Creato da antares1955 il 30/04/2008
La Fede viene dal udire e l'udire viene dalla Parola di Dio
 

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

FACEBOOK

 
 

non ti scoraggiare mai




" se ti scoraggi nel giorno dell avversità, la tua forza è poca" proverbi 24:10

 

L unico uomo sopravvissuto ad un naufragio arrivò sulla spiaggia di una piccola e disabitata isola. Chiese fervidamente a Dio aiuto ed ogni giorno scrutava l orizzonte, ma nessuno arrivava. Ormai stanco, pensò di costruire una capanna di legno per proteggersi dalla pioggia e ci mise dentro tutto quello che gli era rimasto.

Un giorno, mentre vagabondava per l isola alla ricerca di cibo, ritornò alla capanna e la trovò avvolta dalle fiamme, col fumo che saliva fino al cielo. La cosa peggiore che era successo è che aveva perso tutto. Rimase tanto stupito, triste ed arrabbiato. "Dio, come hai potuto farmi questo?" si lamentò. Tuttavia il giorno dopo fu svegliato dal suono di una nave che si avvicinava all isola. Erano venuti a salvarlo!

"Come sapevate che ero qui?" domandò l uomo ai suoi salvatori!

"Abbiamo visto il suo segnale di fumo!" gli risposero!

E' facile scoraggiarsi quando le cose vanno male, ma Dio lavora nelle nostre vite nonostante il dolore e la sofferenza.

Ricorda la prossima volta che la tua capanna prende fuoco, può essere il segno che la grazia di Dio ti viene in aiuto!

questo testo è tratto da un foglietto di calendario!!.......benedizioni in Gesù!
 

I miei link preferiti

TESTIMONIANZE

                   

             LIBERATO E' SALVATO E' CAMBIATO DA GESU'
Mi chiamo Ciro ed ho 53 anni voglio raccontarvi come Gesu' e' intervenuto nella mia vita.
1995 mi incominciai ad ammalarmi di una forte depressione ansiosa che mi teneva prigioniero in casa per la paura di uscire di casa che mi poteva capitare qualcosa , e questo problema mi portava ha continue assenze dal lavoro, anche se andavo in bagno dovevo sapere che fuori alla porta del bagno ci doveva essere mia moglie se per caso mi succedeva qualcosa.
Tutto questo e successo ha causa di un lavoro che ha me non piaceva piu' perche mi avevano messo vicino ad una catena di montaggio , il rumore era troppo forte, il ritmo di lavoro era troppo svelto perche nussuno l'ho controllava perche era una ditta privata, e per quanto io dicevo al resposabile
che non c'e la facevo con quel ritmo di rumore , e di lavoro che era troppo svelto per un essere umano farlo per 8 ore al giorno ma era inutile, non mi ascoltavano.
Questo fino al 1988 quando ebbi un grande lutto che tutto mi sarei aspettato
nella vita , qualsiasi mortualita' ma non quella di un figlio di appena 13 mesi.
Qesto mi fece sprofondare ancora di piu' nella depressione, il dolore era forte
e volevo togliermi la vita e mi ricordo che dicevo di certo DIO non mi abbandonera' e mi ricordo che andavo nella camera da pranzo mi chiudevo dentro e cercavo una risposta da Dio, poi dopo pregato aprivo la finestra della camera e pensavo al suicidio, perche il dolore era grande ed io non riuscivo ha rassegnarmi, e dopo alcuni giorni la ditta dove io lavoravo mi licenzio vi lascio immagginare in che stato io stavo .
E fu allora che che mi rivolsi a Dio con tutto il mio cuore e gli dissi Signore ti sei preso mio figlio, ho perso il lavoro, la depressione mi fa star male , e mi ricordo che senti una voce nel mio cuore che mi diceva , figlio mio e vero che tu ai perso un figlio ma per cause naturali , invece il mio l'ho fatto morire apposta per te per salvarti dai tuoi peccati.
E mi ricordo che vennero delle mie cugine credenti che mi annunciarono GESU'   che poteva cambiare la mia vita e che tutto quel dolore che io avevo se l'ho predeva lui e a me dava la sua pace.
Ed infatti sta scritto nella sua parola la Bibbia nel vangelo di matt.11:28  Venite a me, voi tutti che siete affaticati ed oppressi e io vi daro' riposo.
E  fu cosi che mi resi conto che io ero un peccatore , confessai i mie peccati al signore Gesu gli chiesi di perdonare tutti i miei peccati.
E di prendere il controllo della mia vita e posso dirvi che il Signore Gesu' e stato fedele , mi ristoro' in tutte le maniere mi libero' dalla depressione , ebbi di nuovo il lavoro che poi il Signore me l'ha cambita con uno migliore, e mi diede un altra figlia Sara che oggi a 19 anni. Oggi servo il signore nella chiesa di Arzano in Napoli.
e posso dirvi che il Signore Gesu' fino ad oggi a fatto grandi cose nella mia vita
ed e disposto a farle anche nella tua vita se tu l'ho vuoi , tu che leggi questa testimonianza , io non so quale sia il tuo problema ma il signore Gesu' l'ho sa
Qualsiasi sia il tuo problema tu ai bisogno di Gesu', affida la tua vita a Gesu' e lui la cambiera' .

 Dio ti Benedica.                       Ciro Pepe

 

DIO HA FATTO COSE GRANDI

GESU' MI HA LIBERATO DALLA DROGA

MI CHIAMO  CIRO FONTANELLA  E VOGLIO RACCONTARVI  COME GESU' MI HA LIBERATO
DAL VIZIO DELLA DROGA, PRIMA DI CONVERTIRMI ALL'EVANGELO NEL MONDO ERO UNA PERSONA CHE FACEVA USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI, POI CON GLI ANNI HA VENIRE
DIVENTAI UN COCAINOMANE,  ED ERO DISTRUTTO  SENZA SPERANZA , RICORDO OGNI VOLTA CHE RINCASAVO ALL'ALBA TROVAVO MIA MOGLIE IN CUCINA AD ASPERTARMI CHE IO RITORNASSI HA CASA, ED OGNI VOLTA ERA UNA STORIA. LEI  SOFFRIVA IN SILENZIO SENZA RACCONTARE NIENTE A NESSUNO , E TENVA ALL'OSCURO ANCHE LE NOSTRE RISPETTIVE FAMIGLIE.
E MI RICORDO CHE LEI STAVA SUL ORLO DELLA DISPERZIONE, RICORDO CHE PIU' DI UNA VOLTA IO HO TENTATO DI AMMAZZARLA, QUANDO LEI DORMIVA ,
MA RINGRAZIO DAL PROFONDO DEL CUORE IL MIO DIO CHE NON L'HA PERMESSO ANCHE
PERCHE IO AMAVO MIA MOGLIE, E QUESTO MI SUCCEDEVA PERCHE IO ERO SOTTO L'EFFETTO DELLE DROGHE.
IO E MIA MOGLIE CI CONOSCIAMO DALLE ELEMENTARI, E ALL'ETA 22 IO E 21 LEI CI SIAMO SPOSATI CON TUTTA L'ONESTA'  TUTTA E PER TUTTA.
MA TORNANDO  AL DISCORSO DI PRIMA , QUANDO MI RITIRAVO LA TROVAVO CHIUSA IN CUCINA, HO IN BAGNO, HA DORMIRE PER TERRA , LEI AVEVA PAURA CHE IO POTEVO FARGLI DEL MALE, E FU COSI CHE LEI UN GIORNO PRESA DA FORTE DISPERZIONE SALI' SUL  ATTICO DELLA NOSTRA CASA, VOLEVA BUTTARSI GIU' , MA IN QUEL MOMENTO LEI SI SDRAIO PER TERRA E CON GLI OCCHI RIVOLTI VERSO IL CIELO COME SE STESSE PARLANDO CON DIO ,
POI DOPO LEI SCESE PERCHE SICURAMENTE IL SIGNORE AVEVA GIA MESSO I SUOI PENSIERI NEL SUO CUORE,
E RICORDO CHE IO DOPO UN PO DI TEMPO ,UNA SERA  SUL  TARDI  ERO COME AL SOLITO
HA COMSUMARE LA COCAINA , MI VIDI ARRIVARE UNA PERSONA CHE IO CONOSCEVO MOLTO BENE,  ASUO TEMPO ERA ANCHE LUI UN COCAINOMANE , E FU ALLORA CHE GLORIA A DIO MI PARLO' DEL SIGNORE E MI ANNUNCIO GESU' CHE POTEVA LIBERARMI SE IO L'HO VOLEVO DAL VIZIO DELLA DROGA, E MI PARLO' DI UN GESU' VIVENTE CHE SE IO VOLEVO E PERMETTEVO , CHE LUI OPERASSE NELLA MIA VITA L'AVREBBE TRASFORMATA.
E DOPO ALCUNI GIORNI ANDAI CON LUI ALLA CHIESA EVANGELICA DI AVERSA (NA) NUOVA  PENTECOSTE DEL PASTORE REMO CRISTALLO.
E QUELLA SERA IO DURANTE IL CULTO AL SIGNORE , MI RIVOLSI AL SIGNORE CON UN CUORE APERTO E PROTESO VERSO IL SIGNORE E GLI DISSI , SIGNORE SE TU ESISTI SE TU SEI VIVENTE , E NON SEI PIU' SULLA CROCE MA SEI RESUSCITATO ED ORA VIVI NEL CUORE DI CHI TI INVOCA, TI PREGO VIENI NELLA MIA VITA,  ED  OPERA NELLA MIA VITA.
PERCHE IO DOMANI NON VOGLIO FARE QUELLO CHE HO FATTO FINO ED ORA,
E DOPO AVER DETTO QUELLE SEMPLICI PAROLE , POSSO DIRVI IN TUTTA VERITA' ED IL SIGNORE MI E TESTIMONE , IO MI SONO SENTITO COME SE VOLASSI, E NON SI TRATTAVA DI UN IMPRESSIONE PSICOLOGICA , PERCHE IO ERO COSCIENTE DI QUELLO CHE SUCCEDEVA, E QUANDO FINI IL CULTO IL FRATELLO NOTAVA SUL MIO VOLTO NON PIU' IL BUIO' MA NOTAVA NEI MIEI OCCHI UNA NUOVA LUCE , ED IL MIO VISO ERA IRRADIATO DALLA LUCE DI DIO. E VEDEVA IN ME UNA TRASFORMAZIONE LEGGEVA SUL MIO VOLTO UNA PACE ED UNA CONTETEZZA CHE NON AVEVO MAI AVUTA.
E MI CHIEDEVA TUTTO A POSTO CIRO, ED IO DICEVO TUTTO A POSTO, E ME L'HA CHIESTO DIVERSE VOLTE,  COSI IO CAPI QUELLO CHE LUI VOLVA SAPERE COSA MI ERA SUCESSO, PERCHE LUI NON VEDEVA  PIU' IL BUIO SUL MIO VOLTO MA L'HO VEDEVA ALLEGRO , E LUMINOSO ED ESPRIMEVO PACE SUL MIO VOLTO.
ALLORA SENZA PARLARE GLI MOSTRAI COSA MI ERA SUCESSO , MISI LA MANO NELLA TASCA DEI PANTALONI E TIRAI FUORI UNA GROSSA QUANTITA' DI DROGA , PER ESSERE PRECISI ERANO 5 GRAMMI E LI BUTTAI  NEL TOMBINO DELLA FOGNA CHE SI TROVAVA IN STRADA.
ORA IO E MIA MOGLIE SERVIAMO IL SIGNORE NELLA COMUNITA EVANGELICA NUOVA PENTECOSTE DI ARZANO (NA).
E MI RIVOLGO A TE CHE STAI LEGGENDO QUESTA TESTIMONIANZA , GESU' E VIVENTE , E VUOLE ENTRARE  NEL TUO CUORE SE TU L'HO VUOI E VUOLE TRASFORMARE LA TUA VITA COME HA FATTO CON ME , EGLI  HA UN PIANO MERAVIGLIOSO PER TE.
EGLI DICE IO STO ALLA PORTA  DEL TUO CUORE E BUSSO SE TU APRIRAI IO ENTRERO ' E CENERO' CON TE E TU CON ME.       DIO TI BENEDICA.             (CIRO  FONTANELLA)

 

bevi alla fonte di Gesu'

glitter space
 

COMMENTO

glitter blog
 

MI CHIAMO CIRO

SAREI  LIETO SE LASCIASTE QUALCHE COMMENTO, SE QUESTO BLOG E DI VOSTRO GRADIMENTO, SE E DI EDIFICAZIONE, E DI ESORTAZIONE.
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

pentovaldoPETRY21petruccelli.nicolaTheos80tittilitti0c.troiano86giacomo18gloriaOGaiaparanieri_giulia_1983chiesacremonatommasoschianomoroennioalfredogatto08melody701
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Massime Cristiane

Quando Dio vuole fare qualcosa di grande, inizia con le cose difficili; quando Lui vuole fare qualcosa di ancora più grande, inizia con le cose impossibili

Un uomo può perdere le cose buone della sua vita contro la sua volontà; ma se perde le eterne benedizioni, lo fa con il suo proprio consenso

La bontà rende la grandezza molto preziosa, e la grandezza rende la bontà molto più utile

La persona che semina semi di gentilezza gode di un festa perpetua

La fede non sa mai dove sta per condurre, ma ama e conosce Colui che conDUCE

    Essere Cristiani significa perdonare l'imperdonabile, perché Dio ha perdonato l'imperdonabile in te

Ci sono dei morti che sentono una sola parola di Gesù e risorgono e ci sono dei vivi che sentono dieci prediche, però non capiscono e non sentono nulla!

Amare significa essere vulnerabile. Se ami troppo qualcosa, il tuo cuore sarà trafitto o addirittura si spezzerà

Ci sono tante compassioni nel cielo quanti sono gli uomini giustificati sulla Terra

Dio ama con un grande amore l'uomo il cui cuore scoppia di passione per l'impossibile

    I nostri errori non ci danneggiano così tanto come il rifiutare di correggerli una volta che li abbiamo scoperti

Il Figlio di Dio divenne uomo per permettere agli uomini di diventare figli di Dio

Non ci sono situazioni senza speranza. Ci sono solamente persone che hanno perso la speranza in quelle situazioni
 

PROBLEMI!!!!!!

Non dire a Dio quanto sono grandi i tuoi problemi; ma di ai tuoi problemi quanto è GRANDE DIO!
 

STORIELLA DEL INFERNO E DEL PARADISO

                          Blog di Iedidia

Storiella, il Paradiso e l'Inferno

Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese:-Signore,
mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno.
Dio condusse il sant'uomo verso due porte.
Aprì una delle due e gli permise di guardare all'interno.
Al centro della stanza, c'era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola, si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo
dal profumo delizioso.
Il sant'uomo sentì l'acquolina in bocca.Le persone sedute attorno al tavolo
erano magre, dall'aspetto livido e malato.
  Avevano tutti l'aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi,
attaccati alle loro braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po',
ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano
accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.Dio
disse:-
Hai appena visto l'Inferno.Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta.
Dio l'aprì. la scena che l'uomo vide era identica alla precedente.
C'era la grande tavola rotonda, il recipiente colmo di cibo delizioso che gli
fece ancora venire l'acquolina.
Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici.
Questa volta, però, le persone erano ben nutrite e felici e conversavano tra
di loro sorridendo.
Il sant'uomo disse a Dio:- Non capisco! - E' semplice, rispose Dio, dipende
solo da un'abilità.
Essi hanno appreso a nutrirsi gli uni gli altri mentre gli altri non pensano
che a loro stessi.


 
 
  
  

 

IO TI AMO DICE GESU'

 

GESU' E' VIVENTE

 

Amazing Grace

 

COME UNA ROSA

 

GESU E' VICINO HA TE

 

MESSAGGIO DI AMORE

 

un cubo per svelare degli enigmi

 

GESU' TI AMO

Myspace Glitter Graphics, MySpace Graphics, Glitter GraphicsMyspace Glitter Graphics, MySpace Graphics, Glitter GraphicsMyspace Glitter Graphics, MySpace Graphics, Glitter GraphicsMyspace Glitter Graphics, MySpace Graphics, Glitter Graphics' Myspace Glitter Graphics, MySpace Graphics, Glitter GraphicsMyspace Glitter Graphics, MySpace Graphics, Glitter Graphics Myspace Glitter Graphics, MySpace Graphics, Glitter GraphicsMyspace Glitter Graphics, MySpace Graphics, Glitter GraphicsMyspace Glitter Graphics, MySpace Graphics, Glitter Graphics
 

MI RIALZERAI

 

 

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

 

« Se Avessi un Pastore (3Parte)Se Avessi un Pastore ( 5 Parte ) »

Se Avessi Un Pastore (4 Parte)

Post n°91 pubblicato il 12 Agosto 2009 da antares1955
 

COLLABORARE CON LUI NEL SERVIZIO DEL SIGNORE Molti si lamentano, perché il pastore accentra tutte le attività della chiesa in se stesso, ma non so quanti ancora di questi si sono domandati il perché di questa sua attitudine. L’esperienza mi ha insegnato che, quasi sempre, il pastore "accentratore" è stato costretto a questa posizione da un popolo, che non è disposto ad eseguire o ad eseguire scrupolosamente il servizio del Signore. Un servo, che sente bruciare lo zelo di Dio nel proprio cuore, spesso, è indotto a fare quello che altri dovrebbero fare, ma che purtroppo non fanno. Forse la legittimità di questa posizione è discutibile, ma indubbiamente essa è spiegata dalla situazione illustrata, che, se non giustifica pienamente il pastore nel compimento di opere, che non gli sono state espressamente "preparate" da Dio, non giustifica neanche il popolo infedele, che doveva compierle e non le ha compiute. Purtroppo, molti condannano il pastore, che fa tutto, ma non sono però disposti a fare qualche cosa, per impedire che "uno solo" debba prendersi cura della pulizia e della manutenzione dei locali, dell’amministrazione della cassa, delle visite, della cura degli ammalati, delle assistenze, della Scuola Domenicale, dell’attività evangelistica... e poi anche della "preghiera e della Parola" (Atti 6:4). Io vorrei conoscere, alla luce di Dio, quello che potrei fare io e vorrei manifestare la mia disposizione ed il mio entusiasmo verso l’opera, che potrebbe rendermi collaboratore del mio pastore nel servizio, anche umile, dell’Evangelo. Non m’importerebbe il genere di lavoro, grato od ingrato, palese o segreto, perché vorrei semplicemente impedire che il mio pastore fosse costretto a fare quel che potrei e dovrei fare io. Oggi il numero dei sordi è aumentato e specialmente, quando sono rivolti appelli concernenti compiti senza onori, pochi mostrano di avere udito, ma io vorrei avere gli orecchi ed il cuore aperti, per essere sensibile ad ogni appello, che fosse rivolto alla mia coscienza affinché il mio pastore sapesse che almeno uno sarebbe sempre pronto nel servizio di Dio per la chiesa e per il mondo. Con una ramazza in mano per le pulizie della sala o con dei trattati da distribuire, presso il letto di un ammalato o in visita in una casa affranta dal dolore, davanti ad una scrivania, per scrivere lettere o davanti ad un gruppo di ragazzi come monitore... mi sentirei sempre un servo di Dio vicino al mio pastore.   SALVAGUARDARE LA SUA PERSONALITÀ DA INFIDI ATTACCHI. È stato detto che, per distruggere l’equilibrio e l’ordine di una famiglia, è sufficiente demolire l’autorità del padre ed è stato anche aggiunto che, per distruggere l’equilibrio e l’ordine di una comunità, basta intaccare la personalità e l’autorità del pastore. Per questo motivo l’inferno suggerisce i più diversi metodi per far perdere stima e rispetto a coloro che sono stati chiamati da Dio, per essere conduttori del popolo. Il mezzo più comune suggerito dal tentatore è costituito dalla maldicenza, che quando è esercitata con malefica abilità, riesce a fermare e neutralizzare l’opera del pastore, forse più di qualsiasi altra cosa, perché allontana la comunità da lui e la rende indifferente od ostile al suo ministerio. Non sono pochi i qualificati... cristiani, che raccolgono l’invito del diavolo per "sparlare" del proprio pastore e, generalmente, fra costoro non mancano mai i difensori di una giustizia, concepita sotto il profilo di una legalità arida e crudele. D’altronde, trovare motivi di maldicenza non è difficile, perché, come ho detto al principio, il pastore non è perfetto e non è infallibile; sbaglia come gli altri e come gli altri deve perfezionare il proprio carattere, ancora lontano da quello del Maestro. Iddio lo ha costituito pastore, non perché lo ha trovato "perfetto", ma perché ha trovato nel suo cuore la disposizione e la consacrazione richieste per l’opera del ministerio. Ma, ripeto, difetti ed imperfezioni non mancano nella vita del pastore e non mancano nemmeno nel seno della sua casa e della sua famiglia. Queste lacune dovrebbero essere "comportate" nella carità cristiana e, caso mai, dovrebbero essere affrontate con franchezza nell’esercizio della comunione fraterna. Anche un pastore può avere bisogno di esortazione e di consiglio e ogni fratello può, con amore sincero, esprimere queste cose al proprio pastore. Il tentatore, invece, suggerisce di tacere davanti al pastore e di parlare o sparlare di lui dietro le spalle, suggerisce, come mettere in evidenza i suoi errori, le sue imperfezioni, forse, insegna il modo di ingigantire le cose, oppure di far dire tutto quel che è male e far tacere tutto quel che è bene. Non è "maldicenza" riferire il vero, non è peccato difendere la giustizia e far conoscere le cose che devono essere conosciute". Frasi come queste si odono continuamente nei circoli dei maldicenti, che sembrano essere i soli difensori della verità; essi sembrano ignorare che tutto quel che viene fatto o detto, per diminuire l’autorità del ministerio, rappresenta un grave peccato davanti a Dio e nei confronti della chiesa. Le cose che i Corinti dicevano di Paolo erano vere, almeno in parte; quello che Aronne e Maria dissero di Mosè corrispondeva alla realtà, ma l’opera dei primi e dei secondi è stigmatizzata dalla Scrittura, come attività deleteria svolta, per rovinare l’opera del Signore. Quando un servitore di Dio è ritrattato, come incapace, indegno, disonesto; quando il suo ministerio è descritto con le tinte più fosche e con i termini più dispregiativi, difficilmente può ancora espletare il proprio servizio efficacemente nel seno della chiesa. Le sue parole potranno tutto al più suscitare sarcasmi e raccogliere sorrisetti e le sue iniziative ed i suoi programmi potranno soltanto essere seguiti dall‘indifferenza o dalle   reazioni violente. Nessuno o pochi ascolteranno le sue parole, le sue esortazioni, le sue riprensioni, ma molti saranno pronti a dire più o meno apertamente: "Medico, cura te stesso e la tua famiglia! " Se io avessi un pastore, non vorrei rendermi complice dell’opera demolitrice dei maldicenti, anzi, vorrei essere pronto a mostrare un viso sdegnoso a tutti coloro che vorrebbero farmi ascoltare le loro parole velenose. Vorrei che il mio pastore avesse una vita santa ed una famiglia ordinata e, perciò, cercherei di essere al suo fianco con il mio affetto fraterno, per incoraggiarlo e al momento opportuno consigliarlo, ma mi guarderei bene dallo spiare la sua vita o la sua casa, per scoprire l’errore da mettere in mostra. Non vorrei ascoltare parole di maldicenza e non vorrei mai pronunciarle, anzi, quando sentissi circolare qualche voce negativa nei confronti del pastore, cercherei di individuarne l’origine per andare dal fratello o dalla sorella, che hanno promosso la cosa ed invitarli a venire con me dal servo del Signore, per parlare con lui affettuosamente, affinché gli sbagli fossero corretti e gli equivoci chiariti. Si, vorrei che il mio pastore fosse sempre amato e stimato da tutti e nessuno perdesse la benedizione del suo ministerio. Senza farmi difensore del male o sostenitore dell’ingiustizia, cercherei di mettere in risalto il valore della unzione divina e quindi della "chiamata" di Dio. A coloro che sparlassero del pastore consiglierei di pregare per lui e, possibilmente, di parlare con lui, per chiarire, chiedere e, quando necessario, consigliare ed esortare. 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/cyarly/trackback.php?msg=7516385

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963