Solo Gesu' Libera

Le Meditazioni di eVangelo


La sentinella non sonnecchia"Egli non permetterà che il tuo piè vacilli; colui che ti protegge non sonnecchierà. Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchierà né dormirà. L'Eterno è colui che ti protegge" (Sl 121:3-5) Questo salmo è stato chiamato il salmo del viaggiatore. Quando i pellegrini _ partivano dalle loro case lontane per dirigersi verso il Tempio, nessuno di loro poteva prevedere l'esito del viaggio prim a di far ritorno a casa. C'erano pericoli sui fiumi, i ladri, il deserto e il timore d'incontrare bestie feroci. Era pertanto necessario raccomandare la propria vita e quella dei loro cari a Colui che non sonnecchia e non dorme. Abbiamo bisogno di proteggere il corpo e l'anima da ogni attacco quando affrontiamo il mondo pieno delle sue insidie, o più semplicemente quando torniamo al lusso e alle comodità della nostra casa. Ovunque ci sono tentazioni, non ne siamo immuni nemmeno per un istante. C'è una sensibile differenza tra il sonnecchiare e il dormire. La madre o la balia che veglia sul bambino, a volte può appisolarsi per alcuni momenti, ma non si tratta di un vero sonno, bensì di una breve pausa di dormiveglia. Ma questo non accade mai a Dio, Egli non sonnecchia nemmeno per un istante e non cessa di vegliare su di noi. Egli continua a circondarci davanti e dietro, e le Sue braccia sono sotto di noi (cfr. Salmo 39:5; Deut. 33:27). Come una sentinella va avanti e indietro davanti al palazzo che deve sorvegliare, così la pace di Dio, come un gendarme, continua a vegliare e a proteggere la nostra anima. Ci riferiamo alla sentinella del castello, vale a dire alla linea di difesa più interna. Alla stessa stregua, la presenza di Dio rappresenta il nostro più efficace Custode. Pensiamo anche alla cassaforte, intorno alla quale può sprigionarsi il fuoco, ma che non può intaccare il suo contenuto. Allo stesso modo il figlio di Dio può camminare in mezzo al pericolo e alla tentazione, ma l'Eterno lo attornia. Egli è all'interno del luogo segreto dell'Altissimo, e nessuna arma impiegata contro di lui potrà raggiungere il santuario interno. Affidiamo la nostra anima a Colui che è il Creatore fedele (cfr. Pietro 4:19). I versetti conclusivi del salmo ci ricordano Giov. 14:1-6. Ci sarà infine un'ultima uscita, un'occasione in cui la casa terrena verrà definitivamente abbandona per accedere a quella del Padre, quella Casa in cui ci sono molte stanze, laddove ci attende una moltitudine di credenti. Nella transizione tra questo mondo e quello a venire, in mezzo a tutti i misteri che si affolleranno nella nostra mente, n avremo motivo per temere, poiché qualunque cosa possa portarci l'eternità saremo per sempre protetti dalle cure dell'Altissimo.Dio ti benedica!http://chiesadiarzano.altervista.org