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cambiamento e arte: connessioni


Che nesso esiste tra arte, amore, creatività e cambiamento? Perché per fare arte serve il cambiamento, la novità? Perché per amare è necessario cambiare? Ah, come adoro questi aspetti della vita! L’arte parla del diverso. La creatività è in ognuno di noi. Ma non tutti sanno creare o sanno amare. E’ il bambino la fonte di arte per eccellenza. Il bambino può solo cambiare. Non ha un passato. La natura lo sbalza nel tempo anche contro la sua volontà. Picasso studiava per tornare bambino! Una battaglia contro i mulini a vento. Aveva già visto troppo per tornare innocente. Impossibile tornare ad amare il prossimo con la semplicità di un bimbo! Eppure qualche gallerista insiste nel dire che un vero artista non ha età. Molti sono emersi in fase adulta. Proprio perché non hanno perso quella capacità, o forse dovrei dire vocazione, di stupirsi e di cambiare. Ciò che si vede va a creare la parte solida della nostra personalità. Diventa nostra sicurezza, nostra protezione. Ma anche ostacolo per aprire il nostro io verso l’esterno. Una barriera ci rende sicuramente più forti, ma anche più restii ad aprirci. Il mio punto debole! Che paradosso e che ipocrisia! Osservando gli scritti e le memorie di molti grandi artisti è proprio questa debolezza che emerge, questa fragilità del loro animo. effetti di una personalità volatile. Eppure, di contro, una innata capacità di slanciarsi nel vuoto per capire, per scoprire. Ci vuol coraggio. E pure molto, per non abbattersi e continuare a planare nell’incertezza di un mondo senza futuro. Attraversare quelle aree buie dell’angoscia ed uscirne indenni.