sono tentazioni, non ne siamo immuni nemmeno per un istante. C'è una sensibile differenza tra il sonnecchiare e il dormire. La madre o la balia che veglia sul bambino, a volte può appisolarsi per alcuni momenti, ma non si tratta di un vero sonno, bensì di una breve pausa di dormiveglia. Ma questo non accade mai a Dio, Egli non sonnecchia nemmeno per un istante e non cessa di vegliare su di noi. Egli continua a circondarci davanti e dietro, e le Sue braccia sono sotto di noi (cfr. Salmo 39:5; Deut. 33:27). Come una sentinella va avanti e indietro davanti al palazzo che deve sorvegliare, così la pace di Dio, come un gendarme, continua a vegliare e a proteggere la nostra anima. Ci riferiamo alla sentinella del castello, vale a dire alla linea di difesa più interna. Alla stessa stregua, la presenza di Dio rappresenta il nostro più efficace Custode. Pensiamo anche alla cassaforte, intorno alla quale può sprigionarsi il fuoco, ma che non può intaccare il suo contenuto. Allo stesso modo il figlio di Dio può camminare in mezzo al pericolo e alla tentazione, ma l'Eterno lo attornia. Egli è all'interno del luogo segreto dell'Altissimo, e nessuna arma impiegata contro di lui potrà raggiungere il santuario interno. Affidiamo la nostra anima a Colui che è il Creatore fedele (cfr. Pietro 4:19). I versetti conclusivi del salmo ci ricordano Giov. 14:1-6. Ci sarà infine un'ultima uscita, un'occasione in cui la casa terrena verrà definitivamente abbandona per accedere a quella del Padre, quella Casa in cui ci sono molte stanze, laddove ci attende una moltitudine di credenti. Nella transizione tra questo mondo e quello a venire, in mezzo a tutti i misteri che si affolleranno nella nostra mente, n avremo motivo per temere, poiché qualunque cosa possa portarci l'eternità saremo per sempre protetti dalle cure dell'Altissimo.

Dio ti benedica!

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La sete dell'anima

Post n°125 pubblicato il 24 Maggio 2010 da antares1955
 
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Le Meditazioni di eVangelo

La sete dell'anima

 



"L'anima mia è assetata di te, la mia carne ti brama in una terra arida, che langue, senz'acqua" (Sl 63:1) L'anima avverte il desiderio di cercare Dio soltanto quando i piaceri e le gioie terrene avverte il desiderio di cercare Dio soltanto quando i piaceri e le gioie terrene sono meno forti e vengono relegate al loro giusto posto. Se tu non sei consapevole di questa sete dell'anima è soltanto perché i l tuo cuore sta cercando di soddisfarsi con le cose del mondo ed è impegnato a scavare pozzi che non trattengono l'acqua. La donna di Samaria disse giustamente a Gesù di aver percorso tutto quel cammino per attingere l'acqua, poiché non c'era alternativa; ma non appena Egli appagò la sua sete interiore, facendo scaturire in lei una fonte d'acqua viva, allora ella "lasciò la sua secchia". La maggior parte di noi è così occupata dal lavoro, dalla ricerca del piacere, e dal tentativo di accumulare ricchezze, che non ha tempo per occuparsi di Dio. "L'anima mia sarà saziata" (v 5). Per soddisfare l'anima basta poco ma allo stesso tempo occorre molto. Sicuramente molto poco di questo mondo. Come il nostro Signore disse a Marta, soltanto di una cosa c'è bisogno. Eppure molto, poi, ché soltanto Dio è sufficiente e non possiamo chiedere di più. Essere assetati delfacqua della vita significa che desideriamo abbeverarci a quella fonte. Perciò il Signore dice: "Beati quelli che sono affamati e a ssetati della giustizia". Potremmo essere poveri, vivere nella privazione e nella solitudine, tuttavia tutte le cose e le persone sono nostre in questo preciso momento, per il solo fatto di avere Dio (cfr. i' Cor. 3:21-23). Perché la carne dovrebbe lamentarsi quando ha un oceano in cui nuotare? "L'anima mia s'attacca a te per seguirti" (v. 8). Dio qualche volta sembra allontanarsi, come una madre che lascia la presa del bambino che impara a camminare, per incoraggiarlo a seguirla mentre lei indietreggia con le mani stese. Così', Cristo provò ad allontanarsi da una donna che Lo scongiurava ma questo non fece altro che indurla ad attaccarsi di più a Lui (cfr. Mt 15:21-28). Mentre terminiamo questa parte del salmo, chiediamoci sinceramente se pos- siamo ripetere il primo versetto. Possiamo dire di Dio: "Tu sei il mio Dio"? Egli è nostro, ma dobbiamo cercarLo. Dobbiamo dunque edific are le recinzioni della nostra fede, delimitando una proprietà privata sempre più estesa, appartenente Dio che è nostro Padre e la nostra parte in eterno. Per un colono non è sufficiente possedere un cosiddetto "diritto di proprietà", ma deve scoprire le risorse che giacciono sepolte nel suo terreno. I diamanti di Città del Capo furono scoperti grazie ad un bambino che giocava con una strana pietra bianca, che molti stavano ce cando forsennatamente da lungo tempo.

Dio ti benedica!

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PREZIOSO AI SUOI OCCHI

Post n°126 pubblicato il 24 Maggio 2010 da antares1955
 
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David Wilkerson Today

FRIDAY, MAY 14, 2010

PREZIOSO AI SUOI OCCHI

Ho detto ai miei figli: “Quando vi troverete nel bisogno, quando vi sentirete
feriti, chiamatemi. Io ci sarò! Non m’importa dove mi troverò, verrò!” Io
sono soltanto un padre terreno, quanto più il nostro Padre celeste si preoccupa
per noi! Non risponderà Egli quando lo chiameremo?

La Parola di Dio dice: “Poiché egli libererà il bisognoso che grida, e il
misero che non ha chi lo aiuti. Egli avrà compassione del debole e del
bisognoso e salverà la vita dei bisognosi. Egli riscatterà la loro vita
dall'oppressione e dalla violenza, e il loro sangue sarà prezioso davanti a
lui” (Salmo 72:12-14).

Dio dice: “Tutto voi che siete poveri, che siete bisognosi, che sembrate
impotenti, il nemico vi ha attaccato. Non sapete voi che il vostro sangue è
prezioso ai miei occhi? Tutto ciò che dovete fare è invocarmi, ed io vi
libererò dalle astuzie di Satana!”

Davide disse: “Quest'afflitto ha gridato, e l'Eterno lo ha esaudito e l'ha
salvato …” (Salmo 34:6).

Non è necessario che tu conosca molti termini religiosi. L’unica cosa che
devi sapere è che non importa ciò che hai fatto, quando tu sia stato
malvagio, i Suoi ravveduti saranno sempre preziosi ai Suoi occhi. Cristo disse:
“Ecco, io sto alla porta e busso; se qualcuno ode la mia voce ed apre la
porta, io entrerò da lui …” (Apocalisse 3:20).

Perché sta bussando? Perché la tua vita è preziosa ed Egli non ti lascerà
andare. Egli non viene per farti pressioni, ma Egli continuerà ogni volta a
venire e a parlare al tuo cuore: “Invocami ora, nel tuo bisogno”, Egli
sussurra. Forse ti sei trovato in chiese in cui le persone ti condannavano e ti
scoraggiavano. Ma ciò che hanno fatto è stato giudicarti per quello che sembri
dall’esterno, e Dio non agisce così. Egli vede il tuo potenziale. Egli ti
donerà gioia e bellezza al posto della sporcizia, della lordura e delle
ceneri. Egli ti libererà!



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L’OBBEDIENZA APRE LE CATERATTE DEL CIELO

Post n°127 pubblicato il 24 Maggio 2010 da antares1955
 
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Ci viene detto che Cristo abbia resistito e sia stato obbediente al Suo Padre
celeste non a motivo della paura, ma per la gioia che gli era posta dinanzi.
Egli ripose ogni peso e corse la corsa con pazienza. Sopportò la vergogna e
non venne mai meno, né affaticò la propria mente, perché vedeva la
ricompensa gloriosa dell’obbedienza.

Non dovremmo essere sufficientemente stanchi di tutto il tumulto interiore che
sentiamo da cominciare a bramare le ricchezze gloriose promesse in Cristo? La
paura non è ciò che può meglio motivarci all’obbedienza, ma l’amore sì!
Dopo tutto, le minacce divine vennero ignorate dai figli d’Israele. Persino la
voce udibile di Dio e il Suo tuono tremendo non riuscirono ad evitare che gli
Israeliti disobbedienti danzassero intorno al vitello d’oro. Soltanto un
amore profondo, duraturo, e la riverenza per Dio avrebbero potuto
salvaguardarli da una tale disobbedienza.

È una dolce arresa alla volontà di Dio che apre i cieli per noi; è
l’abbandono di ogni peccato, di ogni atto di disobbedienza ciò che ci
permette di ricevere una rivelazione di chi Cristo sia veramente. La Scrittura
dice: “Chiunque pecca non l'ha visto né l'ha conosciuto” (1 Giovanni 3:6).

È possibile che, vivendo nella disobbedienza, ci allontaniamo da Lui? Potrebbe
essere che perseveriamo nelle nostre vie perché non abbiamo mai avuto una
rivelazione di Cristo, il Suo stesso odio per il peccato e la Sua gloria, la
Sua misericordia? In parole povere, “Colui che vive nella disobbedienza, in
realtà non ha mai visto Cristo”.

Gesù disse: “Chi ha i miei comandamenti e li osserva, è uno che mi ama; e
chi mi ama sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò e mi manifesterò a lui”
(Giovanni 14:21).

Quale maggiore ricompensa per un’obbedienza amorevole potremmo volere se non
che Cristo si riveli a noi? Quale semplice formula per una così grande
rivelazione. “Amami abbastanza da obbedirmi, Io ti amerò e ti mostrerò chi
sono!” Puoi leggere ogni cosa che Lo riguardi, studiare la Sua natura, il Suo
background storico, ma non arriverai mai a conoscerlo finché non compirai
questo semplice, basilare atto di obbedirgli completamente in ogni cosa.

Gesù disse di Natanaele: “Ecco un vero Israelita, in cui non c'è inganno
… vedrete [vedrai] il cielo aperto … “ (Giovanni 1:47, 51).

Nel momento stesso in cui ci arrendiamo e ci consacriamo ad un’obbedienza
assoluta, una meravigliosa potenza guaritrice viene rilasciata nel nostro uomo
interiore. Non più terrore di Dio, dell’inferno o del giudizio. Non più
timore di ciò che gli uomini possono farci. Piuttosto, lo Spirito di Dio
inizierà ad inondarci di una nuova luce, una nuova speranza, una grande gioia,
una pace gloriosa e una fede abbondante.



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Tendi la Mano al Bisognoso ti fa Riflettere

Post n°128 pubblicato il 02 Giugno 2010 da antares1955

 
 
 

Dio si ricorda di te!

Post n°131 pubblicato il 21 Luglio 2010 da antares1955
 

Dio si ricorda di te! 
È facile sentirsi soli e abbandonati dagli altri; questa è una sensazione che molte persone hanno. 

Esiste però una promessa in Isaia 49:15-16: «Una donna può forse dimenticare il bimbo che allatta, smettere di avere pietà del frutto delle sue viscere? Anche se le madri dimenticassero,non io dimenticherò te. 
Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani; le tue mura mi stanno sempre davanti agli occhi». 

La buona notizia oggi è che tu non sei dimenticato. 

Puoi avere avuto quella malattia per anni e magari sembra che le cose non cambieranno mai, ma Dio conosce ogni lacrima che hai versato e ogni notte che hai passato in solitudine. 

Lui ti ha scolpito nel palmo delle sue mani e non sei dimenticato. 

Forse sei un genitore che ha passato tutta la vita a lavorare per permettere ai figli di realizzare i loro sogni o di avere le cose che tu non hai avuto. 

Ricorda però che anche tu hai un padre che non si è mai dimenticato dei tuoi sogni. 

Lui ha visto i tuoi sacrifici e pensa di non voler realizzare solo i desideri dei tuoi figli, ma anche i tuoi. 

Le persone si potranno anche dimenticare di te, ma Dio no. 

Le persone ti faranno dei torti, e ti potrebbero anche abbandonare nel momento in cui hai più bisogno, ma Dio è l’amico che è più vicino di un fratello. 

Una donna era andata, per fare delle cure, in una città straniera e doveva rimanervi per tre mesi. 

Lei desiderava andare presso una chiesa che conosceva di fama, ma non avendo amici, non sapeva come recarvisi. 

Un giorno, presso una caffetteria, sentì la coppia seduta accanto a lei parlare di quella chiesa dove lei desiderava tanto andare. La donna disse: «Per caso siete frequentatori della chiesa “x”?» 

I Due giovani risposero: «Sì, e se vuoi possiamo portarti lì questa domenica!». 

La donna assistette, da quella domenica in poi, a tutti quanti i servizi domenicali, mentre permaneva in quella città. 

Dio si ricorda di te e quando lo fa non si limita ad accontentarti, ma ti ricopre col suo favore e ti sorprende con la sua benignità. 

Dio è così pieno di misericordia! Quando siamo ormai stanchi di credere o di pregare, Dio ribalta la situazione. 

Lui si ricorda non solo di te, ma anche dei sogni che ha messo dentro di te. 

Lui si ricorda delle promesse, degli scopi. 

Lui dice: «IO ho messo quel sogno dentro di te e IO lo porto a compimento». 

Un giovane di 19 anni stava morendo di tubercolosi. 

Nel suo letto di morte cominciò a invocare tutte le divinità di cui aveva sentito parlare. 

Nella disperazione gridò: «Se c’è un Dio, io gli chiedo non di guarirmi, ma di insegnarmi come morire!», poiché aveva paura della morte. 

Nell’isolato accanto, una giovane studentessa del college, sentì nel suo cuore quello che chiamò un amore inspiegabile fuoriuscito da lei e si ritrovò davanti alla casa del giovane senza neanche sapere cosa stesse facendo. 

Suonò alla porta ed aprì una donna. La giovane disse: «so che è strano, ma c’è per caso qualche ragione per cui io dovrei pregare per voi?» la donna rispose: «Sì, mio figlio giace sul letto di morte». 

La ragazza entrò e quel giorno il giovane diede la sua vita a Gesù, ricevendo anche, successivamente, la guarigione completa. 

Oggi quel giovane è il Dr. Paul Yogghi Cho, leader della chiesa più grande del mondo in Corea del Sud. 

Cosa voglio dire con questa storia? Dio non si è dimenticato di te, Lui sa a cosa ti ha chiamato e lo porterà a compimento 



 
 
 
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