e n r i c o

come tuo padre


è stato il commento di un signore che osservava un mio lavoro alla collettiva di pittura organizzata nel mio comune per rendere omaggio ad un gruppo più e meno conosciuto di pittori di paese. Nessun fuoriclasse presente ed un pubblico per lo più ignorante, qualche appassionato e nulla più. Però la frase mi colpisce, mio padre non sa cos'è l'arte, passa le giornate a rassodare il terreno, piantare piselli, raccogliere patate eppure questo mi dice: sei come tuo padre. Non che mi dispiaccia, ma mi chiedo cosa veda questo signore nei miei quadri che gli ricordi mio padre. Così glielo chiedo e lui mi risponde che vede la stessa energia che lui mette nella zappa. Può essere? In effetti io ammiro mio padre per quell'energia vitale che trasmette in ogni cosa, quella grinta che mette anche nel pelare una patata. E' possibile? Cosa distingue il padre contadino dal figlio pittore? Il mio bisogno di mostrare il vulcano che esplode in me, ma perchè non è lo stesso per mio padre? Forse lui ha trovato una persona che accoglie e dà un senso a tutta la sua forza creatrice ?