dade

Post N° 226


BonsaiKitten e lo scherzo dei micini bonsai: è una bufala Dal 2000 circola una mail di denuncia di un "sito degli orrori" che spiega come realizzare un bonsai con un gatto, con tanto di catalogo e di foto. La mail ti invita a inoltrare la protesta contro tale mostrusità. Per fortuna siamo di fronte a uno scherzo -seppur di macabro gusto e ben congegnato. Non a caso ci sono caduti in pieno anche dei "veri" giornalisti (il condizionale è d'obbligo visto che non si sono preoccupati di verificare e hanno semplicemente sbattuto la notizia in prima pagina), oltre che tanti semplici navigatori (anzi tantissimi visto che l'appello continua a circolare..); addirittura si è arrivati a uno esposto di un parlamentare (in Italia) e a un'indagine dell'FBI (negli USA). Di seguito l'ordine dei fatti e perchè si tratta di uno scherzo. Il testo dell'appello (questa è la versione arrivatami, quella originale è USA): Spero che firmerete alla fine del foglio.... Il messaggio in questione serve a raccogliere firme per bloccare l'affare ad una TESTA DI CAZZO GIAPPONESE, che vende gatti imbottigliati (vivi assolutamente coscienti) e la cosa peggiore che la sta facendo diventare una moda in USA. Questo giapponese mette il cucciolo del gattino in una bottiglia di vetro con una sonda che penetrandolo dall'ano, tiene un'uscita fuori per liberarsi dall'urina e le feci, Tutto questo per fare prendere al gatto la forma di una bottiglia. Il micio viene alimentato con sostanze chimiche che lo renderanno sterile, rendendo inutili i suoi testicoli. Quindi il gatto vive così la sua vita, una vita di torture e sopravvivenza, non può muoversi ne camminare, ne pulirsi.. è una vera tortura per questo povero animale. Vi prego di aiutarci firmando perchè è una moda che sempre più prende spazio a New York, china, Indonesia e Nuova Zelanda.. l'animale viene visto come un soprammobile... Se volete maggiori informazioni.... andate a visitare il sito http://www.bonsaikitten.com/ Quello che stiamo cercando di fare è raccogliere delle firme in tutto il mondo per non permettere a questa società giapponese di continuare con questa vergogna.... e mandare queste firme ad una società che protegge gli animali in Usa e Messico. In pratica il sito in questione introduce il visitatore alla bellezza della cultura bonsai per poi "approfondire" questa filosofia attraverso la creazione dei "micini bonsai" arrivando così a "modellare" il vostro gatto e "conservarlo" all'interno di un barattolo di vetro. La procedura è inverosimile e esagerata per chi la esamina con un minimo di attenzione, ma evidentemente moltissimi utenti hanno letto molto di fretta e -complice una presentazione semi-professionale del sito- l'hanno presa per valida. In parole povere per creare un bonsai kitten bisogna chiudere un gatto in un barattolo di vetro schiacciandogli il muso contro il fondo, in modo che la testa assuma una forma trapeziodale, con tanto di suggerimenti incredibili e inattuabili (iniezioni per rilassare ossa e muscoli del gatto per farlo entrare meglio nel barattolo, sigillargli l'ano con la supercolla in modo che le feci non riempiano presto il barattolo......) Alcune foto sembrano validare questo processo, e il lettore disattento cade nello scherzo. In realtà queste foto mostrano il gatto che sta per entrare nel barattolo e il sedere del gattino schiacciato sul fondo, ma non si vede mai il tutto insieme.. Il reparto "gadget" rappresenta il completamento dello scherzo-trash: si trovano i contenitori con le forme più diverse ove ri-modellare il gatto (addirittura uno a forma di cagnolino..), calzascarpe per aiutare l'inserimento, seghetti, trapani... Infine nel "guestbook" vi sono anche dei consigli, delle proposte per nuove forme di contenitori... Perchè si tratta di una bufala o scherzo di "cattivo" gusto? A parte l'impraticabilità delle "soluzioni adottate" (sigillare con la colla il sedere del gatto?!), sono arrivate le smentite ufficiali: -la smentita del M.I.T. (Massachussets Institute of Technology - USA) che afferma trattarsi di una provocazione di un proprio studente (il creatore del sito). Il sito era stato infatti creato all'interno del Campus degli studenti, poi spostato su un server commerciale (fonte FBI). -l'indagine dell'FBI (Federal Bureau Investigation - USA) che conclude parlando di burla di uno studente. Qui una mia breve traduzione del dialogo tra gli investigatori dell'FBI (Fonte: Wired) e il creatore del sito (che usa lo pseudonimo Dr. Michael Wong Chang): "Sono rimasto sorpreso -ha affermato Chang- ho sempre pensato che l'FBI avesse cose più importanti da fare. Ecco come vengono spesi i soldi dei contribuenti (..) Bonsaikitten.com è, ovviamente, uno scherzo ideato da uno studente burlone del MIT (..)" "I was surprised," Chang said. "I really thought that the FBI had better things to do. That's your tax dollars at work." Bonsaikitten.com is, of course, a joke devised by prankster MIT students -- who else would talk about "rectilinear kittens?" -- to provoke owners of kittens, an adorably fuzzy topic that's usually beyond parody. - L'organizzazione animalista P.E.T.A. dichiara che il sito è una burla ("we have found this site to be a "joke,") e che un ente locale per la protezione degli animali non ha trovato tracce di maltrattamenti di animali ("a local humane organization did get involved on a local level in checking out this person but discovered no evidence of actual animal abuse having occurred"). -WWF, la trasmissione RAI Golem del 17 gennaio 2001. Tra coloro che sono caduti nella burla ci sono anche dei giornalisti come il giornalista Josto Maffeo, che ha riportato - scandalizzato - la notizia in prima pagina, su "Il Messaggero" del 15 gennaio 2001. Alla sua denuncia è seguita l'esposto della verde Annamaria Procacci, alla Procura, con la richiesta alle nostre autorità di oscurare il sito. (fonte: attivissimo.net). Credo sia giusto ricordare l'errore di questo "giornalista" perchè, come smascherato da Paolo Attivissimo, questo giornalista ha dapprima seminato il panico diffondendo una notizia-burla senza controllarla ma solo per il gusto di fare notizia, e poi -dopo molto tempo- ha smentito in maniera poco professionale e inesatta "Maffeo ha allora pubblicato una smentita? Macché: secondo lui "sono ipotesi non provate a fondo", e si compiace del fatto che "quelli di Bonsai Kitten se la sono battuta in ritirata" e che il sito è stato oscurato (non è vero). Infine, ciliegina sulla torta, la parlamentare Annamaria Procacci presenta un esposto alla Procura per far oscurare il sito (che, si noti, risiede al di fuori della giurisdizione italiana, ma questo è un dettaglio che alla Procacci non fa alcuna differenza)." Ecco l'ennesima burla o bufala che comincia a circolare in rete e non si ferma più grazie ad una disattenta e troppo rapida lettura delle tante notizie che ci arrivano via email. Ma se internet è un grande contenitore di notizie di tutti i tipi ed è facile imbattersi in bufale e leggende, la stessa rete contiene anche le informazioni per "non cascarci"; se non siamo sicuri di quello che leggiamo (e non vogliamo o non abbiamo tempo di controllare) allora la soluzione è molto semplice: non giriamo questi email/appelli, si rischia di scoprire (magari dopo mesi o anni) di esserci cascati e di aver fatto la figura del pollo...