e n r i c o

la gerarchia delle domande


Noi siamo le nostre domande dicevamo, ma in che modo sappiamo ess
ere diversi? E profondi? Oppure leggeri e spensierati? Eppure esiste una gerarchia delle domande, nella vita come nell'arte (magari è anche la stessa cosa) e chi se le pone trova in esse la misura della propria ricerca, della propria personalità, è interessante osservare come l'evoluzione del pensiero rispecchi l'evoluzione del nostro essere. Noto alcune cose, che spesso partendo da un "perchè" si giunge ad altri "perchè", ma non sono tutti uguali, in essi c'è più o meno profondità, in essi si individua la nostra maturazione..Io ho divise le domande in gradi:primo gradocome? quando? dove? chi?------------------------------secondo gradoperchè io? perchè quà? perchè oggi? perchè così?-------------------------------- terzo gradochi sono io? chi fa arte? cos'è arte? essere cos'è? il tempo cos'è? lo spazio perchè?--------------------------------quarto gradoperchè esisto? perchè siamo spinti a fare arte? perchè amore?------------------in queste richieste sta la nostra condizione, soddisfatta delle risposte che si dà, o perplessa perchè il cerchio delle domande non riesce a chiudersi. Così è per me. Un pensiero comune è anche quello di non farsi troppe domande perchè spesso non si trovano le risposte, ma è proprio nel fare domande che si realizza la nostra identità. La realtà delle domande può essere spiegata con una metafora visiva: il frattale, cioè quella figura geometrica che non ha soluzione se non nel suo ripetersi all'infinito su differenti livelli.