RACCONTO FANTASY

...di come il capitano Erys posa gli okki sul Vesuvio


come sempre accade a chi sbarca a Napoli, centinaia di sguardi indiscreti si infilarono come spilli fessi sulla carne e i bagagli del capitano. e in ogni sguardo c'era il colore dei mille mari e i pensieri dei cieli infiniti. in alcuni leggevi la nuda simpatia. in altri la spregevole bramosia. in taluni pareva scorgere il disperato grido d'aiuto. un "portami via" che all'occorrenza si sarebbe trasformato in un "ti porto via" riferito al bagaglio, al portafogli, al sigaro, al cuore... in altri ancora al buon lettore si sarebbe palesato il piglio del commerciante avvinghiato a quell'essenza.. il "ti vendo" riferito ad una donna, una lingua, una pizza, una pasta o un bagaglio, fosse anche anche il tuo stesso, perche' no? e in tutti brillava lo spettro del baratro. in tutti splendeva la dichiarazione di resa.in tutti l'unica merce non trattabile, l'unica merce gia' ceduta, era l'anima.il capitano Erys alzo' gli okki verso il castello.un viavai di moccioli solidificati sgranava la via incidendo sull'antico asfalto mentre sull'obelisco, la statua di maradona, indicava a braccio teso il monte di fuoco.