e n r i c o

arte, nuova terapia


Corpo, mente e cuore.Cos'altro serve per fare arte? Forse averne bisogno. Mi sembra ci sia anche questo!Ogni essere umano prima o poi nella vita sperimenta quel vuoto interiore che è causato prima di tutto dal vuoto esistenziale, dalla mancata realizzazione di se stessi. E' così. Un tempo i nostri vecchi (se riuscivano ad arrivare ad una certa età!) aiutavano i giovani a non avere paura della morte, ad affrontarla a viso scoperto, fieri di offrire la propria vita per una nobile causa, così, soddisfatti di quello che era stata la propria vita, si spegnavano quasi dolcemente, senza rimorsi, perchè avevano in cuor loro fatto quello che dovevano fare. Avevano tentato di esprimere fino in fondo tutte quelle ambizioni e i desideri che costituivano il loro essere. A volte la società manifestava personalità eccelse che segnavano i tempi, persone spinte da desideri molto più ambiziosi di altri. E’ in queste occasioni che l'uomo veniva esaltato dalla massa: esploratori incoscenti con il pallino di voler raggiungere per primi il polo, navigatori che per il sogno di vedere nuovi mondi morivano, amanti che per realizzare un desiderio si scontravano con tempi avversi, personalità che portavano eroicamente avanti idealismi irrealizzabili, ed il bello era il provarci, non il riuscirci. Che cos'è cambiato da allora? Esistono ancora persone disposte al sacrificio per un ideale? Ci sono ancora esempi? I nostri adulti sono spesso perennemente insoddisfatti, perchè non sono riusciti nè riescono a realizzare le proprie ambizioni, non si sa se per mancanza di mezzi o di coraggio. Così l'Arte diventa medicina, anzi a volte viene usata come vera e propria terapia. Sì, perchè l'arte è vita, vita riempita di quella voglia di rivalsa su tutti i fallimenti; per questo nell'arte ci si riversano aggressività soffocate, storie di sessualità inespresse, ingiuste privazioni. L'Arte sotto quest’ottica è il businnes del nuovo millennio, perchè le persone oggi incapaci di vivere esprimendo la loro natura tentano di compensare tutto ciò riversando nell'arte quelle potenzialità inespresse.Proviamo a guardare i nostri piccoli giovani, spesso obesi e complessati, principalmente perchè la società non è stata in grado di produrre sistemi validi per dare senso ai loro desideri, alle loro ambizioni così si riducono al desiderare una playstation (che altro non è che una tecnica per produrre arte). I giovani hanno voglia di Arte, perché hanno voglia di vivere. E allora risulta facile pensare che il trend proseguirà, il mondo degli interessi l’ha già capito, c’è nelle gente più voglia di esserci, di fare, di creare, toccherà all'Arte l’arduo compito di dare spazio alle emozioni delle generazioni future. Il mondo e l’ambiente non può sopportare oltre le intemperanze della massa, mentre l’arte moderna è solo la punta di un iceberg immenso, un mondo inespresso, in grado di assorbire l’urto espressivo delle future generazioni, di fornire nuovi stimoli, lasciando libero sfogo alla nostra creativita. Sebbene l'Arte non generi figli, è la via per eccellenza per capire e realizzare noi stessi.