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Giappone espelle attivisti cinesi da isole contese

PECHINO/TOKYO (Reuters) - Il Giappone ha deciso di espellere gli attivisti cinesi sbarcati su un'isola contesa tra Tokyo e Pechino nel mezzo di una disputa territoriale, ha scritto oggi l'agenzia di stampa giapponese Kyodo, in un mossa che potrebbe alleggerire la tensione tra le due principali economie dell'Asia.

La disputa sulle isole nella zona orientale del Mar della Cina - che riguarda sia le rivendicazioni territoriali seguite all'occupazione giapponese della Cina durante la II Guerra Mondiale sia una contesa sulle fonti energetiche - ha logorato le relazioni tra i due paesi. Oggi la Cina aveva rinnovato l'appello a rilasciare i 14 attivisti arrestati "immediatamente e senza condizioni".

La vicenda dello sbarco di ieri, che ha coinciso col 67esimo anniversario della fine della guerra, č parallela alle tensioni tra Cina e alcuni paesi del Sudest asiatico su una serie di rivendicazioni territoriali nel sud del Mar della Cina.

Sette degli attivisti arrestati hanno piantato la bandiera cinese su un isolotto disabitato, provocando le proteste del Giappone.

Il timore č che la Cina possa impiegare la forza militare per sostenere le proprie rivendicazioni.

Secondo gli esperti, perņ, sia Pechino che Tokyo vogliono raffreddare la tensione, dati i loro rapporti economici.

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