Giappo

atatakakatta


Immaginatevi una lingua dove per riferire cose del passato invece di cambiare i verbi  cambiano gli aggettivi. In italiano suonerebbe così:invece che: "il the era caldo" diremmo "il the è cald-barbuzzo" dove barbuzzo vuol dire che la qualità (l’essere caldo) era posseduta dal nome (il the) nel passato. Il verbo rimane al presente. E’ l’aggettivo che è coniugato al passato.quindi per esempio "ieri ero stanco" diventa "ieri sono stanc-barbuzzo".la cosa si complica ancora se devo dire che "ieri non ero stanco"infatti così diventa  “ieri sono stanc-non-barbuzzo” perché anche la negazione si piazza all’interno dell’aggettivo....insomma, tutto questo per dire che in giapponese per dire che il the (o-cha) era caldo (atatakai) dico:“o-cha wa atatakakatta desu”che in italiano, e in sardo, suona un po’ caco-fonico…